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PLUTONE DECLASSATO, PER GLI ASTROLOGI TUTTO COME PRIMA

a cura di Lidia Fassio
 

Ebbene si, dopo una settimana di dibattiti, chiusi in una sala a Praga a parlare del sistema solare per decidere cosa e chi poteva essere considerato un pianeta e chi no…  è arrivata la fatidica decisione presa per alzata di mano: Plutone non è più un pianeta.. è stato degradato a pianetino.

Chissà come se la prenderà Ade, il Dio più potente e più temuto del Pantheon greco – l’unico che conosceva il destino di tutti, compreso quello degli altri Dei - che si trova all’improvviso depauperato del suo rango e della  sua regalità da un gruppo di umani, perché considerato troppo piccolo e troppo lontano per avere un’importanza nel nostro sistema solare.

 

Simbolicamente questo gesto, visto da noi astrologi che di simboli ci interessiamo - non può certo essere considerato come un qualcosa di  “positivo”; infatti, anche se a qualcuno può sembrare un caso -  e noi sappiamo che nulla a livello psicologico è casuale -  questa decisione viene presa a tavolino proprio nel momento in cui - a livello celeste – Plutone è quadrato a Marte; e allora, come non pensare che la qualità del tempo che viviamo in questi giorni non sia carica di fermenti sotterranei e di scorie che potrebbero poi eruttare in seguito… e come non chiederci se questa presa di potere non vada ad alimentare il lato più distruttivo del nostro pianeta?

 

In astrologia Plutone viene considerato il “grande principio maschile” colui che detiene il “seme” l’unico potenziale vero da unire a quello femminile per rigenerare, ricreare.. e ridare vita.. Il seme è tra le cose più piccole in natura, eppure racchiude in sé il massimo del potenziale; pensiamo ad un seme di pino..  e poi paragoniamolo al pino stesso, uno degli alberi più alti che esistono, è chiaro che non c’è proporzione, ma sappiamo bene che senza il seme il pino stesso non ci sarebbe; andiamo ancora più avanti, pensiamo alle dimensioni dello spermatozoo, una delle tante cose che Plutone rappresenta: piccolissimo, quasi insignificante se paragonato all’ovocita.. invisibile ad occhio nudo.. come tutte le cose che si addicono a Plutone che, nel mito, era considerato “invisibile”; chi però oggi, si sentirebbe di dire che lo spermatozoo è troppo piccolo per avere dignità di riconocimento nel processo riproduttivo  e chi penserebbe che non abbia potere sulla creazione stessa?

 

Riflettiamo su tutto questo; Plutone era il Dio che puniva i peccati di hybris, per gli antichi il “peccato di orgoglio contro gli Dei” ovvero l’arroganza di cui spesso l’uomo si fregia quando non vuole riconoscere che esiste un potere più grande di lui; forse, oggi se ne è compiuto uno grandissimo.. e, magari il Dio Ade un giorno punirà gli uomini per questo mancato riconoscimento del potere della divinità e forse, per essersi sostituiti ad essa.

 

In ogni caso, per noi astrologi, poco cambierà.. nessuno di noi, dopo averlo sperimentato per quasi 70 anni si sognerebbe di declassarlo ad un rango minore.. sappiamo bene che lui è come l’atomo.. piccolissimo ma in grado di sviluppare una potenza enorme, capace di grande creazione e di grande distruzione; saremo però prontissimi ad accogliere nuovi simboli, segno che l’uomo si sta aprendo a nuove potenzialità e a nuove possibilità di allargamento della sua coscienza..

Plutone tuttavia, per noi resterà lì  a ricordarci che non sono le dimensioni.. ma l’essenza a fare la differenza.




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