ASTROLOGIA IN LINEA
ASTROMAGAZINE - RUBRICHE - Il Fatto

PLUTONE IN ACQUARIO : FAME D'ARIA E CAPITALISMO WOKE

a cura di Elena Cartotto
 

Plutone è ormai con un piede nel futuro. Da quando il 23 marzo 2023 si è affacciato in Acquario, segno in cui mancava da oltre due secoli, si vive in un clima, almeno astrologicamente parlando, di attesa. La lunga retrogradazione dei pianeti lenti, Plutone compreso, che ha caratterizzato gli ultimi mesi del 2023 ha congelato, ma solo per un istante, quello che sembra essere un processo irreversibile di cambiamento globale.

Plutone l’ultimo dei lenti che attraverserà l’Acquario sarà accompagnato da aspetti eccezionali almeno al suo esordio. Oltre a Plutone assisteremo nel corso del prossimo biennio anche allo spostamento di altri due titani: Urano che entrerà in Gemelli e Nettuno che passerà in Ariete, entrambi segni favorevoli all’Acquario. La componente “Aria” rappresentata dall’accoppiata Gemelli e Acquario, sarà quindi molto stimolata. A tal proposito in relazione al cambiamento climatico con tutte le sue conseguenze come incendi, scomparsa dei ghiacci, desertificazione da un lato ed invasione delle acque dall’altro, sarà impensabile non modificare le nostre abitudini a salvaguardia dell’ambiente. Si ipotizza già ora la necessità di munirsi di un rilevatore dell’impronta di carbonio sullo smartphone al fine di controllare ogni nostro spostamento e il suo impatto ambientale. Per altro proprio di recente è stato presentato uno studio del Future Laboratory secondo il quale entro il 2040 sarà necessario istituire un passaporto personale con la funzione di registrare le nostre emissioni di carbonio e che limiterà i nostri spostamenti nel caso superassimo la quota individuale stabilita. L’Aria, secondo queste previsioni, potrebbe dunque essere razionata, in linea con il trigono di Urano in Gemelli, nel suo significato di efficientamento e intervento concreto, a Plutone in Acquario, transito che potrebbe anche preannunciare che sull’Aria e le emissioni di carbonio si giocherà tutta una battaglia di poteri e interessi finanziari di vario genere.

Plutone, infatti, insieme a Giove rappresenta il denaro, più spesso quello occulto, sotto traccia, e anche l’oro nero, meglio noto come petrolio. Il suo passaggio in Acquario andrà quindi a incidere fortemente anche sull’economia. Future Laboratory, nel suo studio, parla di un probabile ritorno a un turismo sempre più localizzato che favorisca i piccoli centri e che eviti l’uso di aerei se non necessario. In linea con le valenze acquariane sarà un turismo molto più interessato alle persone che ai luoghi e decisamente più flessibile rispetto al passato. Gli alberghi e le forme classiche di ospitalità dovranno quindi ridefinirsi: esiste, ad esempio, già adesso la sperimentazione dell’Hotel itinerante “700.000 heures”, perché 700.000 sono le ore che una persona può, mediamente, vivere. È interessante notare che gli alberghi in astrologia sono associati alla casa 8^ e allo Scorpione, segno in conflitto con l’Acquario. Inoltre in quadratura con l’Acquario è anche il Toro, massimo rappresentante della stanzialità e di un turismo tradizionale.

Un’altra faccia del lato finanziario di Plutone in Acquario sembra essere il cosiddetto “capitalismo woke”: woke viene dall’inglese sveglio, risvegliato, termine che nelle intenzioni vuole riprendere, in modo apparentemente nuovo, il vecchio concetto di responsabilità sociale d’impresa, nato negli anni ’50 in America, ossia l’idea di un’azienda incentrata su uno sviluppo sostenibile e con un fondamento etico.  Oggi tutte le grandi major statunitensi, quelle per intenderci inserite nella Fortune 100, ossia la top list di Fortune 500 che indica quali sono le 500 maggiori imprese societarie statunitensi misurate sulla base del loro fatturato, hanno un programma DEI. Che cosa significa DEI? È un acronimo che sta ad indicare le tre parole-chiave “diversity”, “equality” e “inclusion”: ossia i tre pilastri dell’era acquariana. Sembra di sentir risuonare il motto rivoluzionario dei francesi: “Liberté, Egalité, Fraternitè”. Curiosamente risale proprio ad allora, all’epoca della Rivoluzione Francese, l’ultimo passaggio di Plutone in Acquario.

