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MARTE E IL POTERE DEL CORAGGIO

a cura di Elena Cartotto
 

Winston Churchill il 13 maggio 1940, nei giorni più difficili della seconda guerra mondiale, mentre si era nel pieno della folle orda nazista, tenne alla Camera dei Comuni del Parlamento del Regno Unito il suo primo discorso come Primo Ministro. Il discorso che divenne molto celebre era, astrologicamente, ricco di simboli marziani: “Dico al Parlamento come ho detto ai ministri di questo governo, che non ho nulla da offrire se non sangue, fatica, lacrime e sudore. Abbiamo di fronte a noi la più terribile delle ordalìe. Abbiamo davanti a noi molti, molti mesi di lotta e sofferenza.
Voi chiedete: qual è il nostro obiettivo? Posso rispondere con una parola. È la vittoria. Vittoria a tutti i costi, vittoria malgrado qualunque terrore, vittoria per quanto lunga e dura possa essere la strada, perché senza vittoria non c’è sopravvivenza”.
Non stupisce che tale discorso sia stato pronunciato da un uomo che aveva Marte in casa 1^ congiunto a Giove; un aspetto che indica un’oratoria folgorante capace di espandere enormemente il richiamo di Marte all’azione, alla sfida, al coraggio estremo contro ogni tentativo di usurpazione da parte del nemico.

Il rivoluzionario Urano, col suo spostamento dalla quiete all’eccitazione del cambiamento, può costituire il braccio armato di Nettuno che con le sue visioni caleidoscopiche ci spinge a immaginare una società diversa. Saturno rappresenta “quel che resta del giorno” per citare il titolo di un suggestivo film di James Ivory con uno straordinario Anthony Hopkins, non a caso Capricorno in un ruolo da Capricorno. Quando ideologie e esaltazioni cessano, quando è impossibile tornare al mondo com’era prima che Urano lo spazzasse via spinto dal soffio taumaturgico di Nettuno, Saturno resta lì, in piedi: come un confine invalicabile, un bastone conficcato nel terreno, un soldato al fronte. Saturno rappresenta la realtà con cui dovremo fare i conti contro ogni mistificazione, in quella solitudine, spesso saggia, a volte disperata, che accompagna ogni presa di coscienza personale e collettiva. Sarà poi Giove col suo potere conferitogli da un inarrestabile ottimismo, a duplicare, triplicare, quadruplicare quella realtà generando spazi, risorse, possibilità, dove Saturno era solo deserto.

Eppure senza il coraggio di Marte anche Giove rischierebbe il default.   

Coloro che innovano, costruiscono, creano, fanno impresa, o ricercano con ostinazione la verità devono avere coraggio; coraggio che, come scriveva il sociologo Francesco Alberoni, un Capricorno con Sole, Luna, ascendente e stellium di ben sei pianeti nel segno, è prima di tutto una virtù morale e sociale da non confondere con l’incoscienza, la temerarietà o l’avventatezza. Il Capricorno è il segno che ha in sè l’esaltazione di Marte e non a caso Alberoni ha dedicato al coraggio un saggio dal titolo esplicito: “Abbiate coraggio”. Serve coraggio per sottrarsi a pregiudizi e luoghi comuni, per cambiare gli stereotipi culturali e sociali, per identificare pericoli, ma anche opportunità, per andare oltre le apparenze. Il coraggio ha molte facce: a volte può essere un atto eroico di sfondamento, altre di resistenza oltre ogni limite. Ci vuole coraggio per parlare, ma anche per tacere.

Scrive Alberoni: “Il coraggio non è un atto isolato, un impulso momentaneo. È un’azione completa e complessa, che deve essere perseguita fino al suo obiettivo finale. Gli sforzi maggiori non sono quelli dell’inizio, ma quelli necessari, in seguito, per resistere alle nostre debolezze e agli ostacoli imprevisti che dobbiamo affrontare con pazienza e sagacia. Il coraggio non è solo la virtù del cominciamento, ma del proseguimento, del completamento e della lungimiranza”.
Non si deve, infatti, pensare che Marte sia solo quello domiciliato in Ariete, ossia un Marte che sfonda e abbatte, e nemmeno unicamente quello con la sua base in Scorpione che, in certi casi, può unire al coraggio e al senso del rischio, il gusto per la vendetta e la crudeltà. Poiché lo Zodiaco ha una sua saggezza ancestrale ha posto in Capricorno l’esaltazione di Marte e, come ci insegna l’astrologia morpurghiana, in Vergine la sua trasparenza. Due segni di Terra quindi, che mettono in rilievo aspetti meno usuali del coraggio marziano, ossia capacità strategica, determinazione, resistenza oltre ogni possibile privazione, perché nel Capricorno il coraggio di Marte collabora con il senso del sacrificio e della rinuncia di Saturno. Ma anche accorta e intelligente pianificazione di azioni miranti al superamento di ostacoli e alla vera e propria conquista come ci insegna Marte in Vergine che non a caso fu quello di un grande condottiero, Napoleone Bonaparte. E sempre in Vergine, ma in casa 1^ fu il Marte di Indira Gandhi, la prima donna a ricoprire la carica di Primo Ministro dell’India.

