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IDENTITÀ E SISTEMA IMMUNITARIO

a cura di Lidia Fassio
 

Parlando di Nettuno è impossibile non pensare al peso che ha nei rapporti con il nostro corpo essendo il signore dei Pesci e della cosignificante dodicesima casa.  

Nettuno tende a non vedere barriere e a non riconoscere separazioni e divisioni in quanto è addetto a farci “ri-tornare” al senso di unità che, ovviamente, deve avvenire attraverso il ricollegamento tra Io e Sé e con il recupero dell’unità psiche e soma.

Il suo principale lavoro consiste nel dissolvere i confini che abbiamo messo e che, a lungo, ci proteggono dalle invasioni dell’inconscio che viene sempre visto dalla coscienza con sospetto e paura giacchè così tanto ha faticato a definirsi. Le parole “definizione, discriminazione, divisione” tanto care alla mente e alla coscienza sono del tutto estranee al vocabolario nettuniano e vengono sostituite da “fusione, unione, completezza” che spingono affinchè abbandoniamo gli indugi e facciamo i passi necessari a rimetterci in contatto con la nostra totalità, la fonte originaria da cui l’Io è scaturito.

 

La dodicesima casa nel nostro oroscopo simboleggia, tra le altre cose, anche gli ultimi due mesi e mezzo di gestazione, una fase in cui, oltre a godere di tutto il confort dell’utero, nostra madre ci ha passato anche la dotazione più grande in assoluto: gli anticorpi che ci servono a difenderci dagli eventuali intrusi che potrebbero mettere in scacco il nostro corpo nella fase in cui siamo fragili e non ancora in grado di svolgere questa funzione in modo completamente autonomo.

 

Ognuno di noi è dotato di un “sistema immunitario” che funziona in modo preciso e che ci salvaguardia dalle  malattie che potrebbe attaccare il nostro corpo rendendo difficile recuperare quel senso di integrità che tutti chiamiamo “salute”. Il sistema immunitario è fatto di varie componenti, alcune più aggressive e veloci, altre più lente ma più specializzate che sanno riconoscere cellule buone da cellule cattive ma, soprattutto, sanno riconoscere quello che “è nostro e ci appartiene” da ciò che “ci è estraneo” e, come tale, potrebbe non essere ben accetto dal nostro corpo.

 

E’ proprio il sistema immunitario che ci permette di comprendere che il nostro corpo ha una sua intelligenza precisa e, soprattutto, che sa riconoscere perfettamente il fuori dal dentro comportandosi di conseguenza. In pratica il nostro corpo ha una sua “precisa identità” e quindi ammette solamente ciò che gli appartiene attaccando e cercando di respingere il “diverso e l’estraneo”.

Uno dei problemi fondamentali dei trapianti è dovuto al fatto che il sistema immunitario deve praticamente essere inibito perché altrimenti attaccherebbe immediatamente l’organo nuovo che, ovviamente, viene visto come “non proprio”.

Nell’oroscopo, il riconoscimento di ciò che ci appartiene è sicuramente legato ai due “difensori” per eccellenza Marte e Saturno che sono insieme in Capricorno e che, a mio avviso, rappresentano la possibilità di essere autonomi a tutti gli effetti, avendo a disposizione tutto ciò che ci serve per vivere, difenderci e  sostenerci.

Ovviamente tutto ciò che funziona sul piano fisico deve trovare riscontro anche al livello psichico per cui, è ovvio che il sistema immunitario deve trovare una corrispondenza in una funzione che ha un compito analogo e che è addetta a non lasciare che la nostra coscienza venga espugnata da “forze estranee” come un fortino che non riesce a respingere gli attacchi.

 

Abbiamo sempre sostenuto che per affrontare i pianeti Urano e Nettuno – che sono i governatori delle ultime due case dell’oroscopo – servano Marte e Saturno forti in grado di assicurare una struttura solida ed elastica e serve un sistema che sia in grado di vigilare e di riconoscere se i contenuti che vorranno entrare nella coscienza possono essere lasciati entrare in quanto considerati integrabili e portatori di novità ed allargamento della stessa, oppure se devono essere in qualche modo inibiti per non creare difficoltà e danni.