Come esempio di capitalismo woke oltre che di cancel culture si pensi alla presa di posizione della Disney sulla necessità di modificare personaggi e trame di alcune storie al fine di eliminare possibili elementi razzisti come accaduto per Peter Pan, gli Aristogatti e Dumbo, film rimossi dal catalogo britannico di Disney, dedicato ai più piccoli, perché, secondo la politica aziendale, veicolo di stereotipi sbagliati.

Questo modus operandi rientra nel cosiddetto “capitalismo woke” fenomeno molto ben analizzato da Carl Rhodes, Professore di Teorie dell’Organizzazione e Preside della UTS Business School presso la University of Technology di Sydney, in Australia. Il suo libro edito da Fazi e dal significativo titolo: “Capitalismo woke. Come la moralità aziendale minaccia la democrazia” mette in luce il modo di agire delle aziende cosiddette 'woke' che sostengono cause sociali e ambientali di grande impatto mediatico con il fine di allinearsi al pensiero di determinate lobby e categorie sociali emergenti che gestiscono un potere, non certo con l’obiettivo di salvare il pianeta. Infatti queste stesse aziende non hanno un piano comunicativo finalizzato a trattare questioni ben più rilevanti come la giustizia economica e i diritti sindacali dei lavoratori.

Secondo il professor Rhodes le aziende woke si votano alle cause progressiste e politicamente corrette per ripulirsi l’immagine e implementare gli affari usufruendo del lasciapassare del nuovo potere acquariano ben rappresentato da Plutone ormai nel segno. Ciò che l’Acquario può produrre di positivo in termini di democrazia, pari opportunità, diritti umani e civili ha un lato ombra a cui bisogna porre attenzione se non si vuole cadere nel fanatismo irrazionale ed ideologico. Secondo Rhodes l’idea che le imprese, votate per loro stessa natura al profitto, possano aprire la strada politica per un mondo più giusto, equo e sostenibile è assolutamente fallace. Dal suo punto di vista il capitalismo woke sembrerebbe più una strategia atta a preservare lo status quo economico e politico bypassando il confronto e la critica. Tali prese di posizione da parte delle aziende sono, infatti, prive di rischi e anzi la bella immagine che creano di se stesse ponendosi come portabandiera di cause collettive di così vasta portata aumenta, di fatto, la crescita economica senza alcuna perdita sostanziale.

Quello tra Plutone, inteso come il lato oscuro della finanza e del potere, e gli illuministici principi acquariani sembra un matrimonio ambiguo. Non bisogna dimenticare che la sua ultima sosta in Acquario risale al periodo della Rivoluzione Francese dove in nome dell’uguaglianza caddero molte teste e si spianò la strada a Napoleone.

È lo stesso Rhodes a parlare chiaramente, e non da astrologo, di “plutocrazia” in un’intervista rilasciata a mowmag.com: “La crescente influenza politica delle aziende, legata al ‘capitalismo woke’, vede uno spostamento del potere politico dalla sfera pubblica democratica alla sfera privata economica. Questo sposta di fatto l'intero sistema politico dalla democrazia alla plutocrazia. Mi auguro che, indipendentemente dal fatto che le persone siano conservatrici o liberali, di destra o di sinistra, sentano la necessità di preservare i sistemi democratici che consentono queste differenze politiche e che questa sia la questione più importante quando si parla di ingerenze delle imprese private nella politica”.




Copyright (c) 2003 Astromagazine - la rivista di Astrologia in Linea - Tutti i diritti riservati