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SEGNI E SUCCESSO : LA BILANCIA, LA BALLERINA DI GRANITO ROSA

a cura di Elena Cartotto
 

La Bilancia segue la Vergine e precede lo Scorpione. In mezzo a due segni mercuriali votati all’osservazione e alla penetrazione mentale, la Bilancia, governata da Venere, ha il compito di tornare al centro, al cuore dell’uomo e della vita, riprendendo la direzione del Leone, ma con più grazia e raffinatezza. Suo è il respiro rosa della prima aria autunnale come ci ricordano certi cieli sfumati dal commovente tramonto del sole nelle celebri ottobrate romane.

La Bilancia vive sospesa tra i suoi due piatti. Il glifo la rappresenta con due linee orizzontali e parallele: una regolare e l’altra con una curva, aperta verso il basso, che ne spezza la linearità. Come scrive Lisa Morpurgo “Il settimo segno zodiacale spezza dialetticamente il percorso lineare che il Sole aveva iniziato nell’Ariete con l’esaltante convinzione di una progressione continua e mette in dubbio la legittimità dell’egopatia e dell’esclusivismo patriarcale”.

Il momento dell’equinozio d’autunno, nella sua estatica perfezione per la compresenza in ugual misura di luce e oscurità, di altezze vertiginose e abissi cosmici, ci dona tutta l’essenza di questo segno che vive nella costante ricerca di un equilibrio dinamico fra tendenze opposte: il giorno e la notte, l’estate e l’inverno, ma soprattutto l’Io e gli Altri. Alla Bilancia tocca il compito di giudicare, soppesare, valutare, tanto che il suo motto, come evidenziato da Lisa Morpurgo è: “Io scelgo”. 

Pare di vedere il filosofo Friedrich Nietzsche con la sua stella danzante tra la dimensione apollinea e quella dionisiaca della vita, e Oscar Wilde il genio assoluto dell’epoca vittoriana che si muove come un danzatore senza pari tra i salotti del suo tempo. Oscar Wilde ammicca, scherza con la sua ironia pungente, scrive poesie, drammi, commedie, racconti. Il suo personaggio letterario più famoso, Dorian Gray, è “bilancinamente” ossessionato dalla paura di perdere la propria bellezza a causa della vecchiaia. La Bilancia Wilde balla, si libra nell’Aria, suo elemento: con leggerezza diverte, intriga, sorprende, affascina.  Dopo tanto successo Wilde finirà in carcere condannato ai lavori forzati a causa della sua omosessualità, all’epoca non tollerata. La dura esperienza della galera di allora, però, non lo distrugge. Scriverà due testi importanti e profondissimi: la lunga lettera al suo amante Lord Alfred Douglas, meglio nota come “De Profundis”, e la celebre “Ballata del carcere di Reading”, una riflessione lucida sulla crudeltà della prigione, sulla pena di morte, sull’alienazione dei detenuti.

Ecco qui emergere con prepotenza il pianeta esaltato nel segno della Bilancia, Saturno, che ci ricorda che la Bilancia è, sì, una ballerina dell’Opera applaudita e sommersa da fiori, ma una ballerina di granito. Il suo senso della giustizia si esprime nella contestazione critica e logicamente ineccepibile del dato in sé. Non accetta stereotipi, imposizioni basate sul “si è sempre fatto così” o sulla prepotenza del più forte. Lo dimostrò ampiamente la Bilancia Margareth Thatcher quando nel suo ruolo di Primo Ministro riuscì a tenere la sterlina inglese fuori dall’euro: restano nella storia i suoi tre convinti “No” all’Europa di Bruxelles. E resistente a oltranza, fino a morire assassinato per le sue convinzioni, fu nel suo pacifismo e nella sua lotta non violenta anche la Bilancia Gandhi. L’esaltazione di Saturno nella Bilancia sembra metterci di fronte all’inconfondibile impronta di Athena, antica dea della ragione.

Bilancia furono, infatti, donne di grande personalità dall’intelletto finissimo come le due premio Nobel per la letteratura: Doris Lessing di cui è nota l’irrinunciabile vocazione etica e la nostra Grazia Deledda, prima donna italiana a vincere questo prestigioso riconoscimento.

