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L’INSONNIA

a cura di Lidia Fassio
 

Molte persone soffrono di insonnia, al punto che, in casi di prolungati periodi di mancanza di sonno, si parla di una vera e propria patologia. Tra l’altro, il sonno è uno dei bisogni fondamentali (sta nel primo gradino della scala di Maslow; senza dormire non si può vivere, si perde lucidità e si può giungere a gravi alterazioni della vita psicologica e fisica).

Cerchiamo di comprendere meglio di cosa si tratta.

Il nostro corpo ha dei precisi ritmi che sono strettamente legati alla rotazione della Terra: essa ha un ciclo naturale di 24 ore, ripartite in giorno e notte. Questo ritmo si chiama “circadiano” ed è fondamentale per ogni essere vivente.

Affinchè un soggetto stia bene, ha bisogno di dormire: il sonno rigenera, serve a scaricare le tensioni e fa fare il pieno di energia. Una persona adulta dovrebbe dormire dalle 6 alle 8 ore continuative possibilmente senza interruzione. Durante le ore di sonno si producono le cellule del nostro sistema immunitario dette “natural killer” che sono le principali responsabili dell’attacco alle malattie; avviene anche la distillazione dell’urina da parte dei reni, operazione che serve alla depurazione del corpo.

Lunghi periodi di disorganizzazione del sonno finiscono per incidere pericolosamente sul nostro sistema immunitario esponendoci a problemi più o meno gravi nel tempo.

Vi sono periodi particolari nella vita di ognuno di noi in cui si dorme meno; tipo in gioventù in cui si ama stare fuori la sera, tirar tardi e quindi, le ore di sonno non sono quelle stabilite; vi sono poi fasi, tipo dopo la nascita di un figlio, in cui diminuiscono drasticamente le ore di sonno che vengono ciclicamente interrotte; vi sono momenti in cui ci si deve occupare di qualcuno che sta male in cui si rimane in uno stato di costante allerta con un sonno leggerissimo.

In questi  la natura ci aiuta e ci viene incontro: infatti, se si tratta di una “insonnia transitoria” il nostro organismo è in grado di tener testa e di riassestarsi non appena si potrà ritornare a dormire normalmente.

Quando invece l’insonnia persiste, allora le cause possono essere tante e devono essere affrontate seriamente e con l’aiuto di un medico, evitando di fare ricorso a farmaci che, quasi mai si rivelano risolutori.

In Italia una persona su 3 ha problemi con il sonno. E’ indubbio che la maggior parte di persone che soffrono di questo disturbo sono anziane: infatti, con l’età calano i livelli di melatonina e si tende a dormire meno, tuttavia, anche in questo caso si deve correre ai ripari perché ne va dell’equilibrio psicofisico.

L’insonnia in persone in buono stato di salute deve quindi suonare come un campanello di allarme, una spia di problemi che, magari non sono ancora coscienti, ma che cercano di dare segno di sé. 

Alcuni soggetti non dormono in un particolare periodo della loro vita ma sono consapevoli di quale è la causa: quando si è troppo sotto stress, quando si deve prendere una decisione importante, quando ci si trova in un grave stato di sofferenza e l’ansia  impedisce al sonno di regolarizzarsi.

Vi sono invece altri che, apparentemente, non denunciano nulla di particolare, tuttavia, cominciano a diminuire le ore di sonno, oppure faticano ad addormentarsi, o si svegliano dopo due o tre ore, impossibilitati a riaddormentarsi.

In questi casi le cause possono essere diverse: dall’abuso di alcool o di farmaci, troppa caffeina o  troppa nicotina sono tra i primi fattori di elettrizzazione che impediscono un vero rilassamento; anche gli stati di depressione però sono particolarmente incisivi in quanto regna un costante stato di ansia che ha lo scopo di impedire il sonno.

Nelle donne può essere la menopausa a modificare sensibilmente il metabolismo e i ritmi circadiani, andando ad incidere sul ritmo sonno veglia.

Ci sono però alcune malattie che disturbano il sonno: prima fra tutte il diabete che causa alterazioni nei livelli di zucchero nel sangue; le terapie ormonali, i crampi, le tendiniti e alcuni problemi tipo la “sindrome da gambe inquiete” che compaiono proprio quando la persona si sdraia impedendo il sonno.

I piloti e le persone che viaggiano molto in aereo e che cambiano con grande frequenza i fusi orari, si trovano anch’esse ad alterare i ritmi circadiani con gravi ripercussioni sul sonno.

Queste sono le principali cause organiche che possono condurre un soggetto a problemi con il sonno; vi sono però anche cause psicologiche che sono più sottili e che vanno ricercate in problematiche più profonde.

Prima fra tutte il problema del controllo: ci sono soggetti che temono fortemente di perdere il controllo: è chiaro che non si sta parlando di un controllo esterno, ma di un controllo che tende a fare barriera all’inconscio che viene considerato “intrusivo, pauroso e disturbante”; in questo caso è proprio una incapacità del soggetto a lasciarsi andare all’ignoto: il sonno è stato spesso definito una “piccola morte” e, per dormire bene, bisogna “affidarsi” ad un altro stato di coscienza che non è quello razionale diurno.

Le persone che soffrono di insonnia spesso hanno troppo accentuato il polo maschile della loro personalità e non riescono a “far tacere la mente” che produce stimoli anche quando dovrebbe invece rilassarsi. Queste persone hanno troppa energia vitale (Sole - Marte) e non riescono a lasciar entrare il polo femminile (Luna -  Nettuno) che richiede invece un “fidarsi anche di ciò che non si può vedere e controllare”. Dormire significa riuscire a passare dal lato attivo della vita a quello passivo senza ansia e senza temere di non svegliarsi più.

Dal punto di vista psicologico il sonno è dunque legato all’affidarsi all’inconscio con la certezza che esso ci restituirà alla veglia.

Astrologicamente il sonno è simboleggiato da Luna e Nettuno che, nei loro aspetti armonici indicano un soggetto che non teme il  temporaneo abbandono della coscienza diurna, perché sa che ci sarà un’altra coscienza che entrerà e che offrirà doni impensabili nello stato di veglia. Significa far tacere Mercurio e permettere che entri in gioco Giove che è il nostro grande elaboratore che sintetizza i messaggi che giungono da Nettuno attraverso il “sogno”,  portandoci a conoscere ciò che ci serve, informandoci anche su ciò che sta effettivamente accadendo in quell’altra sfera della nostra psiche.

Transiti sulla Luna possono interferire con il sonno: in particolare i transiti di Urano possono disturbarci e tenerci svegli : è interessante il fatto che Urano – pianeta che vuole il nostro “risveglio” -  agisca in questo modo anche sul piano del sonno spingendoci a cogliere le nuove possibilità che necessitano di una percezione molto attiva.

Anche fasi in cui stiamo elaborando contenuti difficili del nostro inconscio possono portarci stati di inquietudine in cui il sonno non è rilassato e non ci restituisce rigenerati al mattino. E’ il caso dei transiti di Plutone alla Luna che possono produrre disturbi, incubi e tensioni che si evidenziano al mattino, allorchè ci si sveglia stanchi.

E’ chiaro che, dal momento in cui il ciclo sonno/veglia è programmato geneticamente, noi non possiamo opporre la  coscienza al sonno in quanto è il luogo a cui ognuno di noi deve tornare ed è, secondo gli studi di Marco Margnelli, il luogo da cui nasce la creatività e in cui stanziano le  risorse; è laggiù che possiamo vivere senza i modelli vincolanti del giorno e prendere le energie per riaffrontare l’attività.




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