 

In pratica si tratta di valutare la struttura che ognuno di noi possiede e, così come possiamo parlare di struttura fisica sana (quando si vuole fare sport ci deve essere un medico che certifichi la nostra “sana e robusta costituzione”), allo stesso modo, possiamo ipotizzare che la nostra coscienza, il nostro Io debba essere in uno stato di “una sana e robusta costituzione” per poter affrontare l’inconscio con i suoi contenuti particolari, non negativi in assoluto, ma che tali potrebbero essere per noi.

Così come Saturno sul piano fisico rappresenta i “linfociti”, cellule altamente specializzate a riconoscere gli intrusi, i virus e i batteri, sul piano psicologico Saturno nella sua funzione di Super Io può essere considerato un sistema carico di “linfociti psichici” che lavorano su un altro piano ma che, in fondo, hanno la funzione di riconoscere se l’Io è in grado di sopportare una fuoriuscita di materiale inconscio e pulsionale, oppure se lo dovrà bloccare pensando che potrebbe essere particolarmente pernicioso per l’equilibrio dell’individuo in questione.

 

Nettuno rappresenta a tutti i livelli la “diversità”, parola che non necessariamente deve avere una connotazione di valore: essere diversi non significa essere migliori o peggiori, ma semplicemente “non uguali”; partendo da questo concetto possiamo allora ipotizzare che, sia al nostro interno che nel contatto con l’esterno, ognuno di noi può venire a contatto con qualcosa di completamente diverso che, in qualche modo, risveglierà il desiderio di unità e di completezza che, in ogni caso è la meta finale dei nostri innumerevoli viaggi.

Il concetto di “individuazione” è stato forgiato da C.G.Jung per indicare un preciso stato psicologico di non divisione; si dice “individuo” colui che ha riunito tutte le parti sotto l’egida dell’Io-coscienza e che, pertanto, non ha più bisogno di proiettare fuori i suoi contenuti, ma non ha neppure più bisogno di proteggersi dal mondo esterno, in quanto portatore di “tutti gli ingredienti” che, pertanto, non possono più essere visti come nemici e come estranei.

 

Il discorso sembra paradossale ma, a qualche livello, è comunque ipotizzabile che, quando raggiungeremo lo stato di “individui”, non avremo più bisogno di un Super Io che supporti l’Io nel riconoscimento delle varie parti che, stando al di là della coscienza, vengono percepite come diverse in quanto non integrate e, come tali, da combattere o, perlomeno, vedere con sospetto. In effetti, non appena un contenuto può trasferirsi dall’inconscio alla coscienza, esso viene integrato e non più temuto in quanto “ri-conosciuto” e, pertanto, entrante a far  parte di quel senso completo che chiamiamo  “identità”.

 

Ora, lo stesso processo possiamo o dobbiamo ipotizzare che avvenga anche a livello somatico in quanto il corpo è sempre l’espressione diretta di ciò che avviene nella nostra psiche e pertanto più semplice da riconoscere.

Sul piano fisico noi già oggi sperimentiamo i “vaccini” che, in pratica non sono nient’altro che un piccolo ma forzato contatto con “batteri e virus” che, se ci attaccassero in modo massiccio, potrebbero portarci danni gravissimi o finanche la morte.

Il vaccino ci permette di “conoscere” il virus e, in un certo senso, di sensibilizzarci rispetto ad esso, evitando  che ci possa fare del male nel momento in cui dovessimo incontrarlo in modo massiccio.

Sappiamo tuttavia che, anche in presenza di gravissime pandemie, non tutti gli individui soccombono; anche quando ci furono in Europa le grandi epidemie di peste, sappiamo che solo un terzo della popolazione morì anche se tutti furono esposti al virus, in quanto, le condizioni igieniche del tempo non potevano certo garantire l’asetticità e tanto meno il non contatto; inoltre ai tempi non esistevano certamente i “vaccini” per cui nessuno poteva considerarsi immune dalla malattia. Ciononostante, i due terzi della popolazione pur venendo a contatto con il terribile virus – che tra l’altro ha una diffusione facilissima – non ne fu contaminato. Questo ci autorizza a pensare che, ognuno di noi, può avere all’interno tutto ciò che gli serve senza ricorrere a vaccinazioni massicce che, tra le altre cose, potrebbero addirittura compromettere il servizio che invece fa il nostro personale sistema immunitario, invitandolo a lavorare di meno e ad “annoiarsi”.

