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RITORNA HARRY POTTER

a cura di Francesco Astore
 
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Non solo la geniale scrittrice, J. K. Rowling e il brillante attore protagonista, Daniel Jacob Radcliffe, questa volta dalle nebbiose Isole Britanniche proviene anche il regista, l’inglese David Yates, che dirige l’impegnativo capitolo di Harry uscito dal fatato mondo dell’adolescenza, nel nuovo film in programmazione nelle sale cinematografiche, “Harry Potter e l’ordine della Fenice”.

Non svelerò certo la trama e i particolari di un film particolarmente avvincente per tutti, in cui i ragazzi fanno i conti con la loro crescita esteriore ed interiore, i tormenti dell’amore e della sessualità, l’eterno confronto col potere della magia. Quinto episodio al Cinema dell’appassionante vicenda del ragazzo – mago, designato dal destino a compiere prodigi e sortilegi e a primeggiare sempre (o quasi) vittoriosamente.

Perché mai nelle Isole Britanniche vede la luce un personaggio simile, eroe adolescente capace di sfidare poteri soprannaturali, confrontarsi coraggiosamente con il più grande di sé, mantenendo un atteggiamento allegro e scanzonato, quell’aria ironica, sbarazzina, tipica dei ragazzi della sua età?

Ma è chiaro!

Astrologicamente l’Inghilterra si colloca sotto il segno dei Gemelli (segno della giovinezza) ed è per questo che vede la nascita di eroi adolescenti che hanno fatto la storia della cultura, Letteratura  (e perché no? Anche la fortuna) delle Isole Britanniche.

Come non ricordare il mitico Peter Pan nell’Isola – che – non c’è e l’eterea Alice nel Paese delle Meraviglie?

Impressionante addirittura, il richiamo ai 3 pianeti signori del segno dei Gemelli per spiegare questa corrispondenza geografica: Mercurio, prima di tutto, in domicilio primario, il mitico Hermes dell’Olimpo greco, bellissimo dio – giovinetto dalle ali ai piedi, messaggero, protettore dei viaggi, della curiosità verso le nuove conoscenze, delle scoperte, dei mercanti e dei ladri.

E le vicende di Peter Pan, Alice, e l’attuale maghetto Harry Potter (rappresentazioni e incarnazioni perfette dello spirito neutro, disponibile all’esperienza e alla conoscenza, asessuato per eccellenza) altro non sono se non un viaggio iniziatico, la descrizione di un percorso simbolico che porta, attraverso l’uscita dal mondo dell’adolescenza, all’entrata nel mondo della maturità, lucida e consapevole.

Mercurio è il messaggero e dunque la notizia, il giornale, l’informazione, la stampa…come non ricordare che il primo servizio di diffusione della notizia organizzata (con un giornale periodico) nasce proprio in Inghilterra?

Il suo nome?
 
Mercury, naturalmente!

La sete di novità (attualmente spasmodica e ossessiva) è espressa chiaramente nel termine inglese new, che racchiude e condensa sia il significato di notizia che quello di novità, richieste entrambe e simultaneamente nella nostra società contemporanea. Ma come non ritrovare pure il concetto di doppio, caro al segno, in questo termine anglosassone e nel concetto appena delineato, così emblematicamente “duplice”?

Il secondo pianeta dei Gemelli è l’ancora incognito transplutoniano Y, presente come necessità matematica nello schema zodiacale morpurghiano, ma ancora da identificare. Seguendo la traccia delle allusioni mitologiche – zodiacali (come ha affermato la nostra maestra, Lisa), Y lo si può affiancare al mitico sereno e volubile dio dei venti Eolo, responsabile del tempo meteorologico e del tempo cronologico, dio delle stagioni e delle ere, dell’ossigeno e dell’atmosfera.

Y, componente però, a livello caratteriale e psicologico, anche di un atteggiamento tradizionalista e conservatore che si associa, equilibrandola, alla tendenza eversiva mercuriale.

Ritroviamo le caratteristiche di Y – Eolo nella nuvolosa e nebbiosa Inghilterra, nel suo clima così particolare tante volte argomento di conversazione per i suoi abitanti, ma anche e soprattutto nel mantenimento delle istituzioni e tradizioni inglesi (una per tutte: la monarchia).

