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KATE WINSLET: UNA ROMANTICA DONNA INGLESE

a cura di Daniela Di Gilio
 
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"L'amore non va in vacanza" è una piacevole commedia sentimentale della regista Nancy Meyers, quella di "What women want" con Mel Gibson, tanto per intenderci.
Le protagoniste del film, sono due giovani donne, "sull'orlo di una crisi di nervi" a causa del tradimento dei rispettivi partners: Amanda, interpretata da Cameron Diaz, è una donna in carriera americana, operante nel modo del cinema, mentre Iris-Kate Winslet, è una romantica giornalista inglese, specializzata in articoli sui matrimoni.
Le  ragazze, decise a dimenticare i due "mascalzoni" che le hanno fatte soffrire, entrano in contatto attraverso un servizio on-line, che organizza lo scambio di case per le vacanze: lontane da luoghi e persone usuali, troveranno sé stesse e, naturalmente, il vero amore.


Il film è gradevole, come scrivevamo all'inizio ed offre anche qualche interessante spunto di riflessione sulle eterne schermaglie amorose, anche se, a nostro avviso, ribadisce l'ormai altrettanto eterno stereotipo, secondo il quale, solo una donna magrissima, palestrata, bionda, occhi azzurri e ricca, può ambire al bellissimo, nonché dolcissimo Jude Law, qui in inedita versione di vedovo, affettuoso padre di due altrettanto tenere bambine.
Alla donna normalmente dotata di forme, Iris, peraltro bellissima secondo noi, tocca "accontentarsi" del tipo cicciottello ma simpatico, interpretato da Jack Black.
In attesa che i tempi siano abbastanza maturi per vedere un film dove le coppie siano magari formate da una donna magra con un uomo grasso e da una donna normale con un bellone, prendiamo atto, che mentre nella pellicola in questione Kate Winslet, si adatta ad un ruolo convenzionale, nella realtà, l'attrice recentemente, ha preso posizione contro l'anoressia, invitando i giovani a non lasciarsi condizionare dai dettami rigorosi di una moda che vorrebbe tutti standardizzati sulla taglia 38.
Lodevole iniziativa, che speriamo abbia una qualche benefico effetto sulle persone, comprese quelle che lavorano nei settori che più riescono ad influenzare i gusti ed i comportamenti della gente: tv, moda ed ovviamente cinema.


Kate Winslet, che tutti ricordiamo come la protagonista di Titanic, è una bilancia, ascendente bilancia con luna, mercurio e plutone nello stesso segno: una personalità quindi, che per contrappeso, risente anche dei valori arietini, come slancio, coraggio, iniziativa ed una dose di sano egoismo, che non guasta.
La bilancia è uno dei segni maggiormente legati all'espressione artistica ed il suo pianeta governatore, venere, si trova in cuspide tra leone e vergine, ad indicare il bisogno di "brillare" e di realizzarsi attraverso la professione: la carriera che Kate si è scelta è quindi in perfetta sintonia con le predisposizioni indicate dal suo tema natale.

 
Tornando al film in questione, esso ha comunque il merito, di proporre un'autocritica rispetto all'eccessiva attenzione dell'industria del cinema per gli incassi rispetto alla qualità, ciò viene fatto attraverso le battute del personaggio decisamente più accattivante di tutta la storia: lo sceneggiatore interpretato dallo straordinario Eli Wallach, mitico attore dell'epoca d'oro di Hollywood, quello di film come "Il buono, il brutto, il cattivo" di  Sergio Leone, tanto per intenderci..


La Winslet, quest'anno, è stata meritatamente candidata all'oscar come miglior protagonista per il film "Little children" insieme con quattro attrici che hanno offerto performance altrettanto straordinarie: Maryl Strepp in "Il diavolo veste Prada", Helen Mirren in "The queen", Judi Dench in "Diario di uno scandalo" e Penelope Crùz per "Volver"; chiunque sarà la vincitrice, la giovane attrice inglese, con un saturno radix in decima casa, nel segno del leone, è sicuramente sulla buona strada per una lunga e proficua carriera.




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