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COSTELLAZIONI FAMILIARI ED EREDITÀ ASTRALE

a cura di Paolo Crimaldi
 

E’ ormai ben noto a psicologi, sociologi, medici, insegnanti che la famiglia in un modo o nell’altro ha un forte potere nella nostra formazione psicologica, ma in genere ci si ferma ad analizzare le dinamiche di quella in cui si vive, prendendo difficilmente in considerazione una parte dell’albero genealogico, con tutti i suoi misteri, i non detti e quei segreti che porta su di se, i quali secondo Bert Hellinger, lo psicologo tedesco che ha ideato la terapia delle Costellazioni Familiari, vengono ereditati, anche a distanza di generazioni da un familiare e nei quali si finisce con il bloccarsi, con l’essere irretiti, termine che egli usa di continuo nelle sue opere.

Scrive Bert Hellinger nel suo libro-intervista “Riconoscere ciò che è”:

 

… con la terapia sistemica della famiglia si cerca di scoprire se qualcuno, all’interno della “famiglia estesa”, è irretito nei destini di precedenti membri familiari. L’irretimento si può notare con la rappresentazione delle costellazioni familiari, e nel momento in cui diventa evidente, è possibile liberarsene.

Irretimento significa che qualcuno nella famiglia riprende inconsciamente su di sé il destino di un predecessore, e lo vive.”

 

La teoria delle Costellazioni Familiari di Bellinger ben si sposa con l’astrologia e soprattutto con la teoria dell’ereditarietà astrale. Infatti sappiamo bene dai numerosi studi fatti, che molto spesso c’è una significativa ripetitività tra i valori astrali di un genitore o di un nonno con il tema natale di un figlio o un nipote. Probabilmente l’individuo che eredita tali astralità da un certo punto di vista si fa carico, a livello forse anche karmico, del destino (spesso incompiuto) di quel particolare membro della famiglia con cui si “irretisce”.

Tra i valori astrali che maggiormente ci aiutano a comprendere la dinamica delle costellazioni familiari, e soprattutto il problema dell’irretimento, possiamo considerare:

 

-          casa IV

-          casa 8^

-          dinamiche Luna/Saturno

-          aspetti di quinconce

 

La casa IV è la memoria storica della famiglia, è l’insieme di radici che ci ancorano ad essa, ed è molto probabile che è qui che si manifestano gli irretimenti. Come scrive infatti Bertold Ulsamer:

 

Le rappresentazioni mostrano che chi ha un forte legame interiore con qualcuno, spesso nel corso della vita, incontra un destino simile a quello del suo antenato.

 

E’ nella casa IV che noi ritroviamo il legame destinico con la famiglia e con tutte quelle relazioni affettive importanti. In altri termini è in questa casa che sono inscritti gli incontri che hanno una valenza karmica, quelle relazioni che aiutano a crescere se risolte, ma che possono anche avvilupparci in una spirale pericolosa e limitante.

Pertanto l’analisi di questa casa richiede sempre una notevole attenzione, specie se la sua cuspide cade in segni d’Acqua o di Terra, poiché vi è una maggiore possibilità di restare irretiti dal destino di un proprio avo.

E’ particolarmente importante comprendere la dinamica sottostante tale casa, soprattutto nel gioco del suo dispositore all’interno della carta natale, al fine di poter poi analizzare le motivazioni che spingono una persona ad irretirsi in un destino non suo. Ed è sempre dalla casa IV che si individuano le identificazioni parentali e soprattutto il rapporto emotivo, ed eventualmente karmico, che si ha con esse.

Mentre è nella casa 8^ che si giunge a comprendere l’ereditarietà di tale irretimento, le ragioni che sottostanno a tale scelta, il più delle volte obbligata, così come ci aiuta a capire quanto esso sia forte e determinate nella nostra esistenza.

