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STAR OF BETHLEHEM : IL GRANDE GUARITORE

a cura di Corrado Nieli
 

A molti di noi sarà capitato almeno una volta di osservare con meraviglia gli splendidi fiorellini di Star of Bethlehem. Essi offrono uno spettacolo quasi magico, quando li scorgiamo in un campo verde, in un bosco, o lungo una strada assolata, sembrano piovuti dal cielo.

 

La pianta che trattiamo oggi, dal nome scientifico di Ornithogalum umbellatum, raggiunge i 30 cm di altezza ed appartiene alla famiglia delle Liliaceae, la stessa famiglia della cipolla, dell'aglio e del giglio. Si riconosce facilmente poiché il fiore somiglia ad una stella a sei punte, piccola e bianca come il latte. Si apre soltanto nei giorni più caldi e nelle ore più generose di luce solare, per lo più nei mesi di maggio e giugno. Osservando il fiore da vicino, salta immediatamente agli occhi la sua bellezza ultraterrena, con i sei bianchi petali all'interno dei quali spicca una corona con sei punte gialle.

 

Il nome botanico significa "latte di uccello", e richiama la leggerezza di un uccello associata alla purezza del candido latte. Il nome inglese invece, Star of Bethlehem, ci trasporta immediatamente nel vicino oriente, ed in Terra Santa, dove la pianta è particolarmente diffusa, e da dove si è estesa verso nord fino oltre le Alpi. In queste terre il giglio bianco è simbolo di purezza e verginità. Nell'iconografia cristiana, è un simbolo di purezza e santità, tanto da essere associato a numerosi santi. In alcune leggende si narra che è proprio con un giglio in mano che l'arcangelo Gabriele scese dall'alto dei cieli per annunciare alla vergine Maria la concezione immacolata. Nella mitologia greca invece, i bianchi gigli nascono dalle gocce di latte che fuoriescono dai seni di Era (Giunone, protettrice delle donne), sorella e sposa di Zeus (Giove) e figlia di Crono (Saturno).

 

Un altro simbolismo estremamente importante di Star of B. è legato al numero sei. Questo è infatti l'unico fiore del sistema floreale di Bach che ha sei petali. La sua perfetta simmetria esagonale richiama la stella a sei punte formata da due triangoli equilateri che si compenetrano, fino a formare quel potente simbolo esoterico conosciuto perlopiù come Stella di David. La stella a sei punte è tuttavia un simbolo significativo anche per altre religioni e tradizioni. In generale, l'esagramma va datato senza dubbio anteriormente all'utilizzo dell'ebraismo. Certamente è un simbolo Mandala trovato su antichi templi Indiani, costruiti migliaia di anni fa. Simboleggiava il perfetto stato meditativo, l'equilibrio tra Uomo e Dio, Cielo e Terra, Maschile e Femminile, Spirito e Materia; equilibrio che, se mantenuto, porta al Nirvana (stato di perfetta armonia e di liberazione dai limiti del mondo).

 

Una cosa interessante è il significato letterale della Stella di David, essa significa infatti "Scudo di David", e viene anche detta "Sigillo di Salomone". Vedremo tra poco come questi due concetti (scudo e sigillo) si colleghino perfettamente al nostro fiore.

 

Ed allora, partendo dalle parole di Bach, iniziamo ad esplorare il penultimo dei suoi rimedi: “Per chi è stressato da situazioni che per un certo lasso di tempo hanno causato grande infelicità: il trauma di una brutta notizia, la perdita di una persona amata, lo spavento causato da un incidente e altri eventi del genere. Questo rimedio può essere d’aiuto a coloro che, in simili occasioni, rifiutano il conforto degli altri”.

 

La parola trauma deriva dal greco trauma che significa "ferita", "lacerazione". In medicina indica: “Lesioni provocate da agenti meccanici la cui forza è superiore alla resistenza dei tessuti o degli organi che si incontrano”. A livello psicologico si tratta di un evento che il soggetto non è in grado di "assorbire" in quel momento, e che pertanto produce un irrigidimento delle difese dell'Io (stato di shock).

Eccoci nel centro della tematica Star of Bethlehem: gli shock, i traumi d'ogni genere e d'ogni tempo, siano essi fisici, emotivi, mentali, o perfino scritti nell'anima, ovvero ereditati da vite precedenti. Un'esperienza passata, recente o lontana, ha turbato l'equilibrio. Non a caso la Stella di Betlemme è un componente fondamentale del Rescue Remedy (Rimedio d'emergenza).

