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AUTOEFFICACIA E SUCCESSO

a cura di Luca Alberelli
 

Anche se in alcune occasioni siamo portati ad agire sulla spinta di circostanze esterne e di incentivi che si manifestano nell'arco di brevi periodi, l'esito di molte delle nostre azioni è strettamente collegato alla nostra capacità di automotivarci per periodi di tempo più lunghi, in assenza di incentivi esterni immediati. Le “moderne” ricerche condotte nell'ambito della psicologia della personalità rivelano che l'azione è motivata in modo sostanziale dalle credenze e dai sentimenti relativi al sé; ovvero dai cosiddetti “processi autoreferenziali”. Gli standard personali (su ciò che riteniamo essere desiderabile in termini di prestazioni e di risultati) e le reazioni autovalutative raccontano però solo una parte della storia della motivazione. É infatti importante considerare che anche quando le persone ritengono che determinate azioni potrebbero condurre a valutazioni positive di sé, al riconoscimento da parte degli altri, a ricompense materiali, o ad altri vantaggi, solitamente non agiscono se credono di non essere in grado di effettuare una buona prestazione.

Il concetto di autoefficacia è stato introdotto in ambito psicologico per rendere conto delle valutazioni e delle credenze individuali in merito alla capacità di mettere in atto determinati piani d'azione, e di raggiungere livelli di prestazione ritenuti desiderabili. La sensazione di autoefficacia è intimamente collegata alla percezione delle proprie abilità e della propria capacità di prevenire, controllare e saper gestire le difficoltà che possono emergere durante l'esecuzione di un compito.

Sebbene sia possibile rilevare una percezione generale di autoefficacia che rende conto di quando le persone credano nel loro “potere di intervento” e si sentano protagoniste, ciascuno di noi ha delle credenze molto specifiche sulle proprie capacità, in relazione a differenti domini del sé. Il senso di autoefficacia può quindi variare in modo considerevole da un ambito all'altro della nostra vita, in accordo con le nostre precedenti esperienze di successo e di fallimento. Purtroppo non sempre riusciamo ad essere obiettivi nel valutare le nostre abilità e nello stimare le nostre probabilità di riuscita. Se iniziamo nuovi corsi d'azione dubitando delle nostre capacità potremo dar vita a dei processi di autosabotaggio interiore che ci spingeranno ad abbandonare le nostre imprese, o a portarle avanti con un grande dispendio d'energia, come se si trattasse di battaglie già perse in partenza.

Le convinzioni di auto-efficacia giocano un ruolo molto importante nella psicologia della motivazione per diverse ragioni: in primo luogo perché sono direttamente collegate alla presa di decisioni e alla messa in atto dei comportamenti esplorativi che ci permettono di fare nuove esperienze; esercitano inoltre una forte influenza sui fattori mentali ed emotivi che contribuiscono a dare forma alle nostre “aspettative di risultato” e ai nostri obiettivi; rendono inoltre conto della persistenza nell'impegno in relazione a determinati compiti.

Chi dubita della propria auto-efficacia è infatti portato a ridurre i propri sforzi e a non insistere quando subentrano delle difficoltà, mentre chi può contare su una forte percezione di autoefficacia, riesce ad automotivarsi e a perseverare anche di fronte a numerosi ostacoli. Le persone con un'alta percezione della propria efficacia tendono inoltre a porsi obiettivi più ambiziosi e si impegnano maggiormente per il loro raggiungimento; sono solite attribuire gli eventi a fattori stabili e controllabili (come le loro capacità, il loro impegno, la loro tenacia...ecc), e sanno riconoscere quando le cause di un eventuale insuccesso sono da attribuire a fattori indipendenti dal loro controllo.

Le percezioni di autoefficacia influenzano anche le risposte affettive: chi ha un forte senso di autoefficacia è infatti più incline ad immaginare eventi futuri positivi, e sperimenta meno stress e un minor numero di emozioni negative, anche durante l'esecuzione di compiti impegnativi; una scarsa percezione di autoefficacia rispetto ad importanti compiti di vita può invece causare (o aggravare) problematiche di tipo depressivo.

Siccome l'autoefficacia rispecchia la convinzione di poter modificare la propria realtà grazie alla forza di volontà e all'impegno, dal punto di vista astrologico può essere ricondotta alle combinazioni armoniche tra gli archetipi del Sole (autoconsapevolezza), di Marte (azione, volontà) e di Saturno (impegno).

