Nell’infuocato clima estivo di questi giorni non c’è solo l’afa e il caldo, ma ci sono anche i Mondiali di Calcio ad aumentare i bollori e le speranze.. Così, le pigre serate sono riempite dagli altissimi volumi delle televisioni che trasmettono le partite in diretta dalla Germania.
Chiaro che, neanche a dirlo, quando gioca l’Italia riscontriamo il consueto fenomeno del “vuoto in città e per le strade” entrambe pronte a rianimarsi improvvisamente alla fine della partita che, se viene vinta, registra da un lato una diminuzione dell’adrenalina a cui corrisponde una risalita della dopamina che mette in circolo gli ormoni giusti per uscire ed andare a festeggiare con balli e caroselli in macchina inneggiando agli “eroi per una notte”.
In effetti, tutto bene…. quando si vince.. perché se si pareggia o se si perde.. dal minuto successivo cominciano le critiche, i vari “io l’avevo detto” con gli Italiani che si trasformano immediatamente tecnici del calcio specializzatissimi, profondi conoscitori delle squadre e delle qualità dei giocatori capaci quindi di vincere la partita se solo li avessero ascoltati ed avessero messo in campo i loro beniamini.
Per nostra fortuna, abbiamo un allenatore solo che decide per conto suo e che non si lascia intimidire o suggestionare dalle pressioni della piazza che di volta in volta, vorrebbero Del Piero piuttosto che Totti o Inzaghi al posto di Gilardino.. o viceversa…
Marcello Lippi sa il fatto suo e va per la sua strada certo che, siccome pagherà di persona qualsiasi fallimento, ha dalla sua il diritto alle idee e alla scelta.
Ma chi è Marcello Lippi? E come sono i suoi transiti visto che sta guidando l’Italia in questo campionato del mondo? Quali sono le sue chance visto che - come è ovvio - sono parecchie le squadre che possono ambire al titolo? In queste circostanze è d’obbligo affidarsi alle capacità, alla tecnica, al carisma, ma sappiamo perfettamente che anche la fortuna, l’umore del gruppo e la fiducia nelle proprie possibilità giocano una parte importante così come fondamentale è la carica che l’allenatore riesce a dare al suo team tenendolo unito, soprattutto se ci sono difficoltà al suo interno o malumori che dall’esterno contaminano l’armonia. Sappiamo infine anche quanto conti non lasciar crollare la squadra psicologicamente se dovesse andare in svantaggio ed agire in modo da “tenere alta la motivazione e la concentrazione”.
Marcello Lippi è un Ariete (11 aprile 1948) ed ha sicuramente tutte le doti che deve avere un “coach”, grinta da vendere, ma anche fiducia in sé stesso, nelle sue idee e nella squadra che mette insieme.. Nel suo tema natale campeggiano una serie di trigoni tra il Sole e Plutone, Saturno, Marte da un lato e Giove dall’altro il che significa che ha forza e coraggio da vendere, ma anche ostinazione, determinazione, costanza e temperamento battagliero a cui si aggiungono però apertura, disponibilità ma anche fiducia ed ottimismo.. due ingredienti che possono fare la differenza all’interno di un ambiente – quello dello spogliatoio – dove è necessario che il gruppo si senta unito e possa contare su qualcuno che protegga il loro operato e la loro privacy spingendoli a fare il loro meglio.
Lippi ha una Luna nel segno del Toro il che significa che può anche proporsi come un vero contenitore in grado di bloccare le voci e i pettegolezzi che arrivano dall’esterno e che potrebbero turbare gli umori dei suoi calciatori in ritiro; se vogliamo la sua Luna in Toro lo fa sembrare una vera e propria roccia che difende i suoi “cuccioli e il suo territorio” in modo che non venga invaso da veleni inopportuni.
Lippi sembra essere un vero mastino quando deve “domare” i bollenti spiriti di aitanti giovanotti indisciplinati per poi trasformarsi in un soggetto sensibile e accogliente quando invece li deve rincuorare e difendere: ha anche una Venere in Gemelli in trigono a Nettuno che gli è sicuramente utile nella capacità di mediare e di ragionare.
Nel suo tema ci sono grandi motivazioni, grande senso dell’autorità e del comando, buon rapporto con il potere personale; però ci sono anche aspetti sensibili che lo rendono meno monolitico di quanto sembri: c’è infatti un Mercurio opposto a Nettuno, una Luna quinconce a Nettuno e la Venere trigono a questo pianeta..
Nettuno è dunque un punto molto importante del suo tema e sembra temprare la parte “guerriera” rendendola più morbida e meno irruente.. ma capace di comprendere bene le strategie altrui, ma anche di comprendere i suoi giocatori per andare a far leva sulla qualità e sulle caratteristiche di ognuno di loro.
Lippi ha dei discreti transiti: proprio in queste due settimane si trova ad avere Plutone che fa il trigono al suo Giove, aspetto particolarmente interessante perché ripete un aspetto di nascita che, indirettamente, si trascina dietro anche il trigono al Sole; Marte e Saturno proprio in questi giorni sono congiunti in Leone e si sovrappongono al Plutone e Saturno natali facendo anche un sestile a Venere in Gemelli; Mercurio farà il trigono a sé stesso dai primissimi gradi del Leone; certo, il nostro allenatore non potrà contare sull’appoggio di Giove che quadrerà Plutone in Leone e si opporrà alla Luna mentre Nettuno quadrerà Marte..
Staremo a vedere.. noi facciamo tutti gli auguri a lui e agli azzurri; confidiamo nel fatto che sappiamo essere all’altezza della situazione e che si battano senza eccessive paure e senza caricarsi troppo delle bufere che in questi giorni investono il mondo del calcio.
ASTROLOGIA IN LINEA 
