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FASCINO E INTELLIGENZA

a cura di Elena Cartotto
 

In un’intervista di diversi anni fa lo stilista Giorgio Armani dichiarava: “Una donna stupida con un bel vestito, rimane una donna stupida. Una donna intelligente con un brutto vestito può anche al momento allontanarti. Poi quando scopri che è intelligente il vestito non esiste”. Lo scrittore Roberto Gervaso, in linea con l’affermazione di Armani, diceva che la bellezza si vede e il fascino si sente, un po’ come se il fascino fosse un “quid” intangibile, invisibile, inafferrabile, di una natura ibrida tra l’intensità erotica e l’elettricità dell’aria, libero da una qualsivoglia prigionia visiva legata a precisi canoni estetici.

È curioso che tutti e due questi uomini del Cancro, abbiano Venere nei Gemelli, segno mercuriale sede dell’esaltazione di Plutone e che Plutone sia, per entrambi, congiunto a Mercurio. Insomma pare trasparire dai loro temi natali questa propensione a legare il fascino simboleggiato da Plutone all’intelligenza rappresentata da Mercurio. Ma questa è solo una loro idea?

In realtà la sapienza millenaria dello Zodiaco sembra dirci esattamente la stessa cosa dato che pone il domicilio primario di Plutone, indiscutibile signore della fascinazione erotica, nello Scorpione, segno dell’esaltazione di Mercurio, e Mercurio, con la sua brillante intelligenza, domiciliato nei Gemelli, ossia nel segno che vede l’esaltazione di Plutone. Ne esce una sorta di ridondanza, uno scambio simbolico, un mix conturbante, in cui la parola “conturbante”, nel suo significato di provocazione, eccitamento, inquietudine, può forse costituire un primo tentativo di definire l’indefinibile fascino.

Il fascino, come l’antico dio greco Ade, divenuto poi Plutone in epoca romana, si sottrae agli sguardi perché vive nel mondo sotterraneo. Ade in greco significa, infatti, “l’invisibile”, mentre la trasposizione romana che trasforma Ade in Plutone enfatizza il termine “ricco”. Non a caso Plutone è, astrologicamente, connesso alle risorse nascoste e creative della psiche, ma anche al petrolio, l’oro nero.

Ade/Plutone, come ci ricorda Liz Greene è il gemello oscuro, ma ugualmente potente, di Zeus/Giove. In realtà: “… gode di uno status superiore, tant’è che la sua legge ed il suo giudizio sono immutabili, mentre la legge di Zeus può essere contraddetta. Virtualmente non si intitolavano templi o altari ad Ade. Si riconosceva semplicemente che la morte è ovunque entro la vita stessa, ed ogni cosa vivente ha nel proprio corpo mortale il proprio altare ed il proprio ineluttabile seme di morte (…). Ade non può essere visto dagli esseri umani del mondo dei Superi, poiché porta un elmo che lo rende invisibile. È lui il legame segreto, il destino segreto, il mondo interno a ciò che ci è dato.
Noi non possiamo percepire Ade, ma egli è in ogni luogo e ogni momento, intrinseco al nascere di ogni pensiero, di ogni sentimento, di ogni ispirazione, di ogni rapporto interpersonale o atto creativo”.

Ade/Plutone dall’oscurità degli inferi si oppone quindi a Zeus/Giove che regna sulla terra dei viventi. Astrologicamente il meccanismo si ripete: lo Scorpione, infatti, segno in cui Plutone/Ade e Mercurio sono alleati, si oppone al Toro, segno del domicilio di Venere e sede dell’esaltazione di Giove/Zeus. Il Toro e Giove rappresentano la vista, il vedere, l’immagine, tutto ciò che è sotto i nostri occhi. E la contemporanea presenza di Venere enfatizza il connubio tra la vista e la bellezza di cui parlava Roberto Gervaso. Per altro l’opposizione si ripete tra i mercuriali Gemelli e il gioviano Sagittario. Mercurio e Giove sembrano destinati a contrapporsi in eterno, mentre Plutone e Mercurio viaggiano da sempre sulla stessa lunghezza d’onda come se fossero il fratello maggiore e il fratello minore l’uno dell’altro.

