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BOBBY : IL SOGNO INFRANTO DI UN MONDO MIGLIORE

a cura di Daniela Di Gilio
 
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Il regista del film "Bobby" è Emilio Estevez, uno dei tre figli di Martin Sheen, il quale ha voluto rendere omaggio al ricordo di una delle personalità politiche più importanti degli anni settanta: infatti, il racconto ambientato all'Ambassador Hotel di Los Angeles, ruota attorno all'uccisione del senatore Robert Francis Kennedy, che venne ferito con un'arma da fuoco, poco dopo la mezzanotte del 5 giugno del 1968 e morì il giorno seguente.

Lo spunto della trama è dato dall'incrociarsi delle vite di alcune delle persone che rimasero coinvolte nell'attentato compiuto da Shiran B. Shiran, un giovane giordano, il quale dichiarò di aver ideato da solo l'omicidio e di non avere complici.

Essendo un film corale, nessuno degli attori ha un ruolo principale, il quale compete, giustamente al senatore americano: egli, infatti, compare attraverso degli inserti di repertorio che rappresentano la parte più interessante del film.

 

Robert Kennedy diceva cose chiare e precise, diceva che gli stati Uniti sono un grande paese che dovrebbe esportare le sue doti migliori, quali generosità e compassione invece che promuovere la guerra; egli ribadiva che la violenza genera violenza e mortifica ed umilia chi la compie oltre, ovviamente, chi la subisce; egli era un fermo oppositore della guerra del Vietnam ed uno dei punti cruciali del suo programma politico era proprio quello di "tirare fuori "gli Stati Uniti dal conflitto. L'America sembrava effettivamente seguirlo, visto e considerato che Bobby, aveva appena vinto, per il Partito Democratico, le elezioni primarie californiane, contro il suo antagonista McCarthy.

 

Il suo Paese e non solo il suo, lo amava, in quanto egli rappresentava il volto nuovo della politica,la speranza del cambiamento, il sogno di una vita pacifica e a misura d'uomo: ad un certo punto del racconto, ci viene mostrato un filmato di repertorio, dove lo si vede mentre spiega ad alcuni bambini di una scuola, che l'inquinamento, dalle grandi città come New York, correva il rischio di estendersi anche alle zone più periferiche e rurali della nazione; in un altro spezzone, il senatore, parla delle ingiustizie sociali, della povertà, della disparità tra classi anche in un grande e ricco paese come gli Stati Uniti.

Le storie delle persone coinvolte nella sparatoria (che miscelano realtà e fantasia), sono interpretate da attori del calibro di Anthony Hopkins (produttore esecutivo del film), Harry Belafonte, Lindsay Lohan, Martin Sheene, Emilio Estevez, Helen Hunt, William H. Macy, Joshoua Jackson, Demi Moore, Ashton Kutcher, Sharon Stone, Christian Slater: il regista ha dichiarato che tutti hanno accettato di lavorare con paga al minimo sindacale pur di permettere la realizzazione del progetto.

 

Il tema natale di Robert Kennedy, esprime una personalità particolarmente carismatica, coraggiosa forte e determinata con sole, saturno e marte nel segno dello scorpione; l'ascendente in toro, invece, gli conferiva solidità, concretezza ed attaccamento ai valori familiari: ricordiamo, infatti, che ebbe dalla moglie Ethel, undici figli. Ciò che spiega meglio il suo personaggio politico, secondo noi, era l'essere un "nettuniano doc": sole e mercurio, infatti, si trovano in aspetto con il pianeta dell'idealismo, del sogno dell'ispirazione visionaria. In Bobby (di famiglia cattolica), c'era una forte tensione spirituale, che traspariva anche dal suo approccio alla politica: lui credeva veramente nelle cose che diceva e gli altri credevano in lui.

 

Il sole in trigono ad urano radix, inoltre, spiega la sua indole progressista e liberale, mentre un bellissimo trigono tra urano, saturno e plutone in segni d'acqua, indica un grande equilibrio nella gestione del potere. Giove, venere e luna, congiunti sul medio cielo in capricorno, sono in  posizione da manuale per una carriera politica ad altissimo livello. Il nodo lunare nord si trova in quarta casa, la quale rappresenta la famiglia e la patria, ad indicare l'importanza che avevano per lui le sue radici ed anche il suo attaccamento ed impegno nei confronti della nazione.

 

Il suo (e anche il nostro) sogno di cambiamento per costruire un mondo più equo e pacifico, termina il 5 giugno del 1968: al momento dell'attentato, nettuno di transito si congiungeva al sole in settima casa ( i nemici), mentre giove in leone era congiunto a nettuno radix e quadrava il luminare; plutone ed urano in transito nel segno della vergine, inoltre, erano quadrati a mercurio in ottava casa (morte) e trigoni allo stellium sul medio cielo.

Ricordiamo, poi, che era ancora attivo il passaggio di urano in opposizione a sé stesso, transito che segnala una delle più grandi svolte della vita di un individuo; marte, la cui posizione è spesso decisiva  nei casi di morte violenta, ha svolto il ruolo di trigger: infatti, era perfettamente opposto a mercurio e quadrato ad urano radix.

Il destino decise che la svolta della vita di Bobby Kennedy fosse la morte ed armò la mano di Shiran: rimangono l'immagine ed il ricordo indelebili, di un giovane uomo che pur essendo nato in una prestigiosa e ricca famiglia, si prese a cuore la causa degli ultimi del mondo, i quali ancora oggi lo portano come esempio dell'espressione di una politica umana e volta al suo vero scopo, vale a dire, il benessere dei cittadini di tutto il mondo, di ogni colore, razza, religione.

 

Il film termina con una preziosa quanto intima carrellata di fotografie, tratte dall'album privato della famiglia Kennedy, accanto alle quali scorrono i titoli di coda su colonna sonora di Simon e Garfunkel; si esce dal cinema con un misto di malinconia e di rimpianto per quello che avrebbe potuto essere e non è stato ed è con i medesimi sentimenti, che si vuole qui, rendere un ulteriore omaggio alla figura di Bobby, riportando un brano del suo ultimo discorso politico:

"Ogni volta che un uomo si alza in difesa di un suo ideale o agisce per migliorare il destino degli altri, o combatte contro le ingiustizie, è come se provocasse una piccola onda di speranza la quale incontrando ogni altra onda partita da milioni di diversi centri di energia e sfidando tutte le altre onde, forma una corrente che può abbattere i muri più resistenti dell'oppressione e della resistenza. (..) Sono convinto che possiamo lavorare tutti insieme. Siamo un grande paese altruista e compassionevole".

 

Le sue parole dovrebbero essere, ancora oggi, uno stimolo alla riflessione, per il suo amatissimo paese e per tutti noi.




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