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SEGNI E SUCCESSO : LO SCORPIONE L'INDAGATORE DELL'INCUBO

a cura di Elena Cartotto
 

Se i versi della celebre poesia l’Infinito del Cancro Leopardi li avesse scritti uno Scorpione probabilmente sarebbero risuonati così: “E il naufragar m’è dolce in questo mare nero”. Il nero, in fondo, è il colore che lo Scorpione preferisce, come nera è la notte che domina il cuore dell’Autunno, stagione perfetta per un segno introspettivo e profondo legato ai cicli di morte e rinascita. Novembre è da sempre il mese delle ricordanze dei morti in cui si celebrano in molte parti del mondo le festività legate ai defunti. Halloween, vigilia di Samhain, l’antico capodanno celtico che sanciva la fine dell’estate e il passaggio alla parte oscura dell’anno, raccoglie in sé questa dimensione spettrale dell’esistenza. Nella notte magica che si snoda tra il 31 ottobre e il 1° novembre, i confini diventano labili e l’invisibile può varcare la soglia e compenetrare il visibile con le sue maschere e rappresentazioni orride che appartengono alle tenebre dell’oltre-mondo, ma anche con i volti dei nostri cari.

Non sorprende quindi che lo Scorpione non abbia timore dei cimiteri e che possa provare verso questi luoghi carichi di memorie e malinconia, curiosità e perfino attrazione. Operatori cimiteriali e imprenditori nel ramo delle onoranze funebri hanno spesso valori Scorpione o di casa 8^, settore co-significante del segno. Il mistero della morte in senso reale e/o simbolico cattura incredibilmente questo segno attratto dal rischio e dal limite ultimo dell’essere umano.

Cosa c’è dopo? Può la mente arrivare a comprendere le leggi nascoste che regolano il ticchettare del grande orologio cosmico?  Può la psiche, con i suoi poteri, di cui noi schiavi della materia utilizziamo solo una minima percentuale, penetrare i segreti della vita e governarne le forze occulte? Nello Scorpione si concentra un numero altissimo di sensitivi, esperti a vario titolo del mondo paranormale, indagatori dell’incubo come l’iconico Dylan Dog, fumetto cult sul mondo horror da quasi quarant’anni, frutto della mente geniale di Tiziano Sclavi che nello Scorpione ha la Luna. E allo Scorpione apparteneva uno dei più grandi medium del XX° secolo, Roberto Setti, ispiratore dell’attività del celebre cerchio Firenze 77. E per restare in tema diversi giallisti, scrittori mistery e noir hanno spesso valori Scorpione e di casa 8^. Nello Scorpione trova, infatti, la propria esaltazione Mercurio pianeta della scrittura. Due casi eclatanti: lo Scorpione Bram Stoker, padre di Dracula il Vampiro e lo Scorpione Robert Louis Stevenson creatore della strana coppia del dottor Jekyll e Mr. Hyde. Hyde rimanda all’inglese “hide” che in italiano vuol dire “nascosto”. Il perfetto equilibrio tra luce e oscurità che la Bilancia aveva creato nel compiersi dell’equinozio lo Scorpione lo travolge, lo distrugge, lo annienta. Lo Scorpione fa scivolare la Bilancia nel buio dell’abisso dove tutto è nascosto. Non a caso Lisa Morpurgo ha assegnato a questo segno il motto: “Io nascondo”.

Dominato da Plutone, dio degli inferi e da Marte, signore della guerra, lo Scorpione governa sul regno delle ombre perché, in fondo, è un angelo caduto come suggerisce il mito di Lucifero da sempre associato a questo segno. Lo Scorpione infatti, astrologicamente, rappresenta le forze irrazionali e misteriche che istigano l’uomo dal di dentro e lo manipolano dal di fuori. Il suo glifo che somiglia a quello della Vergine, vede prima una M ad indicare con il movimento dell’asta verso il basso un moto di scavo e introspezione, e poi una freccia che rappresenta il pungiglione, ma anche il ritorno dell’energia all’esterno nella nota fallica tipica di Marte. Una freccia che anticipa quello che sarà il destino del segno seguente, il Sagittario.

L’esaltazione di Mercurio pone l’accento sulla lucida capacità di penetrazione intellettuale dello Scorpione che tra i suoi geni annovera sia scienziati del calibro della due volte premio Nobel Marie Curie, che personaggi come Dostoevskij i cui romanzi sembrano decifrare il complesso e tormentato mondo dell’ottavo segno zodiacale: da “I demoni” alle celebri “Memorie del sottosuolo” il confronto con il male personale e collettivo è una costante per questo scrittore, ma anche per lo Scorpione in generale. Si pensi ad Agostino, filosofo e santo, autore delle famose “Confessioni” e precursore dell’inconscio che invita l’uomo a tornare a se stesso, al serrato dialogo con la propria interiorità che nasconde molto di più di quel che si possa pensare. Ed è stato certamente l’ascendente Scorpione di Freud a spingerlo ad uscire dalla comfort-zone del suo segno solare, il Toro, per indagare in quel che accadeva nel mondo al di sotto della sfera psichica visibile. Lo Scorpione è uno psicologo nato e la psicologia è una delle sue professioni sia che si tratti di terapia clinica che di gestione delle risorse umane nelle aziende. Raffaele Morelli noto psichiatra e divulgatore, fondatore dell’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica è Scorpione. Come Scorpione è stato il gigante della filosofia postmoderna Bauman, colui che ha coniato il termine ormai diventato di uso comune, “società liquida” e la cui mente critica, come una lama di coltello, è riuscita ad entrare nelle dinamiche perturbanti del nostro attuale modo di vivere mettendone in evidenza tutti i pericoli per l’evoluzione futura dell’umanità.

