Una classica immagine gioviana è certamente quella del rubicondo Babbo Natale con la pancia prominente e un enorme sacco di regali sulle spalle. Babbo Natale che con la sua lunga barba bianca attraversa dicembre alla guida di una slitta sembra raccordare in una sola figura i due segni che si accavallano in quel mese: da un lato il Sagittario con il suo ottimismo e la sua voglia di viaggiare, e dall’altro il Capricorno, saggio e protettivo come si conviene agli anziani della famiglia.
Lisa Morpurgo che pone, come tutta la tradizione astrologica, il domicilio primario di Giove proprio nel Sagittario, aveva, però, intuito la connessione di questo pianeta anche col Capricorno, solitamente associato solo all’austero Saturno, suo governatore. Nel Capricorno vi è infatti la trasparenza di Giove, a enfatizzare il carattere terreno e proteso ad accumulare di Giove, la cui esaltazione cade, non a caso, in un altro segno di Terra, il Toro di cui è nota la natura profondamente possessiva, tesa alla ricerca di sicurezze concrete, ed edonistica.
Giove, infatti, simbolo, in un tema natale, delle risorse, specie materiali, non cerca il denaro per il denaro, bensì lo finalizza al raggiungimento del benessere, dell’appagamento, del piacere. E il piacere spesso passa attraverso i sensi: quelli di Giove sono soprattutto il gusto e la vista, tanto che il cibo e l’immagine sono settori in cui facilmente si affermano professionalmente coloro che hanno un Giove importante nel tema.
Giove governa anche la parola espressione di quella profonda oralità del pianeta che non solo divora ciò che ama, come farebbe il Toro, ma si espande e conquista spazi sempre nuovi grazie all’ars orandi che l’autentico Sagittario, filosofo e paroliere di natura, ben conosce. Al Sagittario appartengono figure che attraverso la parola sanno affascinare, ammaestrare, convincere, ispirare, motivare all’ottimismo, all’estrema fiducia nella vita, in se stessi, in Dio.
Si pensi, ad esempio, a quei personaggi di grande formato legati al mondo spirituale come papa Giovanni XXIII, papa Francesco e Osho. È, però, curioso notare come tutti e tre questi Sagittari, abbiano al contempo valori spiccati anche nel segno del Capricorno, sede della trasparenza di Giove. Giovanni XXIII, noto come il Papa Buono, ha ascendente e Luna nel Capricorno al trigono proprio di Giove nel segno della sua esaltazione, il Toro. Osho ha uno stellium di ben cinque pianeti, tra cui la Luna, in Capricorno. Papa Bergoglio ha Mercurio e Giove stesso nel Capricorno congiunto con il Sole agli ultimi gradi del Sagittario. Se pensiamo ad alcuni titoli dei loro libri si nota come questa combinazione di Sagittario e Capricorno, segni diversamente gioviani, sembri favorire il lavoro di chi intende costruire sull’ottimismo una vera e propria filosofia di vita. “Crea il tuo destino. Le intuizioni che cambiano la vita” è uno dei testi più letti di Osho. Di Bergoglio abbiamo libri come “Ti voglio felice”, “La gioia”, “Buona vita. Tu sei una meraviglia”, “Il vangelo del sorriso. Non siate mai uomini e donne tristi”. È difficile immaginare messaggi più gioviani di questi.
Rimanendo nell’alveo di questo curioso mix Sagittario/Capricorno che sembra quasi produrre un Giove super potenziato come effettiva capacità realizzatrice di una vita ispirata all’ottimismo si deve citare il caso di Walt Disney, il fabbricante di sogni, la cui Disneyland potrebbe costituire un’ipotetica città gioviana. Disney, Sagittario con stellium, comprensivo del medesimo Giove, in Capricorno, è ricordato come l’uomo dell’ottimismo. Non potrebbe essere diversamente per chi come lui partì dalla miseria più nera, tanto che fu un lavoratore bambino, per poi raggiungere un successo talmente sfolgorante da originare un impero che vive e continua ad essere fecondo ben oltre la sua morte. Forse solo un Giove molto ridondante nel tema con la sua strategia di vita improntata all’ottimismo può giustificare una scalata alla vetta così ben riuscita.
Il noto sociologo e scrittore Francesco Alberoni è un Capricorno doc, con Sole, Luna, ascendente e stellium di ben sei pianeti nel segno. Sull’onda della trasparenza di Giove in questo segno ha scritto un libro dal titolo inequivocabile: “L’ottimismo” che è “la fiducia o la speranza che esista in noi la capacità di superarci, di migliorare. La capacità di fare quel passo infinitesimo, quel di più che dà un senso all'evoluzione, alla storia, alla vita”.
Se la legge di attrazione esiste e se il pensiero, come si tende ad affermare oggi in molti contesti spirituali, crea la realtà, il potere dell’ottimismo gioviano può diventare la chiave di volta senza la quale tutto il nostro sistema di pensiero atto a generare cambiamenti, crolla. Le decisioni tempestive di Urano che ci spingono a uscire dalla comfort-zone, le ispirazioni geniali di Nettuno, la capacità di sopportare prove e di fiorire tra ghiacciai e deserti sotto l’ammaestramento di Saturno, lo stesso coraggio di Marte, possono diventare assolutamente improduttivi se manca l’ottimismo gioviano.
