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RILASSARSI CON IL FENG SHUI

a cura di Sandra Zagatti
 

Una malattia tipica della nostra era va sotto il nome di “stress”: termine che letteralmente significa “sforzo” ma che è diventato descrittivo di un insieme di malesseri, o meglio delle loro cause. E’ dunque per colpa dello stress che soffriamo di insonnia, abbiamo mal di stomaco o emicranie, siamo nervosi e così via… Ma lo stress è, di fatto, lo “sforzo” che continuamente compiamo per adeguarci a ritmi o modi di vivere che non sono i nostri, e che comunque sono innaturali. E’ un accumulo di energia Yang, che potrebbe essere efficacemente combattuto solo riducendo la “contrazione” che impone e quindi modificando il nostro stile di vita, cosa che non sempre dipende solo da noi. Allora possiamo attuare rimedi Yin per difenderci e ristabilire il nostro equilibrio energetico, almeno nei momenti di maggiore affaticamento mentale o psicologico.

 

Un rimedio classico è quello della meditazione, per le cui tecniche rimando ovviamente a letture specifiche. In questa sede posso però aggiungere che la meditazione, come ogni tentativo di rilassarsi, può essere più efficace se praticata nell’ambiente adatto.

Il Feng Shui identifica una direzione favorente nelle nostre case a nord-ovest, chiamata “zona della conoscenza”. Se in questa zona della casa abbiamo una stanza per il tempo libero, per l’ascolto della musica, una biblioteca o almeno uno studio tranquillo, possiamo utilizzarla come oasi nel tempo e nello spazio; in alternativa può andar bene anche il nord, associato all’energia dell’Acqua, introspettiva e calmante, legata all’istinto, ai sogni e all’intuito; ed eventualmente possiamo inserire una chaiselongue in camera da letto, orientando la testa verso nord-ovest.

 

Questo ambiente dovrebbe avere colori rilassanti alle pareti e negli arredi. In alternativa al nero o al blu scuro (colori dell’elemento Acqua, ovviamente improponibili per noi) si può usare il bianco, anche nelle sue tinte di avorio o crema, purché non siano troppo calde: richiamerebbero infatti l’Elemento Terra, che nel Ciclo del Controllo distrugge l’Acqua. Tutto ciò che è grigio o argentato andrebbe evitato, perché l’energia dell’elemento Metallo è legata alla produttività e all’azione. Meglio allora l’azzurro, il porpora, il violetto o il verde mare. Anche gli spigoli e le forme troppo acute andranno allontanate, e coperti gli specchi eventualmente presenti; negli angoli della stanza possiamo ad esempio inserire piante a foglie arrotondate, fusti e chiome non troppo regolari. Sui mobili, oggetti trasparenti, di vetro opaco e forme sinuose. La luce dovrà essere tenue e soffusa; in alternativa ad una musica di sottofondo l’ideale è una fontanella in placido movimento.

 

A proposito di Acqua, ricordo che la semplice abitudine del bagno nella vasca può essere un sostituto validissimo alla meditazione. A differenza della doccia, che risveglia le energie dinamiche, il bagno può lavar via non solo la stanchezza o le impurità del corpo, ma soprattutto quelle della mente e della psiche, sciogliere tensioni e disperdere le energie basse e ristagnanti. Tra l’altro, con l’aiuto di un po’ di tempo si presta ad una ritualità che è parte integrante del rilassamento e che una doccia veloce al mattino non può offrire. L’importante, per un bagno veramente rilassante, è farlo precedere dal lavaggio vero e proprio del corpo, con una rapida frizione a secco (con detergenti neutri e guanto di crine) e un risciacquo tiepido; solo dopo possiamo immergerci nell’acqua calda, aggiungere oli essenziali e lasciarci andare, abbandonarci senza fare nulla… cosa che ci concediamo sempre più di rado. Dopo la meditazione, come dopo il bagno, ricordiamo di aprire le finestre perché tutte le energie Sha di cui ci siamo liberati escano anche dalla stanza.

 

Consiglio del mese

La tradizionale e magica “sfera di cristallo” non permette certo di vedere nel futuro, ma placa la mente e incoraggia il distacco dai problemi materiali. Per favorire gli esercizi di meditazione o semplicemente per rilassarsi, posizionatela nell’angolo a nord della stanza ed osservatela per qualche minuto, alla luce soffusa di candele o abatjour, senza pretendere che accada nulla di speciale…Pian piano spariranno i pensieri e giungeranno più spontanee intuizioni.




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