Il fascino mette in primo piano il mistero del singolo individuo, il suo quid speciale, ossia ciò nessun altro può copiare. È l’invisibile che si rende manifesto in una sensazione, in una parola, in un gesto, in un modo d’essere che l’intelligenza riesce a rappresentare.

Il fascino non ha nulla a che fare con muscoli, rughe, giovanilismi di ritorno, non si può intrappolare in numeri e misure. È l’essenza stessa della nostra libertà in quanto creature uniche e irripetibili pur con tutte le nostre imperfezioni.

Lisa Morpurgo nel suo libro “La natura dei segni” cita Gabriel Garcia Marquez che era solito dire che l’intelligenza serve moltissimo a letto. Anche qui c’è la volontà di sottolineare come il fascino che nasce dal connubio di intelligenza e intrigo erotico, non c’entri nulla con il Bello in sé. Anzi, paradossalmente l’associazione “bello/a, ma stupido/a” è uno stereotipo che, a volte, è ancora faticoso superare, mentre mai il fascino è stato associato alla stupidità. La bellezza che risponde ai criteri estetici della Venere domiciliata in Bilancia non garantisce successo tra le coltri, anche perché l’esaltazione di Saturno in Bilancia nella sua ricerca della perfezione e dell’armonia della forma, spinge a contemplare la bellezza, non a consumarla. A ciò che si aggiunga che il Toro, segno in cui Mercurio è in caduta, favorisce attraverso Venere e Giove espressioni sensuali e affettive naturali molto lontane dall’erotismo cerebrale che in forma diversa sanno esercitare sia i Gemelli che lo Scorpione e/o i pianeti che ricostruiscono questi segni.

Spesso il fascino si accompagna ad altre doti plutonico/mercuriali: ironia, senso dell’umorismo, capacità di penetrazione psicologica.

L’attore Benicio del Toro definito “il brutto che piace” per la carica carismatica e l’innegabile fascino è Pesci ascendente Gemelli con Luna anch’essa in Gemelli e Marte in Scorpione.
Nemmeno di Sean Penn che è riuscito a conquistare Madonna, Robin Wright, Scarlett Johannson e Charlize Teron si può dire che è bello, anzi. Eppure l’aria fascinosa da intellettuale impegnato miete vittime. Merito anche qui di una bella congiunzione Venere/Plutone, di Marte nei Gemelli e di una casa ottava, co-significante dello Scorpione, molto ricca. 

La giornalista Antonella Boralevi parlando del passato amore della più bella del reame, Monica Bellucci, per il brutto Vincent Cassel, dice: «Di cosa aveva bisogno Monica Bellucci? La Bellucci è come Marilyn quando si innamorò di Arthur Miller: aveva bisogno di un uomo che la facesse sentire intelligente, Cassel è un uomo profondamente intelligente (…)”. Astrologicamente ciò si traduce, per Cassel, con Mercurio in Scorpione sestile a Plutone a sua volta congiunto a Marte.

E che dire di uno dei nostri attori migliori Pierfrancesco Favino, considerato addirittura un sex symbol? Anche qui sestile secco tra Venere e Plutone e congiunzione Mercurio/Plutone nella mercuriale Vergine.

Come diceva Armani il discorso vale anche per le donne che se sono autenticamente intelligenti possono fare a meno anche dei bei vestiti e sfoggiare bellezze o bruttezze non canoniche. La celebre Bette Davis ad esempio: anche qui troviamo il ripetersi dei simboli zodiacali del fascino. Ascendente Scorpione, Venere nei Gemelli e Luna congiunta a Plutone sempre nei Gemelli.

Lady Gaga, invece, sfoggia un’irresistibile Luna in Scorpione probabilmente congiunta a Plutone.

Barbra Streisand tra il naso troppo grande, lo strabismo e la disarmonia generale del volto se ne è sentita dire di tutti i colori. Eppure è diventata una star capace di conquistare uomini e pubblico. Nel suo tema brilla una congiunzione Luna-Plutone nel regale segno del Leone a cui si affianca l’istrionica e intelligente congiunzione Marte-Giove nei Gemelli in casa 3^ in grado di compensare anche un mal messo e assai grigio Mercurio nel Toro.




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