Marte è fortemente connesso alla capacità di gestire la leadership, come dimostra la leadership illuminata dell’imprenditore Adriano Olivetti con il suo potente Marte in Leone in una delle sue case d’elezione, la 10^.  Il coraggio è fortemente connesso alla volontà, ossia a quella spinta vitale che ci porta a compiere non solo le azioni necessarie alla sopravvivenza fisica, ma indispensabili per la nostra crescita intellettuale, morale e spirituale. Perseguire con coraggio la propria volontà realizzatrice significa avere una missione, come accadde, appunto, nel caso di Olivetti. 

In fondo tutti noi per vivere, e non limitarci a sopravvivere, dobbiamo avere una missione in cui credere e da portare a termine. Scrive Alberoni: “Per farlo occorre la volontà, l’esercizio quotidiano della volontà. Solo con la volontà teniamo fissa la meta e resistiamo ai dubbi, alle debolezze, alle delusioni. Tutti coloro che hanno realizzato qualcosa di grande sono stati fedeli al loro compito con fermezza resistendo alle difficoltà, all’insuccesso, all’incomprensione. Dante ha passato in esilio gran parte della sua vita. Shakespeare ha lasciato la casa, la famiglia, i figli. Mozart ha scritto musica come un forsennato come se sapesse che sarebbe morto giovane. Beethoven ha continuato a comporre anche quando è stato colpito dalla sordità. Nietzsche ha lottato contro la pazzia. Freud ha resistito alle critiche, alle derisioni, alla malattia. Ma ciò che vale per i grandi personaggi della storia dell’umanità vale per ogni essere umano”. E non sono forse esempi di grande coraggio questo?

Per quanto concerne le potenzialità di Marte nel tema natale, il pianeta del coraggio sarà rafforzato in quei temi in cui è dominante (calcola la tua dominante col nostro algoritmo ) o in cui si trova stretto ai punti cardinali: ossia ascendente, Medio Cielo, discendente o Fondo Cielo. La stessa cosa vale, con i dovuti distinguo, per chi ha Marte congiunto o in aspetto ad un pianeta personale.

Marte congiunto o in buon aspetto al Sole rafforza il nucleo energetico della persona, che risulta estremamente vitale e guidata da una visione “sportiva”, quasi olimpica, della vita. L’esistenza è fatta di match, di corse, di vittorie, sconfitte, di allenamento. È un nucleo compatto, primario che tende a rispondere con immediatezza alle sfide. Naturalmente gli aspetti conflittuali creano, invece, dispersione a causa del cortocircuito che si genera tra i due pianeti maschili. Di conseguenza può esserci l’energia, ma non la motivazione o anche viceversa.

La congiunzione o i buoni aspetti Marte/Plutone denotano un coraggio notevolissimo e una propensione al rischio fortemente sviluppata. C’è sicurezza di sé, capacità di recuperare risorse energetiche da un’istintività profonda e radicata. Da ciò deriva, spesso, anche una notevole energia sessuale. I conflitti tra Marte e Plutone, invece, sono insidiosi specie per gli uomini che si sentono costantemente insicuri della propria capacità generativa sia a livello fisico che creativo. Ciò può aumentare l’aggressività a compensazione della fragilità interna.

La buona combinazione Urano/Marte, come dimostra sempre la figura di Olivetti, determina decisionismo e capacità costruttiva, mentre aspetti dinamici possono favorire incidenti e uno scollamento tra l’azione e il tempo dell’azione per cui si finisce per essere troppo precipitosi o eccessivamente attendisti, perdendo l’occasione che sfugge, così, dalle mani.

I buoni aspetti Marte/Saturno determinano una resistenza senza pari, come accadde a Nelson Mandela e facilitano la conquista del potere attraverso una pianificazione controllata. 

Marte e Giove congiunti segnano il passo dell’azione fortunata ed espansiva, e Churchill ne è un esempio, mentre la congiunzione di Marte a Nettuno è potente, ma ambigua, perché può indicare esaltazione ideologica, nel bene e nel male: fu questo il caso di Napoleone.

I transiti di Marte verso i pianeti personali, l’ascendente e il Medio Cielo, che puoi verificare mese per mese grazie al nostro algoritmo Effetto Marte, segnano periodi in cui l’energia è in aumento a seconda dei pianeti coinvolti: con Venere abbiamo una crescita della passione e della disponibilità affettiva, con la Luna, invece, una maggiore permeabilità alle emozioni soprattutto in ambito familiare. Ciò può essere positivo o negativo e va valutato con attenzione: congiunzioni e aspetti negativi Luna/Marte possono, infatti, determinare scontri accesi con gli altri, ferite emotive e crisi isteriche ad ampio spettro.

I transiti su Mercurio rendono arguti, capaci di smaltire molto lavoro intellettuale in poco tempo, ma possono favorire spirito polemico e aggressioni verbali.




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