Lo stato di shock e caratterizzato da un rallentamento delle funzioni fondamentali dell'individuo fino alla loro sospensione, ed è causato da un evento traumatico. La persona in stato negativo Star of B. vive in uno stato di shock. Prova sensazioni di stasi, rigidità, resistenza, spossatezza, indolenza, una sorta di intontimento; non desidera essere aiutata e vorrebbe quasi ritirarsi dalla vita. La posizione preferita è quella fetale, una sorta di ritiro dai rischi della vita, un desiderio di tornare nell'utero protettivo, mentalmente ed emotivamente ci si è ritirati in una specie di limbo, è uno stato di sospensione della vita.

 

A mio parere qui la paura non è tanto quella del dolore fisico od emotivo, nel momento del trauma improvviso infatti non c'è tanto dolore, poiché esiste un meccanismo naturale di rimozione. Il timore è piuttosto quello di ritrovarsi in una situazione fuori dal proprio controllo, che si crede di non essere in grado di affrontare. Questo genera chiusura, e bisogno di auto-protezione; si crea il suddetto scudo, una barriera nei confronti del mondo esterno; si stacca la spina di determinati settori di vita, si scollegano parti di sé, e di conseguenza vengono precluse tutte le esperienze ad esse collegate.

Per fare un esempio, riporto un caso personale. Pochi mesi fa, sciando, mi sono infortunato ad un ginocchio. Al momento del trauma non posso dire che non provassi un forte dolore fisico, ma la cosa peggiore, la vera paura, il mio pensiero, non era tanto rivolto al dolore, quanto piuttosto a chiedermi cosa mi fosse appena successo, e quali conseguenze avrebbe avuto nel tempo. Nello shock c'è una totale perdita di controllo rispetto all'evento, si viene sopraffatti. La mia paura più grande ora sarebbe che si ripetesse un evento simile. Questo potrebbe congelare definitivamente il mio desiderio d'infilare ancora un paio di scarponi da sci.

 

In generale, nessuno a questo mondo può dirsi esente da traumi, fanno parte della vita e del processo evolutivo. Cominciando da quello fondamentale della nascita, fino ai piccoli e grandi traumi fisici ed emotivi che nell'arco di una vita sperimentiamo. In verità anche la vita intrauterina non è esente da eventi “spiacevoli”.

Mi sembra utile allora chiedersi se ci siano individui più predisposti. Risponderei di sì. Star of B. è particolarmente indicato quando la causa dello shock è inconscia, ed il soggetto non è in grado di stabilire un collegamento fra i sintomi presenti e le cause che li stanno generando. Se nasciamo già con un'inclinazione più marcata di altri, è chiaro che in occasione di transiti importanti su punti critici del tema natale saremo maggiormente esposti al rischio di subire traumi. Se per esempio nel tema abbiamo delle quadrature importanti, soprattutto con aspetti molto precisi che legano pianeti personali a pianeti transpersonali, sarà facile prevedere i periodi di maggior rischio.

Come abbiamo visto, perché si verifichi un trauma è necessario che ci sia una forma di resistenza a qualche livello. Se il mio corpo fosse sufficientemente flessibile, un coltello non potrebbe ferirmi, così come non potrebbe ferirmi emotivamente l'abbandono o il tradimento di una persona amata se non fosse attuato contro la mia volontà, se cioè io non opponessi una qualche resistenza. Dunque, un punto fondamentale è questo: non c'è trauma senza resistenza! Come astrologi, sappiamo quanta resistenza, quasi sempre inconsapevole, ci sia dietro una quadratura. Star of Bethlehem “scioglie” i quadrati, e col simbolismo del tre e del sei, li trasforma in trigoni e sestili.

 

L'effetto del trauma non riconosciuto è una paura sorda, ma sempre presente. È come una palla al piede, se non la guardo magari credo che non ci sia, ma sento che mi limita nei movimenti. Se non vedo il trauma, questo non smette di agire sul presente, e mi sentirò sempre insoddisfatto, perché sento che potrei esprime un potenziale maggiore, che potrei essere più libero, più me stesso. Viene eretto uno scudo protettivo che ottunde la percezione, l'Io cade come in letargo, messo in scacco da componenti della personalità troppo spaventate per affrontare la vita. Per esempio, in tutti i casi di somatizzazioni legate ai cinque sensi ed alla percezione (Mercurio) è importante valutare che la causa non sia un trauma irrisolto.

 

Un tema che sarebbe interessante approfondire riguarda il collegamento con la maternità e la gravidanza, di grande aiuto si rivela infatti Star of B. quando, pur in assenza di problemi fisici, non si riesce a concepire.

