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SCUOLA E FENG SHUI : IL TEMPO DEGLI ESAMI

a cura di Sandra Zagatti
 

In questo periodo molti giovani sono occupati nella fase conclusiva della scuola: le ultime interrogazioni per alcuni, gli esami per altri, le sessioni estive per gli universitari. E’ quindi un periodo impegnativo dal punto di vista mentale, psicologico e fisico: mantenere la disciplina e la concentrazione non è facile con queste belle giornate, ma ancor più difficile è mantenere un equilibrio salutare, con ritmi adeguati e uno stato d’animo rilassato, perché il cosiddetto “stress da esami” è un aspetto di quello che il Feng Shui chiama Sha, quindi energia negativa, perché troppo pesante o ristagnante, che si alimenta del disordine con grande voracità.

 

L’ordine è un concetto generico, applicabile non soltanto alla realtà materiale ed ambientale ma anche e soprattutto a quella mentale ed emotiva. Ecco perché il Feng Shui può aiutare i giovani in questo momento di impegno e verifica, così come tutti noi quando dobbiamo sostenere periodi di prolungato sforzo mentale.

A volte capita che i ragazzi si riuniscano nelle biblioteche o in altri luoghi pubblici per studiare insieme, ma non sono luoghi particolarmente favorenti: troppo anonimi e spesso freddi per sostenere l’umore, troppo frequentati per aiutare la concentrazione. Molto meglio la propria camera, uno studiolo o comunque uno spazio riservato allo studio, dove il ragazzo potrà ospitare anche alcuni compagni ma che non dovrà interferire con altre attività, almeno per il periodo della preparazione.

 

La bussola Bagua del Feng Shui identifica la “zona della conoscenza” nella parte della casa a sinistra, dopo l’ingresso. Se abbiamo stanze in quella zona, saranno adatte ad usi come biblioteca, studio, meditazione; è un’area energetica che favorisce il rapporto con sé stessi e l’espressione delle proprie capacità. Poiché il Bagua è applicabile anche alle singole stanze, nel caso la camera in cui il ragazzo studia sia collocata in un’altra zona della casa, è possibile sistemare in una analoga posizione la sua scrivania, rispetto però alla porta della stanza. Se tuttavia non riusciamo ad assicurare questa posizione alla stanza o agli arredi, niente paura: il Feng Shui, lo ripeto sempre, non ha bisogno di rivoluzionare gli ambienti perché lavora con i simboli e con le energie… La zona della conoscenza è associata all’energia del Legno ed alla direzione Nord-Est, quindi possiamo scegliere questo orientamento, laddove possibile, oppure inserire nell’angolo Nord-Est della stanza alcune piante oppure sculture di legno dalle forme slanciate.

 

La stanza deve essere luminosa, e quindi le classiche pareti bianche andranno benissimo: il bianco freddo sarà più stimolante, mentre l’avorio, il crema o l’ocra offrono maggiori sensazioni di stabilità e serenità. Possiamo comunque calibrare le energie cromatiche, a seconda delle esigenze, intervenendo sui cuscini, sui quadri, sulle tende o i soprammobili. Ad esempio, il verde è associato al Legno e porta con sé un’energia di crescita, più stimolante e dinamica nel verde chiaro, più tranquilla e rilassante nei toni più scuri, adatti nel caso che il ragazzo sia molto ansioso. Viceversa, per vincere un po’ di svogliatezza si potranno inserire tocchi di tinte più solari: non il rosso, che agita troppo ed aumenta la sensazione di caldo, meglio l’arancio che aiuta a rinforzare l’autostima e le motivazioni. A proposito di caldo, se studiare in questi pomeriggi afosi diventa difficile, il blu non dovrebbe mancare: è infatti un colore che rinfresca, rassicura ed aiuta la concentrazione (scrivere con una penna ad inchiostro blu rende lo studio più disciplinato, ma meno avvilente rispetto al nero).

 

Per quanto riguarda l’illuminazione, quella naturale è sempre la migliore ma in alternativa bisognerebbe evitare le lampade fluorescenti, che stancano la vista e deprimono l’umore; una luce diffusa prodotta da normali lampade ad incandescenza sarà ideale, se rinforzata da qualche faretto più concentrato e sempre schermato, così da ridurre il riscaldamento e gli abbagli. Anche in questo caso, la scelta dipende dalle situazioni particolari: i paralumi di metallo, di vetro o riflettenti creano un’atmosfera più yang, dinamica e operativa, ma non bisogna abusarne se il ragazzo tende a stressarsi con facilità; viceversa i paralumi di stoffa, carta o vimini potrebbero rilassare troppo chi è stanco o pigro.

 

Una scelta importante riguarda la posizione e l’orientamento della scrivania. Le posizioni migliori sono a nord-ovest o nord-est, rispetto al centro della stanza: nel primo caso si adatta meglio a chi deve guidare un gruppo di studio, perché rinforza il senso di responsabilità, l’organizzazione e l’autorevolezza; nel secondo caso può invece sostenere le motivazioni ed ambizioni individuali, in particolare per chi studia da solo e manca di impulso o di volontà. Da questa posizione, il ragazzo può rivolgere lo sguardo verso est o sud-est: orientamenti benefici per la crescita e la comunicazione. L’orientamento a sud è sempre sconsigliato perché snervante e non adatto alla concentrazione.

 

Consiglio del mese

L’energia di un ambiente è influenzata anche da piccoli soprammobili, e la stanza in cui un ragazzo studia per molte ore dovrebbe contenerne pochi ma scelti con cura. Ad esempio, il ragazzo può tenere sulla scrivania alcuni oggetti “portafortuna”, considerandone forma e materiale: quelli di legno o di colore verde stimolano la vivacità, lo sviluppo e l’espansione personale; quelli rossi, a forma di stella o le candele sostengono la grinta e favoriscono il successo, il riconoscimento pubblico; gli oggetti quadrati o di metallo conferiscono autorevolezza e stabilità; quelli tondi o di vetro, soprattutto se collocati a nord, possono aiutare a rimanere calmi e concentrati, tenendo sotto controllo l’emozione quando diventa eccessiva (qualche biglia può essere portata in tasca il giorno degli esami).




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