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FENG SHUI A TAVOLA

a cura di Sandra Zagatti
 

Una delle stanze in cui noi italiani (e non più solo “noi donne”…) passiamo più tempo è senza dubbio la cucina. Se è grande e attrezzata, magari con un bel tavolo di legno rustico, è spesso più ospitale di una zona pranzo in salotto, quella che si usa solo per Natale; ma anche una piccola cucina può diventare accogliente se ben progettata e arredata. Ho già fornito in passato, su questa rubrica, consigli Feng Shui per armonizzare l’ambiente della cucina, ma analoghi consigli possono essere estesi all’attività stessa del cucinare e del mangiare, perché – come ben sapevano gli antichi – l’energia che ci circonda e ci pervade si trasmette al cibo e diventa parte dell’alimentazione.

 

In teoria dovremmo essere sempre allegri, bendisposti ed amorevoli quando prepariamo da mangiare, ma in pratica lo facciamo quasi sempre di fretta, automaticamente, pensando magari agli appuntamenti che abbiamo dopo o ad altre preoccupazioni. Possiamo rimediare, almeno in parte, con i semplici “trucchi” del Feng Shui, validi anche per sostenerci in particolari esigenze o motivazioni (dalla cena di lavoro a quella romantica, spesso mangiare sottintende o accompagna ben altri fini, oltre a quello di nutrirsi…). Gli “ingredienti” a disposizione sono i soliti: forme, colori, materiali e direzioni; e possiamo usarli a partire dall’apparecchiatura.

 

Una presentazione attenta ed armoniosa può rendere piacevole anche il pasto più modesto: la tovaglia, le stoviglie, gli accessori e la loro disposizione hanno infatti una grande influenza sull’energia di chi mangia e dei cibi stessi. Anche la forma della tavola è importante, ma naturalmente non è possibile modificarla a piacimento: è però possibile “ammorbidirla”, ad esempio stendendo una tovaglia ovale su un tavolo rettangolare per diffondere l’energia in modo più socievole, oppure “sdrammatizzarla” con tovagliette all’americana se vogliamo rendere più informale un tavolo di marmo o di legno scuro.

 

In generale, possiamo dividere anche i pasti nelle due categorie energetiche principali, yin e yang.

 

Quelli yin sono i pasti quotidiani in famiglia, le colazioni o le merende, gli spuntini “alla buona” o le tavolate tra amici. I materiali morbidi e i colori tenui e naturali creano un’energia più passiva e rasserenano l’umore. Possiamo usare una tovaglia di cotone, di colore neutro, oppure tovagliette di sughero o bambù, ed accostare tovaglioli verdi, ciotole di vimini per il pane, un vaso di fiori freschi, tutti elementi che richiamano l’energia Legno e aumentano la vitalità e la comunicativa. In nessun caso bisognerebbe riempire la tavola di oggetti, ma in queste occasioni un minimo di allegra confusione rende tutto più conviviale. Per potenziare invece la rilassante energia Terra possiamo utilizzare piatti o scodelle in porcellana, posate dai manici gialli o piccoli accessori, come la saliera o il portatovagliolo, dello stesso colore. Il verde e il giallo in particolare si adattano ai bambini che mangiano troppo in fretta o con scarso appetito.

 

I pasti yang sono più stimolanti e, soprattutto, finalizzati. Vanno bene per le occasioni più formali ma, con poche varianti, anche per le cenette romantiche. Qui l’apparecchiatura necessita di pochi oggetti ben disposti e ordinati, superfici più dure e lucide, colori più intensi e decisi. Se usiamo le tovagliette, andranno meglio tonde o quadrate, e si può creare un contrasto molto chic utilizzandole bianche, con sottopiatti neri. Le posate e i bicchieri dovranno essere lucenti: cristallo, acciaio, argento; l’energia Metallo si adatta in particolare per i pranzi di lavoro, perché richiama la ricchezza e l’autorevolezza, mentre l’energia Acqua è più sinuosa, intrigante e profonda. Un tocco di rosso renderà poi tutto meno freddo, e poiché l’energia del Fuoco è sia passionale che dinamica, ai tovaglioli o segnaposti potremo accostare candele o rose del medesimo colore nel caso della cenetta a due…

A proposito, una “cena a lume di candela” non va intesa in senso letterale: l’illuminazione scarsa o troppo soffusa, quando si mangia, non è mai gradevole, e per ottenere luce sufficiente con le candele potremmo rischiare di affumicare l’ambiente! L’ideale sarebbero piantane alogene negli angoli rivolte al soffitto, applique alle pareti laterali o faretti orientati sulla tavola ma schermati per evitare riflessi. 

 

Per finire, sia che la cucina serva solo alla preparazione e cottura dei cibi, sia che ospiti anche il tavolo in cui li mangeremo, quando cuciniamo sarebbe buona norma favorire lo stato d’animo interiore e l’energia ambientale migliori per il pranzo o la cena che ci aspetta. Un grembiule dai colori solari e la radio accesa saranno senz’altro adatti se aspettiamo amici, ma ridimensioneranno anche l’eventuale “ansia da prestazione” per un banchetto importante; purché ovviamente i nostri ospiti attendano altrove di essere serviti… Viceversa, un abbigliamento più sobrio o persino raffinato, come la musica di sottofondo, aggiungerà magia e romanticismo nei casi opportuni. La musica può rimanere durante il pasto, a basso volume, solo se i commensali sono due, ma diventa un disturbo quando a chiacchierare si è di più. Da bandire in ogni caso la televisione accesa.

 

Consiglio del mese

Un pranzo veloce, composto magari di una semplice insalata mista, pasta fredda o frutta, può essere reso più “consolante” ed appagante per lo stomaco se servito e gustato in piatti di porcellana, terracotta smaltata, con tovagliette di colori caldi come il giallo, l’arancio o l’ocra; anche in questi casi, non bisognerebbe mai rinunciare ad un’apparecchiatura ordinata, pur se frugale e limitata ad un angolo della tavola. Viceversa, un pasto più impegnativo sarà meno pesante (o noioso, quando necessariamente lungo) se accostato al vetro, al cristallo, al metallo, al bianco o al grigio chiaro… materiali e colori validi anche per rinfrescare l’ambiente in estate!




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