Sarà un caso, ma Elizabeth Blackburn biologa molecolare premio Nobel per la medicina, è una Sagittario con Giove in Capricorno che si è occupata proprio di ottimismo attraverso le sue ricerche rivoluzionarie sui telomeri, ossia le minuscole porzioni di DNA che rivestono le parti finali dei cromosomi con lo scopo di proteggerli dal deterioramento genetico. Con il procedere dell’invecchiamento i telomeri via via si accorciano e quindi la loro funzione di prevenzione del deperimento cellulare perde forza. La velocità con cui i telomeri rimpiccioliscono non è, però, uguale per tutti: può essere per alcuni più lenta, per altri maggiormente rapida. La dottoressa Blackburn e la psicologa della salute Elissa Epel si sono confrontate a lungo su questo tema. Ne è uscito un libro dal titolo: “La scienza che allunga la vita. La rivoluzione dei telomeri” edizioni Mondadori. Tra le tante riflessioni di Blackburn una spicca su tutte e per una gioviana è un marchio di fabbrica: per rallentare la riduzione dei telomeri ci vuole ottimismo! L’ottimismo va coltivato come un fiore prezioso del nostro giardino segreto in quanto i pensieri negativi fanno invecchiare anzitempo. I telomeri dei leucociti dei depressi, infatti, e quelli degli ottimisti presentano notevoli differenze: quelli dei primi sono più corti. Il cortisolo, l’ormone che accompagna lo stress, limita la capacità delle cellule di attivare la telomerasi, un enzima capace di riparare i telomeri preservando l’integrità dei cromosomi.
I depressi, gli ipercritici che si lamentano sempre, coloro che puntano il dito costantemente contro gli altri, invece di attivarsi per cambiare se stessi e le cose, al di là del fatto che la loro sfera di azione sia stretta o ampia, invecchiano prima, con tutte le difficoltà del caso: campioni di sangue alla mano! Drammatizzare costantemente la vita, compresa la vecchiaia, peggiora solo le cose, anche a livello fisico. Chi accetta con maggior serenità il passare del tempo può avere una prospettiva di vita più lunga, addirittura di sette anni, di chi si lamenta del proprio stato e questo indipendentemente dalle condizioni finanziarie.
Per quanto concerne le potenzialità di Giove nel tema natale, il pianeta dell’ottimismo sarà rafforzato in quei temi in cui è dominante (vai al link e calcola la tua dominante col nostro algoritmo) o in cui si trova stretto ai punti cardinali: ossia ascendente, Medio Cielo, discendente o Fondo Cielo. La stessa cosa vale, con i dovuti distinguo, per chi ha Giove congiunto o in aspetto ad un pianeta personale.
Maria Callas è un’altra magnifica esemplificazione gioviana: Sagittario, con Sole e Giove congiunti nel segno, e Giove congiunto all’ascendente, espresse un’altra importante valenza di Giove, quella della voce.
I transiti di Giove verso i pianeti personali, l’ascendente e il Medio Cielo, se di congiunzione o positivi, sono riconducibili a periodi di espansione, maggiore visibilità personale, facilità nell’ottenere risorse materiali, ottimismo che spinge a mettersi in gioco, rischiare, lanciarsi, osare senza tentennamenti. Attenzione alla diffusa e generica idea che Giove sia solo e sostanzialmente cieca fortuna, non è così. Un bel Giove sull’ascendente può aumentare l’appetito e quindi l’espansione in senso fisico favorendo la tendenza a ingrassare: quindi occhio! Oppure se un bel transito di Giove sul Sole si accompagna a contemporanei transiti conflittuali, può dare una visibilità non voluta che peggiora le cose.
Gli aspetti conflittuali rispetto al Sole possono essere ambivalenti: da un lato, infatti, rischiano di generare un eccessivo ottimismo che non consente una razionale valutazione dei pericoli a cui si va incontro se ci si lancia con troppa ingenuità in certe situazioni. Dall’altro, al contrario, in un carattere, ad esempio, di base saturnino, può peggiorare il pessimismo di base e rendere la persona convinta di essere sfortunata. E chi pensa costantemente di essere sfortunato crea, inconsapevolmente, intorno a sé un alone oscuro che attira come un magnete evidenze sfortunate che la lesione di Giove al Sole continuerà a far vedere e a confermare in un circolo vizioso che si interromperà solo a fine transito.
Giove in congiunzione o in buon aspetto alla Luna può favorire la popolarità, la maternità per le donne che desiderano figli, buone compravendite immobiliari, grande fecondità narrativa per chi lavora con la scrittura.
Giove in aspetto positivo a Mercurio favorisce certamente commerci e floridità finanziaria, relazioni e comunicazione con gli altri.
Giove in transito a Venere può produrre maggiori occasioni di incontri passibili di sfociare in innamoramenti, ma non dà garanzie di durata. In generale aumenta la voglia di vivere in modo piacevole, appagando i propri desideri.
I passaggi Giove – Marte esaltano il coraggio e rendono l’azione, esemplificata da Marte, fortunata. Garantisce successi agli sportivi, ai militari, a chi gareggia per vincere e non solo per partecipare.
ASTROLOGIA IN LINEA 