Lo Scorpione ha uno spirito eversivo, ribalta le concezioni comuni, non può fare a meno di invertire visioni e prospettive: è un provocatore intelligente, altrimenti non saprebbe che farsene del suo pungiglione. Nel segno spiccano, infatti, anche diversi personaggi legati allo humor e alla satira come l’indimenticabile Gigi Proietti, l’incantatrice Monica Vitti, il grande Aldo Fabrizi, la puntuta Luciana Littizzetto e Roberto Benigni che poi, da buon Scorpione, ha saputo andare oltre se stesso trasformando la sua incontenibile ironia in uno sguardo poetico e profondissimo sul male assoluto del XX° secolo, il nazismo, con il film premio Oscar “La vita è bella”.

Se la Bilancia tende a rimanere nel mezzo applicando la sua capacità di giudizio e valutazione dove occorre esprimere un parere e fare scelte determinanti, lo Scorpione estremizza e prende posizione in modo netto a volte spinto dalle lucide intuizioni di Mercurio, altre dagli input fortemente creativi di Plutone. Assumersi rischi in prima persona è una sua caratteristica e dove la Bilancia valuta, lui agisce. Nel segno, grazie alla combinata di due dei pianeti del denaro, ossia Plutone e Mercurio, spiccano abilissimi imprenditori, commerciali, assicuratori, capaci di investire cento e guadagnare il quadruplo: si pensi allo chef Gordon Ramsay e soprattutto a Bill Gates. Ma troviamo anche coloro che sono in grado di sopportare cadute e fallimenti e di ricominciare tutto daccapo se occorre. Lo Scorpione è il segno della crisi: dove c’è una persona, un gruppo, un’azienda in sofferenza a rischio di deflagrazione, arriva lui e risolve i problemi. Per questo ama spesso anche la politica, settore in cui può eccellere, perché in questo campo riesce a intervenire nella gestione delle risorse pubbliche al fine di sanare situazioni complesse che richiedono notevole capacità strategica. È un segno dall’indubbio carisma consapevole della sua capacità di influenzare gli altri, ma in modo sottile, e talvolta manipolatorio. È predisposto a lavorare per la sicurezza governativa in settori chiave e delicatissimi come quelli dei servizi segreti.

Lo Scorpione ama giocare sul filo e aborre la vita tranquilla e ripetitiva. Il giocatore, non a caso, è il titolo di un altro celebre libro di Dostoevskij che cattura l’essenza di un segno capace di vivere di azzardi pur di sentire l’adrenalina scorrergli nelle vene. E un giocatore, ma di calcio, era anche “il pibe de oro” Maradona che in quanto ad eccessi e azzardi è stato un maestro. E Scorpione è anche un altro grande calciatore, Gigi Riva, soprannominato addirittura “rombo di tuono” per la potenza del tiro e i tanti goal realizzati a ricordarci il ruolo di “attaccante” che spesso lo Scorpione assume anche nella vita. Un segno che, come ricorda l’astrologo Marco Pesatori, sfonda e abbatte grazie al connubio esplosivo di Marte e Plutone.

Lo Scorpione collegato alla casa 8^ trova realizzazione in quegli ambiti che lo portano lontano dalla fissità dell’opposta casa 2^. Gli alberghi, ad esempio, sono un altro dei suoi pallini, come la regia che cattura le immagini della casa 2^ donando loro il senso e il movimento della storia. Luchino Visconti, padre del neorealismo, era Scorpione, come è Scorpione Pupi Avati. Lo Scorpione ama stare dietro le quinte, osservare senza essere visto, dirigere la scena, e se proprio deve stare davanti lo farà alla maniera del bel tenebroso Alain Delon, tutto fascino, mistero e sex appeal.

Il successo per lo Scorpione passa attraverso la possibilità di influenzare da una posizione privilegiata, ma spesso nascosta, le risorse umane in termini psicologici, politici e finanziari. È uno dei tre segni definiti del potere: gli altri due sono Leone e Capricorno. Se il Leone si prende la scena e il Capricorno la vetta, allo Scorpione spetta la stanza dei bottoni. O la rivoluzione.
Come scrisse lo Scorpione Albert Camus: “Io mi ribello, dunque esisto”.




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