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IL MATRIMONIO DI BRIATORE CON LA GREGORACI

a cura di Francesco Astore
 
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Sono intervenuti proprio tutti e molto numerosi al matrimonio più “in” della stagione, nell’appena trascorso, assolato 14 giugno: dal premier agli amici imprenditori e sportivi, dalle conduttrici e i conduttori televisivi, alle donne e agli uomini più in vista ed in carriera del mondo politico italiano e anche straniero, fino agli inossidabili e sempre smaglianti Duran Duran, tutti ospiti al trionfo di Elisabetta Gregoraci e Flavio Briatore, l’evento che ha dato un avvio, in pieno italian style, all’estate. La cerimonia religiosa si è svolta a Roma, a Santo Spirito in Sassia, alle spalle del Vaticano, con grande pompa, commoventi benedizioni pastorali e auguri agli sposi di Santa Madre Chiesa.

 

Gregoraci  e Briatore hanno molto in comune: entrambi fanno parte di un ambiente mondano, spensierato e superficiale, fatto di sport, calcio e veline, insomma di quel variopinto circo equestre definito come showbiz, quella fiera dello spettacolo e di variegate vanità che ci circonda, volenti o nolenti, con i suoi vaporosi eccessi. 

 

Tuttavia, Gregoraci e Briatore hanno pure una consistente diversità di percorsi esistenziali: maturo imprenditore e manager, uomo praticamente venuto dal nulla, che poi “si è fatto da sé” lui, stellina del piccolo schermo, neanche tanto conosciuta lei.

 

L’enfasi data all’evento è stata totale: dall’arrivo della sposa in una Hispano Suiza del 1920, alla stessa mise matrimoniale di Elisabetta (creata solo per lei da Roberto Cavalli) un abito bianco a sirena con bustino a bretelline, a cui si accompagnava un velo di ben sette metri tenuto da una tiara di diamanti degli inizi del Novecento!

La chiesa era addobbata a festa con ortensie e peonie, l’atmosfera resa suggestiva dalle note dell’Ave Maria di Schubert cantata dal tenore Alessandro Safina.

Sposi ed ospiti si proteggevano con ombrellini bianchi all’uscita dalla cerimonia, mentre la sera i festeggiamenti si spostavano al Castello di Tor Crescenza, prevedendo la presenza di 350 invitati.

La luna di miele dei due neosposi, fidanzati da due anni, è stata una minicrociera a Favignana. Intanto la Gregoraci ha già annunciato che si trasferiranno per Natale nella loro nuova, grande, casa londinese dove “non ci sono ricordi” e dove la sposa pensa di fare “la sua base”.

 

Una favola che si realizza quella di Elisabetta e Flavio o un’unione di puro calcolo, come molte malelingue pensano?

 

Proviamo a “suonare” le tastiere dei simboli astrologici, sempre così efficaci nell’esporci la natura dei personaggi coinvolti e i fatti in gioco.

 

Briatore è un Ariete con ascendente in Gemelli, nasce infatti a Verzuolo (Cuneo) il 12 aprile 1950 alle ore 8,50: l’Ariete è patriarcale e tradizionalista, i Gemelli scanzonati e moralmente disinvolti, i due segni si armonizzano nel carattere primaverile, donando un temperamento giocoso, frizzante, anche simpatico, una vivace sveltezza di tocco e una spregiudicatezza dell’agire. Giova qui ricordare che tra le simbologie del segno dell’Ariete si annovera quella di macchina da corsa, di automobile identificata non certo come mezzo di trasporto ma come strumento di affermazione (un po’ fallica) della personalità.

Briatore è il direttore del Team Renault di Formula 1, per chi ancora non lo sapesse.

Spicca per importanza nella combinazione Ariete – Gemelli l’incidenza di un formidabile Plutone simbolicamente in esaltazione nei Gemelli e in domicilio nell’Ariete.

E dove si trova nel Tema di Briatore il dio delle sfide e delle imprese ad alto rischio?

In posizione trionfale nel Leone e in Casa Terza (le conoscenze, i contatti sociali). Se aggiungiamo che nel Tema Natale il pianeta forma un trigono con il Sole in Ariete e nella “sociale” Casa Undicesima (le amicizie) i giochi sono fatti: Briatore riesce, grazie alle sue capacità comunicative e alla sua maniera di strutturare contatti e relazioni amichevoli (in modo franco, appassionato, virile, in una parola sola) a crearsi una rete di conoscenze spesso potenti, o mediaticamente utili.

Conoscenze come trampolino di lancio verso una conquista di successi nel settore più caro al suo Plutone in Leone e Terza, settore che identifica anche i mezzi di comunicazione rapida, ma anche il gioco e la velocità della Formula 1, per cosignificanza con i Gemelli. Gli eccessi della vita notturna si esprimono con Plutone Leone, cosignificante della Casa Quinta – vita notturna, e Nettuno (estro, stravaganza) proprio in Quinta (divertimento, eccessi, discoteche) che impersona l’esperienza del Billionaire, locale notturno alla moda da lui fondato.

 

Urano, pianeta della capacità di cogliere al volo l’occasione, di trovarsi al posto giusto al momento giusto, è inserito nella Casa Prima (l’Io) individuando una personalità decisionista, dinamica, capace di inserirsi nelle situazioni in modo fulmineo, in grado di operare rotture e ricominciare da zero, senza troppe esitazioni, quando il caso lo richieda. Questo Urano fattivo, forma aspetti bellissimi con tutte le forze femminili che splendono in Casa Decima: la Luna in Acquario in congiunzione a Giove, a sua volta in congiunzione a Venere.

