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TOMAZ HUMAR SOLO PRIGIONIERO DELLA MONTAGNA

a cura di Elena Mazzini
 
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Martedì 10 novembre 2009: “Jagat, this is my last”, queste le parole pronunciate con voce flebile e spezzata dal dolore, attraverso il satellitare, dall’alpinista sloveno Tomaz Humar al cuoco sherpa, compagno di spedizione, rimasto  al campo base. Le sue ultime parole.

Tomaz Humar nasce il 18 febbraio 1969 a Lubiana, Slovenia. A 21 anni è già istruttore e soccorritore alpino.  Alpinista tra i più capaci al mondo, la sua fama è legata alle imprese in solitaria, in particolare quella nel 1999, quando effettua la scalata dell’inviolata parete sud del Dhaulagiri (8167 m.) in Nepal. Nel 1996 viene premiato con il “Piolet d’Or”, l’Oscar dell’alpinismo, per una nuova via aperta sulla Parete Est dell’Ama Dablam.

 

Sole di nascita tra l’Acquario e i Pesci quadrato a Marte e a Nettuno congiunti: la spada, o meglio, in questo caso la picozza in mano ad un pazzo, sprezzo del pericolo, l’essere follemente unico e originale, impulsivo, dover sempre dimostrare di… Luna in Pesci opposta a Plutone che trigona Marte e Nettuno: sensibilissimo, con al fianco una donna che si sarà lamentata delle sue partenze, ma che allo stesso tempo avrà condiviso le sue passioni e le sue follie .

 

Venere congiunta a Saturno in Ariete: grumo di durezza, il fare senza, paura di svelarsi, di chiedere, la fascinazione della solitudine affettiva e dell’autonomia vissuta però con tormento, perché reattiva a privazioni subite. Mercurio in Acquario trigono a Giove e Urano, grande forza nel progettare e nel  conquistare.

Non conosco l’ora di nascita, ma la drammaticità della situazione ed il temperamento estremista dell’alpinista, la camminata, la potenza e l’irruenza del suo fisico, mi fanno immaginare un ascendente all’inizio di un segno cardinale, con in questo periodo il transito della quadratura  Plutone/Saturno, in Ariete o in Capricorno dunque, o anche l’ascendente in Scorpione, con Nettuno e Marte di nascita congiunti ed ancora, in tutti gli eventi importanti, ci sono i gradi dal 10 al 15 del Leone molto sollecitati...

 

Solo (lo chiamavano Sam, che in lingua slava significa solo), a 6000 metri, sulla parete Sud del Langtang Lirung, in Nepal, dove nessuno aveva mai messo piede e dove nessuno sapeva dove cercarlo: “Vado su in mezzo, poi vediamo”.  Il giorno prima aveva chiesto soccorso. “Sono ferito, ho una gamba rotta e le costole incrinate. Non ce la faccio da solo. Questa volta muoio”. Si attiveranno subito gli sherpa del soccorso locale, bloccati poi da una bufera di neve. Tomaz telefona anche in Slovenia, all’amico e compagno di arrampicata Branco Ivanek  che chiederà immediatamente l’intervento della Air Zermatt, con l’esperienza di soccorsi in parete che i piloti nepalesi non hanno. Ma, per motivi burocratici, tempi di attesa forse fatali, rimarranno due giorni fermi in attesa dei permessi di entrata e il corpo senza vita di Tomaz verrà individuato e recuperato sulla parete di ghiaccio sabato 14 novembre.

Già il 10 agosto 2005 era rimasto bloccato cinque giorni senza viveri nell’inferno di valanghe del Nanga Parbat, tra Cina e Pakistan. Spiegò che aveva imparato dai monaci buddisti a controllare l’energia del  corpo, riuscendo a rallentare il battito del cuore, come gli animali quando vanno in letargo. Lo ritroveranno per tempo.

 

Nei transiti si notano Saturno e Mercurio opposti a Mercurio di nascita, Plutone  opposto alla Luna e trigono a Saturno, Giove e Luna opposti a Venere, Venere congiunta a Plutone e opposta alla Luna e Mercurio fermo al decimo grado del Leone, lo stesso grado toccato da Marte nel giorno della morte.