Il terzo pianeta dei Gemelli è invece il poliedrico e teatrale Plutone, che in questo segno si trova addirittura in esaltazione, ossia le sue qualità vengono dilatate e magnificate, è il corpo celeste più in posizione dinamica, di esibizionistica affermazione delle sue prerogative, nel segno in questione.

L’attrazione per l’insolito, il color grigio fumo di Londra, l’importanza del Teatro (affermatosi con il genio di William Shakespeare nel periodo forse più glorioso dell’intera cultura inglese: l’Età Elisabettiana) non sono forse una lampante conferma della presenza di Plutone in esaltazione nel Terzo segno zodiacale, con conseguente collocazione astrologica dell’Inghilterra negli “aerei” Gemelli?

Una ulteriore curiosità: secondo Lisa Morpurgo L’Inghilterra verrebbe ospitata all’incirca tra i gradi 18 e 24 del segno, mentre la città di Londra si troverebbe sul 21 grado.

Plutonico, intriso di gusto per il mistero, di affascinante desiderio di varcare l’ignoto, è il leit motiv della personalità del maghetto Harry Potter creato dalla Rowling e interpretato da Daniel Radcliffe.

L’attore Daniel, che quest’anno si è lanciato in più mature interpretazioni a teatro, può vantare insieme ai suoi amici compagni di generazione (Hemma Watson – Hermione Granger, nata nel ‘90, Rupert Grint – Ron, ’88) con cui ha girato le altre avventure del mago, un raro Plutone nel suo domicilio più forte, fantasmagorico, violento: lo Scorpione.

Migliore posizione non potevano davvero possedere i nostri ragazzi per illuminare di una luce suggestiva i personaggi della Rowling!

Chicca astrologica davvero strabiliante (al limite del magico!) la si ritrova analizzando però i Temi (purtroppo non domificati), dell’attore – creatura e della sua fertile creatrice letteraria (Daniel Radcliffe, Fulham, Londra 23 – 7 – 1989 e J. K. Rowling, Chipping Sodbury 31 – 7 – 1965).

Ebbene entrambi appartengono al fiero Leone, segno che manifesta la natura coraggiosa, orgogliosa, generosissima e l’ascendenza regale che l’autrice e l’interprete danno al personaggio Harry Potter.

Detto tra parentesi, la Rowling “fa nascere” inconsapevolmente Harry, il 31 luglio del 1980, fissando così, anche simbolicamente, nel suo racconto una sorta di coerenza astrologica che risulta armonica al carattere del personaggio.

Ma il dato curioso e, per certi versi anche sorprendente dell’analisi astrologica, è offerto dalla posizione di Giove (fama, fortuna, ricchezza), presente sia nel Tema di Radcliffe che in quello della Rowling, guarda un po’, nel segno dei Gemelli!

Una coincidenza?
 
Ma proprio per niente!

Giove nei Gemelli assicura il successo che parte dalla Patria (l’Inghilterra – Gemelli) e si allarga sull’intero pianeta per entrambi i nostri protagonisti (la Rowling ha venduto, per ora 300 milioni di copie della saga del maghetto!).

Intanto a Londra esce in questi giorni, con l’assalto di tantissimi piccoli e grandi fan l’ultimo libro, il settimo della serie, che in italiano più o meno suona: “Harry Potter e le reliquie mortali”.

Come mai, infine, le strepitose avventure di Harry Potter nascono e trionfano nel nostro presente tecnologicamente così poco magico, così poco abitato dal potere dei folletti, delle streghe e delle fate? E poi come mai in una nazione così compassata come L’Inghilterra?

Anche qui l’enigma è presto spiegato: la presenza di un Nettuno (deformazione della realtà, misticismo, trasformazione ma anche tendenza e Moda), in Aquario nel segno della sua esaltazione (fantasia accesa e fervida, talento artistico), proiettando un magnifico trigono ai Gemelli (dal 1998, vi resterà sino al 2011 – ’12) ha acceso sulla gemellare Inghilterra le scintillanti luci, la fresca allegria e la lieve, originalissima poesia di Harry Potter… Può bastare?




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