Le molte love story, spesso turbolente, con modelle e altre donne di spettacolo (tra tutte, celebre quella con Naomi Campbell) sembrerebbero davvero aver fatto la fortuna di Briatore…e non, come ci si poteva aspettare, viceversa!

Ma probabilmente sono le molte, sincere amicizie femminili ad aver dato un prezioso contribuito alla sua smagliante scalata al successo.

 

Marte, pianeta importantissimo per un Ariete, poiché sede ideale, proprio qui, del suo domicilio più prestigioso e indiscusso, pianeta che illustra le qualità virili del soggetto (in senso morale e materiale) è in Vergine Casa Quinta (sesso) ma è debole e isolato dal resto del Tema. Una manifestazione esteriore della potenza virile attraverso i suoi simboli più efficaci (macchine roboanti da corsa su tutti!) diventa il canale più immediato e facile perché l’Io virile di Briatore ne possa uscire trionfante, anzi vincente.

Il Sole in Undicesima forma, in aggiunta, un’opposizione con Nettuno in Quinta lasciando pure aperti molti dubbi sulle qualità virili e immettendo nella vita sessuale una nube confusionaria e tormentata.

La figura paterna poi, appare un po’ deludente e su di essa il figlio riuscirà presto ad imporre la sua immagine vittoriosa (Plutone trigono al Sole); la madre si vede imponente e generosa (Luna in Decima e congiunta a Giove) ma anche probabilmente intelligente e comprensiva (Luna in Aquario, completamente positiva).

 

E la sposina?

 

Nasce a Soverato (in provincia di Catanzaro) l’8 di febbraio del 1980 alle ore 4,20: è un Aquario con ascendente Capricorno, combinazione che fa risaltare la volitività del carattere e il dono di sapersi inserire felicemente nelle eventuali opportunità offerte dal presente.

Il Sole occupa la Seconda Casa (immagine, televisione, importanza data ai beni materiali) e si trova al favoloso trigono di un Plutone Bilancia e Nona (la volontà di andare lontano, di proiettarsi in un ambiente nuovo, più brillante socialmente di quello di partenza).

Tutto questo si è manifestato in modo abbastanza inequivocabile nell’esistenza della Gregoraci, ma il trigono Sole – Plutone che si gioca nella Seconda (Casa dell’immagine) testimonia proprio una personalità che vuole intensamente apparire, che desidera esibirsi, mostrare una sua (supposta) eccellenza.

Le anime del femminile sono ospitate in due segni liquidi, emozionali ed eversori: la Luna è bellissima in Scorpione e Casa Decima (al trigono di Mercurio e al sestile di Giove) e Venere, invece, è molto afflitta (opposta a Saturno e quadrata a Nettuno) in Pesci.

Venere riesce a recuperare solo con un trigono ad Urano in Scorpione, che mi pare non addolcisca poi di molto l’affettività ed esprime piuttosto l’occasione di una vita (Urano) colta al volo grazie alla indubbia avvenenza, esercitata squisitamente in campo social mondano dalla signora (Venere in Casa Terza).

 

Ricordo ancora che in un Tema femminile spesso una Luna completamente beneficata, sommata ad una Venere lesa (è il caso della nostra bella calabrese) identifica un destino di donna inserita convenzionalmente nei dettami voluti dal patriarcato a scapito di scelte sentimentali più sentite.

 

I due sposi però, hanno una comparazione celeste dei due Temi piuttosto portentosa: per esempio la Luna in Aquario di lui raffigura la donna Aquario briosa e estroversa che è lei.

Entrambi hanno una visione dell’amore un po’ sofferta e lievemente auto punitiva, masochista sembra dire Venere in Pesci opposta a Saturno in Vergine, tra parentesi il pianeta del Tempo ha avuto la possibilità di compiere il suo giro trentennale e dunque i nostri due amanti lo vivono in una stessa posizione non essendo coetanei! Questo aspetto, pur negativo, può tuttavia favorire tra i due una fatale alchimia mentale. 

Il pianeta dell’amore forma poi nei due sposi un fortunato trigono con Urano: questa unione tenderà ad avvantaggiarli nella vita pratica, poiché trattasi di una scelta compiuta con una tempistica di tutto rispetto e che soddisferà un fondamentale bisogno di rassicurazione in tutti e due.

 

Curiosando en passant nei segreti d’alcova, Marte (comune alla coppia) si trova in Vergine, una sessualità che predilige le prodezze tecniche su un’espressione fantasiosa dell’eros.

 

Tanti gli altri aspetti che si intrecciano e compongono un groviglio di appassionanti intrecci e reciproci esibizionismi: impossibile, per mancanza di spazio, analizzarli tutti! Mi limito a segnalare come la Luna in Decima in entrambi, parli sì di una centralità data alle ambizioni sentimentali (in questo caso di far durare il più a lungo il matrimonio e l’amore), ma possa costituire anche un banco di prova su reciproche difficoltà di adattamento alla convivenza stabile (Luna – casa) che si possono scontrare con imperiose necessità d’indipendenza (Casa Decima). 




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