ASTROLOGIA IN LINEA
ASTROMAGAZINE - RUBRICHE - Astrologia e fiori di Bach

FIORI DI BACH : OAK IL FIORE DELLA TENACIA

a cura di Corrado Nieli
 

L'atteggiamento delle persone che incarnano Oak è all'opposto di quello dei tipi Gorse. Infatti, mentre Gorse è privo di speranza e incapace di lottare, Oak non abbandona mai la lotta, nonostante le difficoltà e i fardelli che si carica sulle spalle. Ecco come lo descrive il nostro eroe: "Per quelli che lottano e si battono con molta energia per guarire o per risolvere i problemi della vita quotidiana. Anche se le loro condizioni dovessero apparire disperate, essi proveranno un rimedio dopo l’altro e si batteranno contro il male. Sono insoddisfatti se una malattia interferisce con i loro doveri o con la loro disponibilità nei confronti degli altri. Si tratta di persone coraggiose, che combattono anche contro le più grandi difficoltà senza diminuire l’impegno e perdere la speranza".

Se Bach cercava degli "aiuti" efficaci per i suoi dodici guaritori, con Oak trovò senza dubbio un essere di grande potenza: la Quercia o Quercus robur. Quest'albero straordinario, imponente e maestoso, espressione di grande vigore per la vita, è in grado di vivere anche mille anni. In alcune culture, l'immagine di questa pianta come di un pilastro cosmico che unisce Cielo e Terra, ci restituisce la chiara sensazione della sua forza, resistenza e funzione. Capita spesso che sia colpita da un fulmine, ponendosi così, ancora una volta, come collegamento tra Cielo e Terra. Albero sacro ai druidi, dal quale prendono addirittura il nome, fu nei secoli utilizzato per le sue qualità di forza, robustezza e resistenza nella costruzione di case e navi. Osservare una quercia trasmette immediatamente una intensa sensazione di vigore e di stabilità. È inoltre una pianta molto ospitale, accoglie infatti molte forme di vita che cercano rifugio e sostegno. Rappresenta in molte situazioni la colonna portante di un intero ecosistema. Come la persona Oak, è un ottimo sostegno per chi gli sta vicino, si fa carico infatti di una grossa mole di lavoro rispetto alla vita materiale. Credo che anche la persona Oak faccia qualcosa del genere col suo esaltato senso del dovere. Proprio questa caratteristica infatti, centrale nella sua manifestazione, diviene forse il problema fondamentale di coloro che hanno bisogno di Oak. Per loro la vita è una dura lotta, nella quale il dovere gli impone di non mollare mai e di non poter chiedere aiuto. Eh sì, se siamo le colonne sulle quali si regge la baracca, come possiamo smettere di reggere anche solo per un momento? Forse è questo l'intimo sentimento di chi vive questo stato.

Dal punto di vista astrologico, mi sembra che i nati sotto il segno del Capricorno e coloro che possono vantare forti valori saturniani nella loro carta natale, possano capire bene di cosa parliamo. La lenta crescita, il senso del dovere, la tenacia, l'ostinazione, la forza di volontà protratta nel tempo, la sopravvivenza anche in condizioni impossibili, l'associazione della quercia con il "Guardiano della Porta", tutto questo e molto altro, richiama il segno del Capricorno e l'archetipo di Saturno. Anche se non dovremmo dimenticare che Giove e Saturno giocano una partita in coppia. Alcuni autori associano Oak al segno dell'Ariete e ai segni di fuoco, e personalmente ho visto più di un Ariete manifestare questa tipologia, tuttavia senza un forte controllo di Saturno e/o Mercurio, non vedo come un'Ariete possa avere la costanza del tipo Oak. Immaginiamo un Ariete che regge il mondo tutto sulle sue spalle? Forse per cinque minuti, per mostrare la sua forza, poi si ricorda che lui è un essere libero, e chi se ne importa del mondo!

Kramer, associando i Fiori con i meridiani energetici, pone Oak in relazione al meridiano del Fegato, richiamando ancora una volta la coppia di opposti e complementari Giove–Saturno.

