Il nuovo film di Ridley Scott è lungo, come si conviene oggi. Troppo. Le scene di battaglia infinite, la violenza pure, ma lui è uno dei pochi registi che sanno veramente fare cinema, ha un talento visivo raro, forse solo Scorsese, Polanski e De Palma sono così, anche se i loro films non sono sempre riusciti. E’ un peccato che la verosomiglianza e l’accuratezza storica vengano spesso tralasciate nelle grandi produzioni, specialmente hollywoodiane. Come ha detto lo stesso Scott, questi films vanno presi soprattutto come puro divertimento.
A noi era piaciuto di più “Il gladiatore”, pur con tutti gli errori storici del caso. Lì c’era il tema della vendetta, che è uno degli aspetti più coinvolgenti a livello emotivo ( Il conte di Montecristo insegna) e c’era il protagonista, interpretato da Russell Crowe, con quegli occhi azzurri invasi da una tristezza moderna, di rara forza e bellezza. (Una curiosità: la moglie trucidata subito del gladiatore è interpretata dall’attuale compagna del regista, quella Gianina Facio, brasiliana, che apparve sulle scene dello star system, in tempi ormai lontani, abbracciata a Jean-Paul Belmondo.)
Il protagonista delle Crociate è uno dei nuovi idoli delle ragazzine, il mai dimenticato Legolas: Orlando Bloom. Un attore diligente, serio, ma per noi poco carismatico. Nato a Canterbury, UK, il 13 gennaio 1977, ha sempre aspirato a quelle parti che gli americani chiamano “larger than life”, cioè più grandi della vita, desiderio dovuto anche alla congiunzione Mercurio-Marte in Capricorno lesa da Plutone: una voglia di aggredire il mondo per superare un senso di impotenza interno. Ma ci sembra che la sua struttura, sia caratteriale che fisica, non glielo consentano più di tanto. Portatore di uno splendido trigono tra Sole e Giove, Orlando nutre la fiducia necessaria in sè stesso e nella vita per realizzare i suoi sogni.
Ridley Scott è nato a South Shields, UK, il 30 novembre 1937. Ha un gran bel tema, con quei trigoni tra Sole Sagittario-Plutone Cancro e Saturno Pesci. Una grande forza di volontà e di realizzazione, e anche la Venere in Scorpione presenta gli stessi grandi trigoni, che gli conferisce il gusto di guardare al di sotto delle apparenze, di perdersi in dettagli visivi di grande suggestione: a volte, il cristallo di un bicchiere, illuminato in un certo modo ( ricordiamo “Chi protegge il testimone” ) rappresenta perfettamente, a livello emotivo, una certa solitudine o pericolo incombente del protagonista, meglio di tanti dialoghi inutili.
Da “ I duellanti” a “ Thelma & Louise”, da “Blade Runner” ad “Alien” fino al “Gladiatore” e perchè no, anche“ Kingdom of heaven”, sir Ridley Scott ha segnato la storia del cinema, perchè il cinema dovrebbe essere proprio così : un sogno ad occhi aperti, bellissimo.
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