La Bilancia, al di là della nuvola rosa in cui la tradizione astrologica l’ha rinchiusa, possiede un carattere di ferro, una resilienza notevolissima, una capacità di giudizio che sa perseguire con ostinazione la ricerca della verità: avvocati e magistrati spiccano in questo segno. È il primo vero segno sociale dello Zodiaco perché apporta un elemento che i Gemelli, per quanto d’Aria e socievoli, non esprimono: la considerazione per l’Altro da sé. Da qui discende l’attenzione del segno verso i diritti inalienabili della persona, umani e civili. Anche la splendida Brigitte Bardot ha espresso questa valenza saturnina votata alla giustizia nella seconda parte della sua vita, quando dopo aver abbandonato le scene che calcava col viatico di Venere, si è totalmente dedicata alla causa animalista con estremo rigore. Di se stessa ha detto: “Ho scelto la solitudine per difendermi. Mi preservo dall’umanità che mi circonda, da questa umanità rumorosa e invadente. Vivo circondata da animali, alberi, fiori (…)  sto tentando di spiegare all’uomo che le crudeltà inferte agli animali sono indegne, inaccettabili, disumane appunto. Me ne fotto che il mondo si ricordi della divina B. B., che divina non è stata per niente”. Quanta consapevolezza nel nome di Saturno!

Eppure il riferimento alla divina Brigitte Bardot, icona di femminilità degli anni’60/70, ci riporta alla suprema bellezza rappresentata da Venere, signora del segno e mitologica dea dell’amore; bellezza che riluce in quella che è stata un’altra icona sexy, più contemporanea, Monica Bellucci. Il segno della Bilancia, ma anche l’ascendente e specie Venere nel segno possono trovarsi nei temi natali di donne e uomini di bellezza straordinaria o che con la bellezza, intesa anche come ricerca appassionata dell’armonia nel connubio delle forme, lavorano: truccatori, parrucchieri, estetisti, ma anche designer, architetti, esperti di moda, di stile, di bon ton, di filosofia estetica. Per altro alla Bilancia sono connesse due manifestazioni artistiche peculiari, legate alla capacità di esprimere creatività dentro forme sonore e visive ben delineate, ossia poesia e grafica.

E che dire di attori come Marcello Mastroianni, altra Bilancia, e Vittorio Gassman che in Bilancia aveva uno stellium comprensivo di Giove e Venere? Non solo bellezza, ma anche eleganza, classe, aplomb, totale assenza di volgarità: doti che portano questo segno a eccellere nell’ambito delle pubbliche relazioni e dell’organizzazione di eventi. Come il Leone anche la Bilancia sa catalizzare l’attenzione e si esprime bene in pubblico, vedi Silvio Berlusconi che unendo queste sue capacità al fiuto imprenditoriale, ha costruito un impero fondato sulla comunicazione. In realtà la Bilancia non cerca il pubblico per la smania di brillare ad ogni costo, per sovrabbondanza di “Io”, come fa il Leone. Il suo è un bisogno più profondo, quasi più intimo: quello di sentirsi riconosciuta nella propria alterità. Gli altri sono uno specchio che permette alla Bilancia di trovare quel punto di equilibrio con se stessa senza il quale sarebbe perduta.

La Bilancia corrisponde, infatti, alla 7^ casa zodiacale dirimpettaia della 1^. Se nella 1^, di colore arietino, l’ego straborda, nella 7^, per riflesso, viene contenuto. E come si fa a moderare l’eccesso di ego? Attraverso un processo di depurazione e filtraggio che è tipico della Bilancia, segno, non a caso, corrispondente a organi la cui funzione è proprio quella di filtrare, ossia reni, pancreas, fegato, pelle.  Chi ha valori Bilancia e/o 7^ casa si interessa genuinamente agli altri e questo autentico interesse per l’Altro da sé, genera un automatico ridimensionamento del proprio Io. Ciò a cui mira la Bilancia è la salvaguardia del “noi”, ossia della relazione che nasce come mediazione tra le istanze dell’Io e quelle dell’Altro: da ciò deriva anche l’incontenibile passione bilancina per i legami di coppia che può sorpassare perfino quella per la famiglia e per i gruppi di amici. Nella 7^ casa si trova la regolamentazione dei rapporti affettivi e associativi come avviene, ad esempio, attraverso i matrimoni e le società d’affari.

Le Bilance si dimostrano molto capaci nell’ambito diplomatico e della mediazione in generale, sia essa di tipo finanziario, culturale o matrimoniale: è il caso, quest’ultimo, degli avvocati divorzisti e dei wedding planner, altre tipiche professioni del segno.

La realizzazione e il successo per la Bilancia passano attraverso la relazione, ossia la consapevolezza di saper gestire quello che potremmo definire un potere sociale che oggi, grazie anche all’espansione delle connessioni tecnologiche, è determinante in tutti i settori. La Bilancia con la sua propensione a osservare, selezionare, valutare gli altri per poter stabilire dei rapporti produttivi e diversificati nelle loro funzioni, può diventare, proprio “l’ago della bilancia” all’interno di situazioni complesse, come avviene, ad esempio, nel vasto ambito delle risorse umane, ma anche in quello politico.

Come scrisse Italo Calvino, Bilancia, a proposito del mistero che accompagna ogni relazione: “Si conobbero. Lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s’era mai saputo. E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre, mai s’era potuta riconoscere così”.




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