Il tipo Oak in stato negativo, se è malato non si arrende, tuttavia commette l'errore di cercare la cura fuori di sé, nelle cose del mondo, piuttosto che nel suo intimo. Non conosce il significato della parola stanchezza, in quanto la vita è per lui un arduo percorso, lungo il quale, il piacere ed il riposo sono più che altro una perdita di tempo. Il motore che lo muove è il senso del dovere: "Se nessuno lo fa, lo faccio io perché va fatto!". Si sente obbligato a fare, senza porsi troppe domande sul significato. L'atteggiamento Oak negativo diventa in tal modo una fuga dalla realtà, soprattutto dalla realtà interiore della persona che, sopraffatta dagli impegni, non ha tempo per dare una sbirciatina alla sua anima. Per fortuna la natura provvede, o almeno ci prova, a ricreare l'equilibrio con una qualche malattia improvvisa. Già perché la quercia non si piega, si spezza. Oak è il rimedio dei "drogati del lavoro", quelli per i quali: "Di fermarsi e riposare non se parla nemmeno". Il loro obiettivo è trovare la soluzione ad un problema, e si sentono soddisfatti solo se possono lavorare al loro progetto. Lo stato energetico è rigido, si ha la sensazione di continuare ad attingere acqua da un pozzo già secco. Si va oltre i propri limiti. Fisicamente sono persone molto resistenti, tanto che ignorano il naturale alternarsi di attività e riposo, finendo per irrigidirsi nella loro forza. L'energia yang è in eccesso, tanto che il soggetto Oak è "duro" anche fisicamente e, seppur stanco ed esaurito, non si lamenta mai. Queste persone vanno incontro a problematiche collegate alla rigidità come artriti, artrosi, problemi alla colonna vertebrale, eccessiva magrezza con fisionomia ossuta. Uno stress continuo impedisce loro di sentire i messaggi del corpo, conducendole sempre più vicine al precipizio.

Come è facile immaginare, la persona Oak è molto ammirata in società: lavora molto senza lamentarsi ed è facilmente controllabile facendo leva sul suo senso del dovere. Anche se spesso è proprio così, a volte gli Oak più sensibili, si lamentano e come, ma quello che proprio non sanno fare in modo naturale, è fermarsi. Il loro senso del dovere glielo impedisce. Per i tipi Oak non è per nulla facile mostrare e comunicare le emozioni, perché percepisce questo atteggiamento come un segno di debolezza che non può permettersi. In fondo è normale cosi perché, per Oak, la vita è sempre un pedalare in salita!

Quando il suo fisico inizia a scricchiolare, il tipo Oak pensa: "Non capisco cosa mi succede, eppure faccio quello che ho sempre fatto". E, quando si ammala, vuole guarire al più presto possibile per poter riprendere il suo lavoro, poiché la malattia è solo una perdita di tempo!

L'assunzione del rimedio aiuta a ridare voce al proprio Sé, ed a prendere coscienza delle sensazioni del proprio corpo e dei suoi bisogni emozionali, al fine di attribuire il giusto peso ai propri doveri. Si impara ad utilizzare la discriminazione, per scegliere quale compito sia davvero necessario accollarsi. Il preparato aiuta a recuperare quella qualità che, come anime, hanno scelto di portare nel mondo: una tenacia "morbida" ed in armonia con se stessi e con l'ambiente che li circonda. La persona impara allora a non sentirsi indispensabile, e a non agire per puro senso del dovere. In questo modo recupera l'energia alla fonte (la sua anima) dalla quale si era scollegata.

Frasi come: "Non ci posso credere oggi ho oziato tutto il giorno e non mi sento in colpa", sono un chiaro segnale che la terapia sta funzionando.

Un biglietto con la scritta: "Sono cosciente dei miei limiti e mi riposo", non dovrebbe mai mancare sullo specchio del bagno di un tipo Oak negativo.

Quando si prende una vacanza, e riesce a staccare la spina dei suoi obblighi, è felice come un bambino che sente la vita per la prima volta.




Copyright (c) 2003 Astromagazine - la rivista di Astrologia in Linea - Tutti i diritti riservati