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LEGGE ANTI FUMO … A RISCHIO LA LIBERTÀ PERSONALE?

a cura di Lidia Fassio
 
Al termine delle festività natalizie, insieme al nuovo anno, si è introdotta anche la nuova legge che vieta il fumo nei locali pubblici.
Astromagazine non ha certo in testa di dissentire sul concetto che i non fumatori abbiano l’insindacabile diritto di non dover “fumare” il fumo altrui, per cui non vogliamo parlare della legge in sé, ma di alcuni intendimenti che, a nostro avviso, si celano dietro al concetto di libertà e di rispetto del diritto dei non fumatori.
La nostra attenzione cade su alcune norme di applicazione della legge che sembrano essere non solo restrittive ma addirittura frustranti e punitive nei confronti della categoria dei fumatori che, a rigor di logica, devono godere anch’essi di appropriate libertà.
Le legge in questione entra in vigore il 10 gennaio 2005 e, dal punto di vista astrologico prende il via con una configurazione Sole e Luna in Capricorno opposti a Saturno in Cancro, il tutto quadrato a Giove in Bilancia, che a sua volta fa un sestile a Plutone in Sagittario e un trigono a Nettuno in Aquario. Indubbiamente in questa configurazione ci sono delle spinte chiamiamole salutiste che poggiano sul bisogno di migliorare la condivisione degli spazi nei luoghi pubblici : Bilancia e Aquario si occupano infatti di interessi e diritti privati e pubblici: è chiaro che spesso i diritti del privato si sottomettono a quelli della comunità; tuttavia in alcuni tratti di questa legge non possiamo non vedere l’intento frustrante e punitivo di Saturno inteso qui come la legge dello Stato che sembra condannare i fumatori alla ghettizzazione e, in alcuni casi, alla privazione di un loro diritto-libertà.
Ci riferiamo in particolar modo alla scomparsa dei vagoni ferroviari per fumatori, decisione che sembra aver più a che fare con un’azione di “moralizzazione e di privazione” a danno dei fumatori in quanto nulla ha a che fare con il diritto dei “non fumatori”, giacchè questi da anni possono beneficiare di vagoni riservati a loro.
Altrettanto dicasi per i locali che devono attrezzarsi con vere e proprie sale – quasi a compartimento stagno – in cui sistemare i fumatori che, nel caso, si trovano ad essere pressoché ghettizzati e rinchiusi come “animali pericolosi …., per fortuna in via di estinzione”.

Ed è su questi due punti che vogliamo attirare l’attenzione dei nostri visitatori, sul fatto che le libertà devono in qualche modo essere salvaguardate a tutte le categorie di cittadini, in caso contrario viene facile sospettare che in realtà le proibizioni e i divieti siano delle crociate di moralizzazione che celano un intento diverso, quello di non vietare ai fumatori di scialacquare soldi pubblici con le malattie che sono causate dal fumo, nonché quello di decidere cosa è bene e cosa è male per la propria salute, argomento su cui devono vigilare le coscienze personali e non lo Stato.
Proprio perché la legge nasce con un quadrato di Saturno a Giove l’idea del risparmio appare veritiera; così come la moralizzazione; tuttavia vorremmo che gli intenti fossero maggiormente chiari e che non venissero cancellate delle libertà sacrosante contrabbandandole con intenti altamente evolutivi.

Riteniamo pertanto che l’individuo fumatore possa godere, come in ogni paese civile – di “locali appositi “, opportunamente segnalati e non si comprende perché, visto il numero molto elevato di locali pubblici, questi non possano equamente dividersi tra gli uni e gli altri senza dover obbligare i non fumatori a restare fuori per fumare una sigaretta; in questo modo, se il fumatore si reca in un ristorante o in un bar “per fumatori” non potrà in alcun modo ledere il diritto del non fumatore di mangiare o di consumare il suo cappuccino in un locale fatto apposta per lui in cui vi sia aria pulita e salubre, così come in un treno a lunga percorrenza un fumatore potrebbe stare nel suo vagone “fumatori” senza dover essere obbligato a stare molte ore senza poter fumare, cosa che, in ogni caso, non porta alcun vantaggio all’altra categoria.

Se questo non avverrà, ci riteniamo in diritto di pensare che la legge abbia motivazioni che vanno ben al di la’ della tutela dei diritti dei “non fumatori” e che rappresenti un modo sottile per cominciare a minacciare libertà personali che attengono unicamente alla coscienza individuale e che non possono essere imposte dal legislatore.



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