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FIAT LUX!

a cura di Sandra Zagatti
 

Agosto è il mese del “solleone”, in cui la nostra stella – astrologicamente associata proprio al segno del Leone – esprime il massimo del suo potere irradiante. Ma prima ancora del calore è la luce a rappresentare la forza vitale del sole: una energia yang che dinamizza l’ambiente e influisce potentemente sulle condizioni psicofisiche dell’uomo. Il suo effetto è stimolante e distensivo insieme, e sono noti i fenomeni di depressione e nervosismo (nonché indebolimento osseo) che si manifestano in assenza o carenza prolungata di luce.

 

Dal punto di vista Feng Shui, l’ideale per un’abitazione sarebbe l’esposizione diretta ai raggi solari: le antiche case coloniche erano costruite con la parete nord cieca, per proteggersi dai venti freddi invernali e destinando quella zona dell’edificio a cantina o magazzino, ma oggigiorno i nostri condomini necessariamente penalizzano alcuni alloggi o stanze, che poi sono quelle in cui si forma l’umidità, le piante crescono male, e che stranamente consideriamo più “tristi”. In questi casi l’utilizzo dell’elemento Legno, ad esempio ai pavimenti, riscalda e potenzia l’Elemento Fuoco che può essere richiamato anche da candele o oggetti rossi. In generale è possibile inserire specchi o lucernari, in modo da aumentare il flusso luminoso che entra nelle nostre case, e quando il clima lo permette è sempre buona norma, soprattutto al mattino, spalancare le finestre per far entrare direttamente il Ch’i solare; ovviamente tinte chiare alle pareti o alle tende possono evitare che la poca luce a disposizione venga ulteriormente assorbita!

 

Tuttavia la luce artificiale può sopperire adeguatamente ad una esposizione infelice, vivacizzando i nostri ambienti anche durante le buie giornate invernali; per questo è importante scegliere e posizionare con cura le diverse fonti luminose, in funzione della grandezza delle stanze e dell’attività che ospitano.

Le lampadine utilizzate sono un dettaglio non certo secondario, con diverse caratteristiche da conoscere. Le incandescenti producono un fascio di luce calda e diffusa in modo sostanzialmente uniforme: per questo sono ideali come base di illuminazione; hanno un costo modesto ma sviluppano notevole calore, con un dispendio di energia che ne riduce la durata. Le fluorescenti sono lampade tubolari, principalmente di forma lineare o circolare (oggi anche a bulbo) che producono una tonalità di luce più fredda, richiedono un basso consumo di energia durando quindi più a lungo; emettono però anche maggiori radiazioni elettromagnetiche, per cui non si prestano ad illuminare ambienti di lavoro o a lunga permanenza. Le alogene hanno una luce brillante a tonalità bianca, che favorisce la percezione dei colori e permette di amplificare facilmente il Ch’i di angoli bui o ad energia stagnante, ma si riscaldano molto e sono abbaglianti: si prestano dunque molto bene per essere direzionate verso un soffitto chiaro. Le dicroiche sono di solito faretti, alogeni ma con un riflettore a schermo freddo che ne consente l’installazione anche in ambienti poco areati o nei controsoffitti; producono un fascio di luce diretto e concentrato, di tonalità bianca che può però essere modificata con filtri colorati, e sono ideali per evidenziare un arredo particolare, specchi o quadri, nonché per dinamizzare corridoi con soffitti bassi.

 

Anche l’orientamento della luce è una componente fondamentale nella scelta: le lampade a sospensione o da tavolo producono un flusso diretto, orientato verso il basso e che può essere mantenuto più o meno diffuso grazie a paralumi opachi; viceversa, si può ottenere una luce indiretta orientando verso l’alto la lampada e sfruttando la discesa del riflesso, come nel caso di piantane o applique a parete.

Per quanto riguarda la potenza, è spesso una questione di gusti personali: orientativamente si possono calcolare 30 watt al mq. di superficie, ma è ovvio che dipende anche dal diverso ambiente, ed è pur vero che, a parità di watt emessi, un flusso luminoso diretto è più yang, e quindi stimola maggiormente l’attività, rispetto ad una luce calda e diffusa che invece è più rilassante. In soggiorno l’illuminazione è molto condizionata dall’arredo, e si possono utilizzare lampade diverse per caratterizzare le diverse zone (conversazione, pranzo, lettura), curando con particolare attenzione che il monitor della TV non riceva fastidiosi e dannosi riflessi. La camera da letto dovrebbe essere abbracciata da una luce calda e soffusa: eventualmente si possono usare faretti dicroici negli armadi, per facilitare la scelta degli abiti, mentre le applique o abat-jour dei comodini, alogene o ad incandescenza, gradiscono paralumi a tinte pastello, ocra o blu. In cucina le lampade fluorescenti sono le migliori, soprattutto se utilizzate (anche) sui piani di lavoro o sotto i pensili, così da non creare ombre come i faretti e non stancare la vista; la freddezza del “neon” qui è naturalmente mitigata dall’Elemento Fuoco. Nel bagno, dove l’Elemento Acqua è predominante, è necessaria una buona luce diffusa (ad incandescenza), con l’aggiunta di faretti nella zona lavabo, direzionati verso il volto di chi sta allo specchio da una posizione sufficientemente alta per evitare di colpire gli occhi; nel caso di doccia chiusa, una lampada a chiusura stagna può contribuire ad “asciugare” l’ambiente evitando muffe e cattivi odori.

 

Per finire, un accenno doveroso: oggi esistono lampade a basso consumo e ad alta efficienza che possono aiutarci a ridurre l’impiego di energia elettrica rispettando l’ambiente e il portafoglio, ma la prima norma di “ecologia domestica” resta sempre quella di… spegnere la luce nelle stanze che non occupiamo.

 

Consiglio del mese

I “vecchi” lampadari a gocce erano, e sono tuttora, una dannazione delle casalinghe che li devono pulire, ma che bellezza vederli luccicanti ed ammiccanti riflessi variegati! Restano comunque dei potenti catalizzatori di energia: non a caso i maestri Feng Shui li posizionavano a sud della casa per potenziare la fortuna degli abitanti. Buone alternative – non elettriche – sono i pendagli di cristalli sfaccettati, da posizionare presso  una finestra o una fonte di luce artificiale: colorati possono diffondere un’energia specifica, ma anche trasparenti creeranno fantastici rifrazioni, portando il fiducioso splendore dell’ arcobaleno nelle nostre stanze…




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