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ERAGON : MEGLIO CHIEDERE IL PERDONO DEL PERMESSO

a cura di Augusta Neumann
 
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C’era una volta tanti e tanti anni fa un povero orfano: un giovanotto bello, biondo, bravo e coraggioso che un giorno trova in un bosco una gigantesca pietra blu, l’uovo dell’ultimo drago, una scoperta che è l’inizio di un viaggio predestinato alla riconquista del regno di Alagaesia.

Questa è la premessa del nuovo film Fantasy, tratto da un libro di grande successo, uscito nel periodo natalizio sui nostri schermi.

L’orfano umile e dimesso, l’evento miracoloso che cambia il suo destino, gli aiuti magici sul suo cammino, la liberazione di una splendida principessa, la lotta contro il Male assoluto personificato dal cattivo Re Galbatorix, la scoperta di un segreto che riguarda le sue origini, la figura del mentore che indicherà la strada giusta al suo pupillo, il diventare l’ultimo cavaliere dell’ultimo drago azzurro dal prezioso nome Saphira…..nulla di nuovo sotto il sole del Fantasy.

E’ sempre la stessa trama, il viaggio dell’Eroe che ritroviamo in tanti Miti classici, da Giasone a Parsifal, da Enea a Perseo a Ercole… 

E c’è anche da dire che dopo la trilogia de “Il Signore degli Anelli”, libri e films, così coinvolgenti, così perfetti, così appassionanti nella loro intensità e completezza, ogni altro tentativo di raccontare qualcosa di nuovo sembra andare perduto.

 

Il film “Eragon” è godibile, anche se le spiegazioni della voce narrante fuori campo sono troppo lunghe e noiose ma capiamo la necessità di riassumere una lunga storia in poco tempo.

“Eragon” è fatto benissimo per quanto riguarda gli effetti speciali (non a caso il regista Stefen Fangmeier è un esperto del settore),  il drago sa muoversi con grazia, è tenero e accattivante

(doppiato in modo atroce da Ilaria d’Amico ) e il protagonista Edward Speleers ha il candore e lo stupore innocente che ricorda, non certo ai più giovani spettatori, l’eroe dei films fantasy degli anni ’60 Kerwin Matthews:

“L’ammazzagiganti”, “Il settimo viaggio di Simbad”, “Gulliver”, piccoli capolavori di allora cesellati dall’indimenticato mago degli effetti speciali Ray Harryhausen ( la battaglia degli scheletri girata a passo uno è rimasta nella storia del cinema fantasy).

Sempre per restare in tema, il nostro biondissimo eroe assomiglia in modo impressionante a Hayley Mills, la giovanissima protagonista di allora di tutti i films della Disney… insomma, Eragon è fratello gemello di Pollyanna !

 

Nel film troviamo due comprimari di lusso che riescono con la loro presenza e bravura a dare dignità ed eleganza a due personaggi fondamentali della storia di Eragon: John Malkovich nei panni del cattivo re Galbatorix  ( con quella faccia un po’ così il nostro John è diventato il cattivo per antonomasia ! ) e Jeremy Irons, ultimo cavaliere bello e perdente devastato dall’aver causato la morte del suo drago che attende l’arrivo di colui che riscatterà il loro mondo. “Avresti incontrato lo stesso destino.” dice al giovane Eragon che all’inizio tenta di ribellarsi a un gioco più grande di lui.

 

La cosa più bella del tema del film, a nostro giudizio, è il patto di sopravvivenza che intraprendono Eragon e il drago Saphira: si sostengono a vicenda, si confortano sapendo che dall’uno dipende la vita dell’altro, “fai attenzione” dice Saphira al suo cavaliere, “riguardati anche tu” dice Eragon al suo drago, con grande tenerezza reciproca senza strafare.

Bella anche l’idea che in fondo è l’ultimo drago che sceglie il suo cavaliere e non viceversa.