Bellinger afferma che solo attraverso una drammatizzazione della propria costellazione familiare, è possibile  venirne fuori, usando le parole giuste (consigliate il più delle volte dal terapeuta) da dire al familiare con il quale ci si è identificati inconsciamente. E’ bene ricordare nuovamente che queste identificazioni possono avvenire anche con membri della famiglia già morti da tempo e di cui il soggetto può anche non averne mai sentito parlare sia perché semplicemente dimenticati dalla famiglia, sia perché non accettati, e quindi nascosti o rimossi, a causa di loro atteggiamenti poco ortodossi (follia, trasgressione ad alcune regole familiari e sociali, etc.).

La casa 8^ rappresenta anche quel tipo di eredità, descritta dalla natura del segno in cui cade la sua cuspide, che inconsciamente ci assumiamo e che poi viviamo in prima persona. In genere si tratta di atteggiamenti ed emozioni negative che generano in noi un irretimento così forte, tanto da far sentire in colpa se proviamo a modificarle.

Hellinger racconta che all’interno dei suoi gruppi capita che le persone irretite parlano dei loro problemi con il sorriso sulle labbra, quasi felici di poter realizzare quel dato destino familiare.

La casa 8^ ci aiuta a vedere quale tipo di legame abbiamo ereditato e soprattutto quali sono le motivazioni che a livello familiare interagiscono maggiormente. In linea di massima anche gli aspetti di quadratura, opposizione e ancor più il quinconce, tra il dispositore della casa IV con quello dell’8^ possono spiegare il tipo di irretimento  e/o il membro familiare con il quale ci si è identificati e il perché, sia a livello psicologico che karmico, ci si è assunti tale destino.

 

Bertold Ulsamer ricorda che:

 

Dolore e infelicità vengono trasmessi di generazione in generazione. I membri della famiglia, che sono profondamente legati l’un l’altro, continuano a portarseli appresso. Chi si vuole liberare dalla famiglia e dal proprio destino usando la rabbia o la collera, si libererà solo a livello superficiale. Nel profondo continuerà a rimanere legato e a svolgere il ruolo stabilito.

 

Il senso di colpa che spesso ci lega ad un vissuto e ad una identificazione irretente con la persona di cui ci siamo assunti il destino, può essere letto anche grazie alla dinamiche Luna/Saturno. Questa dinamica infatti può aiutarci a comprendere quali sono le motivazioni inconsce e soprattutto qual è il senso di colpa che più di ogni altro ci attanaglia in tale irretimento.

Saturno è il pianeta in maggiore “connessione” con i sensi di colpa, e la Luna rappresenta l’universo psichico primario a cui non riusciamo a sfuggire; la Luna ci parla delle nostre prime relazioni oggettuali, di come noi abbiamo approcciato inizialmente il mondo affettivo, dandoci quel particolare imprinting emotivo e di riflesso una sorta di ereditarietà che in rapporto a Saturno fa comprendere la natura “occulta” di certi legami e di alcuni immotivati sensi di colpa.

Non è un caso che spesso chi possiede aspetti dissonanti Luna/Saturno nella propria carta natale, ha poi difficoltà ad esprimere le proprie emozioni per uno scarso senso di autostima o perché pensa di non meritare una vita affettiva soddisfacente.

 

Ed infine arriviamo all’aspetto di quinconce che a mio avviso è un forte rivelatore di problematiche all’interno delle dinamiche emotive rispetto al proprio sistema familiare. Il quinconce aiuta a comprendere perché c’è quell’irretimento, per quale motivo ci si è assunti quello specifico compito e fatti carico di quel particolare destino, analizzando a fondo la natura dei pianeti coinvolti nell’aspetto planetario. E’ importante soffermarsi accuratamente sulla natura di questi pianeti e sui loro simbolismi in relazione alle figure familiari, in quanto laddove maggiore è il grado di frustrazione e di colpa nei riguardi di quel particolare membro della famiglia, maggiore è l’irretimento e l’incapacità a renderlo cosciente, poiché talvolta il quinconce porta ad essere vissuti dalle cose e dalle persone e dagli eventi, piuttosto che a viverle coscientemente.

 

Bibliografia:

B. Hellinger – G. Ten Hovel  -  Riconoscere ciò che è  -  Ed. URRA

B. Ulsamer  -  Senza ali non si vola  -  Ed. Crisalide




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