 

Ed ancora, il 31 ottobre del 1997 aveva raggiunto la vetta del Nuptse, di fronte all’Everest, quasi 8000 metri, con il compagno di avventura Janez Jeglic. Stremati, dopo giorni di parete in condizioni estreme sull’inviolata faccia Ovest, finalmente arrivano in cima. Ma Janez, davanti, non si ferma e prosegue in cresta: vuole la perfezione. Il racconto di Humar (“American Alpine Journal”, 1998, pp. 6-7) a questo punto è impressionante: «Quando ho raggiunto la sommità della parete, Janez non era lì per salutarmi. Al suo posto c'erano soltanto il vento fortissimo e delle impronte, che si dirigevano verso la cima nord-ovest lungo il lato meridionale della cresta. “Ma adesso dove sta andando?” mi sono chiesto quando l'ho intravisto per un istante. Ho aspettato e l'ho chiamato: “Janez, Janez!”. Poi ho pensato: “Forse è andato avanti un po' per dare un'occhiata”. Così, imprecando, ho cercato di raggiungerlo: dove si stava cacciando con quel tempo? Ad un certo punto, mentre il vento soffiava furioso, ho raggiunto le sue ultime tracce: ho visto soltanto la sua radio, accesa, capovolta sul lato opposto della cresta. E sono crollato». Janez Jeglič, classe 1961, uno dei migliori alpinisti di ogni tempo, era stato portato via dal vento. “E’ svanito, come un fantasma” dirà Tomaz. 

 

Urano e Giove di transito congiunti a Mercurio e trigoni alla congiunzione Urano Giove di nascita lo salveranno, Saturno in congiunzione alla Venere, Marte e Venere quadrati alla Luna e a Plutone trigoni a Saturno indicano la grave perdita e la forza e la determinazione nell’affrontare tutta l’esperienza, compreso il ritorno in solitaria con una tempesta di neve, e ancora, il novilunio in quadratura secca a Mercurio e trigono al Sole daranno il la e il colpo di vento fatale. 

 

Sposato con due figli, nel filmato che lo riprende dopo il salvataggio sul Nanga Parbat, mentre si toglie gli abiti bagnati, gli si intravede tra le mani la scarpina di un bimbo, il filo di Arianna che lo riporterà a casa.

Ma perché essere così estremi, nonostante il successo consolidato e l’età non più verdissima considerando l’ambito sportivo, e soprattutto nonostante gli affetti? La ricerca della libertà forse, della propria autonomia, della propria unicità. Ma quanto apparente? Non è quella della consapevolezza, anche dei propri limiti,  la vera libertà? Ma anche: come non dargli ragione della sua eccezionalità, del senso delle sue folli arrampicate in solitaria, tant’è che sarà ricordato dai più per le sue imprese, non per altro e la decima casa che non conosciamo sicuramente sarebbe illuminante. E’ vero, anche quelle scarpine, forse in qualche tasca anche questa volta, danno il senso. E quella cosa  che cercava quasi certamente era a casa sua, nella profondità degli affetti. Ma per godere di tutto ciò, maledetti Nettuno e Plutone! doveva prima andare, salire, arrampicarsi sui picchi più alti, sudare, affannarsi, congelarsi per poi, finalmente, tornare. Ma questa volta non ce l’ha fatta.

 

I transiti del 9 novembre, data in cui Tomaz chiede aiuto: Urano congiunto alla Luna in Pesci (non avendo l’ora di nascita quanto congiunto?) e opposto a Plutone, Saturno in  opposizione alla Luna (ma quanto opposto?), Venere in quadratura a Mercurio ed ancora il quarto di Luna nel segno del Leone che congiungendosi a Marte nel significativo decimo grado, avrà dato il via alla tragedia, attivando nelle ore a seguire la folle quadratura di nascita Sole in Acquario/Marte Nettuno in Scorpione…




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