Ovviamente ci sarà un seguito, la battaglia di Eragon contro le forze del Male è solo all’inizio, aspettiamo la realizzazione di “Eldest”, il film tratto dal secondo libro di Paolini, dove si scopriranno molteplici segreti legati alle origini dell’eroe.

 

N.B.  Alla fine del film, dopo che il nostro giovane eroe ha rischiato la propria vita, quella del suo drago ( l’ultimo rimasto ! ), quella di Brom ( l’ultimo cavaliere buono vivente in Alagaesia e suo unico amico !), ha affrontato uno spettro nel covo delle forze del Male per liberarla, la principessa Arya se ne va senza salutarlo…Possibile che anche allora le ragazze viziate fossero così…snob ?

 

Gli Errori Curiosi

 

Che ne direste di un ragazzo dell’epoca dei draghi vestito…con un bel paio di jeans ?

Fateci caso, se siete bravi osservatori ve ne accorgerete all’inizio del film.

Sempre all’inizio, Eragon arriva lindo e pulito con i capelli vagamenti cotonati ( Pollyanna docet )

e subito dopo si  mostra sporco e sudato da far schifo.

E’ un film Fantasy dove gli Elfi non hanno orecchie a punta e i nani sono alti quanto gli umani….

Le ferite si spostano e il sangue si riassorbe da solo.

Il drago Saphira indossa una splendida armatura costruita apposta per la sua taglia ma nell’inquadratura precedente, il modello mostrato ad Eragon era completamente diverso !

 

Note Astrologiche

 

Edward Speleers ( 21.12.1987 Chichester. UK ) ha molti punti in comune con il  personaggio di Eragon, primo fra tutti l’abbandono della madre quando lui era ancora piuttosto piccolo che si è trasferita in Spagna lasciandolo col padre professore. Eragon nel film lamenta più di una volta l’abbandono materno che non riesce a capire, è un orfano a tutti gli effetti ma il suo cuore gli dice che la verità sta da un’altra parte e andrà un giorno rivelata.

 

La sua Venere isolata nel severo segno del Capricorno simboleggia come la sua affettività non sia stata molto stimolata dall’ambiente familiare, che i problemi di mancanza di calore c’erano anche prima dell’abbandono materno….

Edward è stato scelto tra 180.000 concorrenti ( forse perché assomigliava a Pollyanna ? ), è stato anche in lizza per interpretare Peter Pevensie nelle Cronache di Narnja ma poi gli è stato preferito l’attore William Peter Moseley. Il suo mito è James Dean e i ciuffi biondi lo dimostrano.

 

E’ un Sagittario come il regista Fangmeier come John Malkovich e sembra proprio che il Fantasy appartenga per eccellenza all’Elemento Fuoco del quale si alimenta; pensiamo a quello sputato dal drago, a quasi tutti i componenti della saga di Harry Potter che appartengono al segno del Leone

( protagonista e scrittrice compresa ).

Il Fuoco è fantasia, immaginazione, ricerca del sogno, avventura, viaggio e scoperta.

La nobiltà d’animo e una certa regalità del cuore, l’assenza di paura e la familiarità con l’impossibile sono tutti elementi che appartengono agli eroi la cui essenza brucia di desiderio e di passione vera.

“Il futuro è per i vivi” . Anche questa frase del film ha a che fare con l’ardore e con il coraggio dei segni di Fuoco.

 

Christopher Paolini ( 17.11.1983 Los Angeles ) il giovanissimo autore della saga di Eragon è uno Scorpione che sa attraversare con maestria l’oscurità e la luce delle sue storie fantastiche.

La Luna in Ariete lo rende appassionato e combattivo e letta insieme alla congiunzione Venere-Marte in Bilancia ci suggerisce che i principi femminili e quelli maschili siano mescolati dentro di lui in una sorta di essere umano unisex , dove il cavaliere senza macchia e senza paura è anche un tenerone sensibile e la principessa in pericolo è in realtà un’amazzone grintosa….

Staremo a vedere se riuscirà a reggere l’età che avanza con altrettanti successi come quelli ottenuti da quasi enfant-prodige.




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