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CLINT EASTWOOD ''MILLION DOLLAR BABY''

a cura di Augusta Neumann
 
Ancora trionfatore agli Oscar . Ancora e sempre Clint!
Miglior film e miglior regia a Eastwood, Hillary Swank miglior attrice e Morgan Freeman miglior attore non protagonista per “Million Dollar Baby “. La storia diversa e intensa di una ragazza pugile decisa a conquistare il suo posto in un mondo difficile, quello della boxe, ma un colpo proibito la renderà paralizzata. E sarà proprio l’anziano manager, interpretato dallo stesso Clint, a deicdere per l’eutanasia. “Million Dollar Baby” ha sbaragliato, con i premi più importanti, il favoritissimo della vigilia, il povero Martin Scorsese e il suo “Aviator” (bastava vedere la sua faccia devastata da scoppi di riso isterico per decidere che il paragone col grande Hitchcock, anche lui candidato cinque volte e mai vincitore, non lo consolava affatto.)
Clint Eastwood ha così rivissuto il sogno del 1993: ben 4 Oscar con “Gli spietati”, splendido western crepuscolare da lui stesso diretto e interpretato con Gene Hackman e ancora Morgan Freeman. Uno dei più bei finali della storia del cinema.

Di “Million Dollar Baby” Clint ha raccontato che non si tratta di un film sulla boxe, ma di una storia che parla di ambizione, di voglia di farcela fuori dal proprio ambiente e di rapporti umani.
Sembra un’altra vita quando Sergio Leone lo descriveva così : “Clint ha due espressioni: una col cappello e una senza“. Questo antieroe ha dato vita, nella seconda parte della sua esistenza, a una terza espressione: quella degli altri, nelle sue storie. Ha detto : “Amo le storie che non sono state raccontate. Mi piace l’individualismo e amo l’indipendenza.“
E’ un uomo che è sempre rimasto fedele a sè stesso e alla propria morale. Attore, regista, scrittore, musicista, la sua terza, vera espressione è eclettica e creativa, parla di emozioni con il suo stile lento e asciutto e descrive la difficoltà dell’uomo di costruire legami con i propri simili.
Nell’immaginario collettivo, Clint è rimasto quel Cavaliere senza nome che arriva dal nulla, fa quello che deve fare, e poi se ne va, così come è arrivato, nel nulla. Figura senza tempo. Eroe comunque.



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