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THE PRESTIGE

a cura di Augusta Neumann
 

Ogni gioco di prestigio si divide in Tre Atti:

il primo si chiama La Promessa.

Il mago, il prestigiatore, l’illusionista vi mostra qualcosa di ordinario che probabilmente non lo è.

Il secondo Atto si chiama La Svolta.

Quel qualcosa di ordinario si trasforma in qualcosa di straordinario e voi avrete la percezione che nasconda un segreto che non vi verrà rivelato.

Il terzo atto si chiama Il Prestigio.

Vedrete qualcosa di scioccante che non avete mai visto prima, un segreto che non scoprirete mai.

 

Questa è la premessa iniziale raccontata da Michael Caine che racchiude il senso di “THE PRESTIGE”  il nuovo film di Christopher Nolan, il regista di “Memento”, “Batman Begins”,

“Insomnia”.

In una Londra vittoriana a cavallo del secolo, due giovani maghi, Robert Angiers ( Hugh Jackman )  e Alfred Borden ( Christian Bale ) diventano rivali intraprendendo nel corso degli anni una sfida a colpi di magia e trucchi sempre più strabilianti fino alle estreme devastanti conseguenze.

All’inizio sono quasi amici, si mescolano tra il pubblico del teatro fingendosi spettatori qualunque per poi salire sul palcoscenico, in apparenza per verificare che il mago di turno non imbrogli, in realtà complici per perfezionare il trucco stesso.

Ma ahimè la donna che ogni volta si deve liberare dalle catene all’interno della vasca ( ricordate Houdini ? ) è la moglie di Angiers e un fatale incidente causato ( volontariamente ? ) proprio da Borden innescherà in modo sanguinoso una lotta tra i due che diventeranno presto l’uno l’ossessione dell’altro, travolgendo tutte le persone che li circondano perchè ciò che conta è scoprire il segreto del trucco del rivale, ad ogni costo, con ogni mezzo anche sacrificando la vita degli innocenti.

 

Raccontare di più sarebbe fare un torto al bellissimo film di Nolan e non preoccupatevi se non vi interessa il mondo della magia, questo film è molto di più e vi tiene legati alla poltrona in una spirale perversa di emozioni: più i due si spingono a sfidarsi oltre i limiti e più ci sentiamo coinvolti in un gioco di illusioni che sembrano trasformare la realtà in qualcosa di spaventoso.

Terribilmente emozionanti sono i momenti quando a turno salgono, sotto mentite spoglie, sul palcoscenico dell’altro per distruggerne la credibilità durante la fase del prestigio: un attimo e l’irreparabile succederà.

 

A quell’epoca, gli illusionisti erano delle vere e proprie celebrità, riempivano i teatri, trucco dopo trucco, e molto interessante è la contrapposizione dei due personaggi, apparentemente simili ma in realtà molto diversi: più talentoso e viscerale Borden, di umile estrazione sociale  ma incapace di fare il salto di qualità , di farsi benvolere dal pubblico e di ottenere quella notorietà alla quale aspirerebbe il suo talento; Angiers è invece bello, elegante, disinvolto e aiutato da un vecchio maestro che gli insegnerà i suoi trucchi e che tenterà invano di dare una spiegazione logica alle magie mirabolanti del rivale Borden. A nulla varranno le sue sagge argomentazioni perché quando si ha a che fare con un’ossessione, non si può far altro che caderci dentro superando ogni limite.

Alla fine, la spiegazione del trucco che sembra la ragione principale dell’ossessione reciproca dei due protagonisti, non sembra più così importante perché “deve esserci qualcos’ altro” e cioè qualcosa di più grande ancora di un trucco ben riuscito, la ricerca spasmodica di un segreto quasi inconfessabile che vada al di là della vita e della morte, inevitabilmente.

 

Il cast è eccezionale. Christian Bale e Hugh Jackman sono perfetti nei ruoli dei due protagonisti che animano con un’intensità emotiva fuori dal comune.

Ad un certo punto del film, il personaggio di Bale dice:

“Un vero illusionista cerca di inventare qualcosa di nuovo su cui tutti gli altri maghi si romperanno il capo negli anni a venire per cercare di capire dove sta il trucco.”    

E il personaggio di Jackman:

“Eseguirò questo trucco in un modo che nessuno, nessun pubblico in nessuna parte del mondo ha visto mai.”

Se queste sono le premesse, l’eccezionalità in questo film è la norma !

Michael Caine nel ruolo del vecchio mago è semplicemente straordinario e il suo racconto ci accompagna per tutto il film cercando di tenerci fermi alla realtà delle cose .

Scarlett Johansson, giovanissima attrice forse un po’ sopravvalutata dai critici, è la bella aiutante che si innamora di Borden

Nel film c’è anche un ruolo magico per il cantante David Bowie, terribilmente imbolsito, che interpreta il conte Tesla, un geniale inventore di corrente alternata.

 

Il regista Christopher Nolan a noi piace molto perché sa creare nei suoi films dense atmosfere noir ma anche incredibilmente magiche. Chi ha visto “Memento” non lo dimentica più, un giallo straordinario che inizia dalla fine e va a ritroso, non per capire chi muore, quello lo vediamo subito, ma perché. Il protagonista è affetto dall’assenza della memoria a breve, ogni minuto che passa lui non sa più chi è, perché si trova lì, che cosa sta facendo….E’ l’ossessione di ricordare.

In “ Insomnia “ il poliziotto Al Pacino ha l’ossessione di non riuscire a dormire più, perso in un paesaggio irreale dove la notte non arriva mai, i suoi sensi di colpa affioreranno durante questa veglia lunga una settimana fino a divorarlo.

“Batman Begins”  ci mostra l’ossessione della paura che ha origine dal trauma infantile del protagonista. Anche qui, Michael Caine nel ruolo del fedele servitore di Batman ci dice qualcosa di saggio: la nostra più grande paura può diventare la nostra forza più vera.

Il regista Nolan ama molto i registi Ridley Scott e Stanley Kubrick e si vede.

 

Note Astrologiche

 

A prima vista, “THE PRESTIGE” sembrerebbe un film nettuniano: l’illusione, la magia, la fuga dalla realtà, i mirabolanti giochi di prestigio che incantano il pubblico vittoriano, la voglia di credere alla magia che tutto può, anche sdoppiare le persone, superando quindi il limite umano….

In realtà è un film intensamente plutoniano: la vita e la morte, la ricerca del potere, la voglia di sopraffare l’altro, di annientarlo attraverso i suoi stessi inganni, lo svelamento di un grande segreto, l’ossessione che divora la mente, la caduta inevitabile di tutti quelli che ruotano intorno ai due protagonisti, l’amore legato alla morte e un tremendo istinto di sopravvivenza: la distruzione dell’uno per la vita dell’ altro….

 

L’Acquario Christian Bale ( 30.01.1974 ) e la Bilancia Hugh Jackman ( 12.10.1968 ) appartengono entrambi all’Elemento Aria che si sposa benissimo con la professione di mago: nell’aria ruotano le loro mani e creano l’illusione che incanta, nell’aria lanciano la loro sfida, nell’aria si perde il volo dei canarini vittime innocenti del loro prestigio e simbolo di qualcosa che non può più alzarsi in volo se non attraverso l’illusione di chi guarda…

 

Il regista Christopher Nolan ( 30.07.1970 ) è un vero Leone perché una volta ha dichiarato che non  esiste al mondo nessuno straordinariamente pessimista come lui : se un Leone non può essere il primo, deve necessariamente essere l’ultimo !




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