Altri casi nei quali sarebbe importante somministrare Star of B. sono i parti difficili, dove il trauma è evidente sia per la madre sia per il bambino, così come in tutti i casi di intervento chirurgico con anestesia generale. Spesso si osservano infatti cambiamenti del comportamento non riconducibili a cause diverse dall'intervento. Ci sono tutti gli elementi per pensare a Star of B.: perdita totale del controllo, trauma fisico e probabilmente emotivo. Quanti possono dire oggi con certezza cosa succede alla coscienza durante un'anestesia?

 

Le associazioni astrologiche del rimedio le possiamo vedere nei collegamenti simbolici con la Luna (protezione e conforto emotivo), con Venere (armonia e riequilibrio), con Mercurio (signore della percezione), con Saturno (rigidità e protezione dell'Io) e ovviamente col segno della Bilancia, segno che tende a creare equilibrio in ogni situazione.

 

Bach definì Star of B. il rimedio che conforta l'anima e placa il dolore. Già, ma quale dolore? Il dolore qui è un dolore dell'anima più che fisico, causato dal non poter vivere parti di sé a causa dei blocchi energetici che l'individuo traumatizzato si auto-impone. L'effetto energetico del rimedio Star of Bethlehem è quello di ricollegare i fili energetici interrotti, ammorbidire le cicatrici, migliorare le capacità di adattamento, rimettere in moto il potere di autoguarigione, ridonando vitalità, chiarezza mentale, e quella fede nella vita che riempie nuovamente di energie una sistema divenuto troppo rigido. Il rimedio aiuta l’individuo ad accettare il fatto che tutto ciò che accade nel corso dell’esistenza è una possibilità di sviluppo, e che a nessuno viene data una “croce” che non sia in grado di portare.

 

Come ho già sottolineato in altri articoli, gli ultimi rimedi scoperti da Bach sono davvero quelli che più di tutti si protendono verso il mondo spirituale. Con Star of B. ritroviamo il tema dell'affidarsi a qualcosa che è più grande di noi. Come il bambino si rifugia nel seno materno per essere confortato, affidandosi totalmente alle cure della madre, così anche noi abbiamo bisogno a volte di essere spiritualmente e fisicamente confortati da qualcosa che è più grande di noi e che sfugge al nostro controllo. Non a caso Star of B. è anche chiamato il grande “consolatore dell'anima”.

 

Il rimedio è riparatore e armonizzatore degli effetti postumi di un trauma. Il trauma crea uno scollamento fra i vari corpi energetici, Star of B. sigilla e ripristina i collegamenti, la matrice originaria, rendendo disponibili le informazioni necessarie alla guarigione.

 

Per uscire dallo stato Star of B. è inoltre importante fare tutti quegli esercizi che possono riportare con facilità energia al corpo, curare i reni (Bilancia, equilibrio) ed il sistema nervoso (Mercurio).

 

Dal punto di vista del quadro Star of B., vorrei sottolineare un punto fondamentale. Non esiste il “trauma superato grazie al tempo”. Il trauma o è superato davvero o non si cancella. “Il tempo guarisce tutte le ferite” è un detto vero solo in parte. Infatti quello che succede è che, dopo l'evento, si forma una cicatrice, cosa ben diversa dal tessuto originario. La cicatrice è più rigida, meno specifica, e soprattutto meno funzionale. Se la cicatrice è molto estesa, la riduzione funzionale lo sarà altrettanto, fino a risultare invalidante. Immaginiamo ora una grossa cicatrice a livello emotivo. Non sarà difficile vedere quanto possa frenare, se non arrestare, il nostro cammino nella vita. Allora l'Io si adatterà, ed il nostro handicap scivolerà nell'ombra. E tutto ci apparirà “normale”. Per fortuna il tempo, astrologicamente segnato dai transiti, più che guarirci senza fare nulla, ci stimolerà a farci carico delle parti non vissute, per tornare a vivere più pienamente la nostra vita.

 

Con l’assunzione del rimedio riaffiora anche la consapevolezza, il ricordo del trauma, prima attraverso la ripresa dell'attività onirica, che diventa anche molto intensa e di eccezionale valore simbolico, e poi direttamente con l'emergere della memoria dell'evento. Inoltre Star of Bethlehem aiuta a piangere, ed è un pianto liberatorio.

 

In definitiva, si può affermare che questo rimedio aiuta lo spirito incarnato nel mondo ad adattarsi al turbinio delle esperienze terrene. Il fiore ha una somiglianza straordinaria con un esagonale cristallo di neve, che scende dal cielo ed incontra la terra, trasformandosi in una adattabile goccia d'acqua. Star of Bethlehem si cala nel mondo materiale per ristabilire l'armonia, sciogliendo quei blocchi che ci impediscono di proseguire il nostro cammino.

 

È un fiore molto speciale.




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