Gli aspetti armonici tra il Sole e Marte, tra il Sole e Saturno, e tra Marte e Saturno, possono essere indicatori di una buona percezione generale di autoefficacia, soprattutto se sono compresenti in un tema natale, se i pianeti sono forti per dignità, e se Giove si inserisce armonicamente nelle loro configurazioni. Gli aspetti disarmonici tra il Sole, Marte e Saturno possono invece segnalare una bassa percezione generale di autoefficacia, soprattutto se i pianeti sono deboli per dignità, se Giove si inserisce disarmonicamente nelle loro configurazioni, e se Nettuno forma aspetti dissonanti con Marte, comportando (a livello potenziale) eventuali difficoltà a mettere a fuoco i propri obiettivi, la tendenza a procrastinare, o a sentirsi “vittime delle circostanze”.

Sebbene non esista un percorso lineare infallibile per instillare un senso durevole di efficacia personale in chi dubita delle proprie capacità, diversi accorgimenti possono essere d'aiuto. Secondo Albert Bandura, lo psicologo che ha condotto gli studi più importanti sull'autoefficacia, il modo più affidabile per instillare fiducia nelle persone consiste nel fornir loro delle occasioni per realizzare delle esperienze dirette di successo. Le esperienze attive di padronanza costituiscono infatti il più potente mezzo per promuovere le convinzioni di efficacia personale, a patto però che le persone riescano ad attribuire il successo ai loro sforzi e alle loro abilità. Per facilitare questo processo, chi organizza e supervisiona il lavoro di qualcuno dovrebbe cercare di ridurre gradualmente e sapientemente gli aiuti esterni, in modo che chi effettua la prestazione possa rendersi effettivamente conto di quanto il suo impegno sia stato determinante per raggiungere il risultato finale.

Dedicare molto tempo alla pratica deliberata (focalizzando la propria attenzione sul miglioramento, chiedendo feedback, essendo aperti alle novità, sperimentando nuove modalità d'azione...ecc) potrà aiutarci ad incrementare gradualmente la nostra sensazione di padronanza e di autoefficacia. Più ci esercitiamo a fare qualcosa, maggiori potranno infatti essere le probabilità di migliorare, fino a sentirci abbastanza sicuri da poter replicare le nostre esperienze in contesti diversi.

Un'altra possibilità per incrementare l'autoefficacia consiste nel trarre ispirazione dal comportamento delle persone che ammiriamo per essere riuscite a raggiungere degli obiettivi simili ai nostri. Talvolta è sufficiente assistere al successo di chi ha competenze equiparabili alle nostre, per spronarci a migliorare, inducendoci a pensare: “se ce l'ha fatta lui-lei, ce la posso fare anche io”.
La condizione ideale per rafforzare la percezione della propria efficacia sarebbe quella di riuscire a creare una buona rete di condivisione e di supporto, circondandosi di persone che hanno una certa esperienza nell'ambito in cui ci interessa migliorare. Nei casi in cui ciò non sia possibile, riportare alla memoria le parole di incoraggiamento delle persone che più hanno creduto in noi, potrà esserci di conforto nei momenti di difficoltà. Durante l'esecuzione di compiti complessi sarà inoltre molto importante cercare di mantenere un atteggiamento positivo, imparando a riconoscere i segnali di stress e i pensieri di insicurezza, per affrontarli nel modo opportuno.

Spesso ci concentriamo sui nostri difetti e sui nostri fallimenti, e tendiamo a dimenticare le nostre esperienze di successo. Pur avendo talent0 e grandi potenzialità, molte persone non riescono ad ottenere i risultati che meriterebbero, perché credono di non essere in grado di raggiungerli. Avere fiducia nelle nostre capacità è un prerequisito molto importante per poter raggiungere il successo. Rafforzare la nostra percezione di autoefficacia può aiutarci a contattare questa fiducia, e a sviluppare l'atteggiamento vincente che è tipico di chi si sente protagonista della sua vita, sa di poter esercitare un certo controllo sugli eventi, e riesce a plasmare attivamente il proprio destino grazie all'impegno e alla consapevolezza delle proprie capacità.




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