 

Forse, adesso che siamo nell’era dell’Acquario potremmo cominciare a comprendere che non sempre “l’estraneo e il diverso” sono un pericolo, almeno, non se siamo sufficientemente strutturati per venire a contatto ed integrare ciò che appartiene comunque al nostro universo, di cui abbiamo dentro tutte le tracce.

 

In caso di mancata struttura possiamo invece ipotizzare che ci possano essere serie difficoltà sia sul piano  fisico che psichico. In effetti, Nettuno non rinuncerà certo ad entrare in contatto e a sollecitare l’apertura di una strada per incontrare la diversità che è dentro di noi e che non vogliamo riconoscere.

Così, quando c’è poca struttura, all’interno del nostro corpo regnano caos e confusione e, in queste circostanze, il nostro Io non sufficientemente forte e non ce la fa a discernere bene tra ciò che è positivo e ciò che invece non lo è ma, soprattutto può non farcela ad elaborare i contenuti nuovi che giungono.

In questi casi anche il Super Io si viene a trovare in scacco e quindi, preso dalla paura, finirebbe per bloccare ogni intrusione esponendosi ad un sovraccarico che potrebbe portarlo con facilità alla debilitazione.

 

Da un punto di vista psicosomatico tutto ciò sta a significare che, quando abbiamo problemi eccessivi con la nostra identità, il sistema comincia ad entrare in stato di eccessivo stress fino a non riuscire più a sostenere lo sforzo; a quel punto sarà proprio il nostro corpo a farci comprendere che non abbiamo un sistema di discriminazione valido e tantomeno abbiamo un sistema di elaborazione e, pertanto, possiamo esporci a gravi difficoltà perché non abbiamo una struttura solida in grado di proteggerci diluendo e trasformando i contenuti in modo da non viverli come un pericolo.

 

In questa situazione ecco che il sistema immunitario può cedere e quindi permettere l’accesso a contenuti sia biologici (virus e batteri) sia psicologici (pulsioni e stati di alterazione) che possono portarci alla disorganizzazione sui due piani.

In questi casi ci troveremmo con vere e proprie malattie batteriche e virali che richiederebbero l’uso massiccio di antibiotici e altri farmaci per far fronte.

 

Vi sono però casi in cui il nostro sistema immunitario viene letteralmente “confuso” fino al punto da non procedere più a riconoscere ciò che gli appartiene da ciò che, invece, è estraneo.

In questo caso rientrano le “malattie così dette autoimmuni” che rappresentano appunto il disorientamento del sistema immunitario che inizia a combattere ciò che in realtà appartiene all’identità del soggetto ma che, non venendo più riconosciuto, viene trattato alla stregua di un qualcosa di estraneo da annientare.

 

Le malattie autoimmuni si caratterizzano astrologicamente da rapporti tra Marte, Saturno e Nettuno e/o da rapporto Marte Nettuno o Saturno Nettuno; la traduzione di questi simboli è interessante poiché da un punto di vista psicologico significa che le nostre difese “Marte e Saturno” sono messe in scacco, confuse o depistate da Nettuno “diverso, estraneo” e, perciò, abbiamo bisogno di imparare a distinguere bene creando confini solidi ma non bloccanti e imparando a creare una sinergia tra inconscio e coscienza evitando di  bloccare l’accesso a ciò che solo illusoriamente riteniamo pericoloso; in pratica, la malattia ci dice che il collettivo e l’inconscio non sono li’ per distruggerci ma per aiutarci ad avere un’apertura che ci possa fornire un nutrimento più valido e completo sottolineando che siamo troppo “confusi” ed è questo che può creare difficoltà. 

Sul piano biologico questi aspetti di confusione possono provocare l’attacco ad un organo specifico da parte di un sistema immunitario che, nella foga di difendersi da ciò che teme, finisce per sbagliare clamorosamente: questo sta a dimostrare che esiste un problema preciso nel sistema di riconoscimento della propria identità, ovvero l’Io non è in grado di fare la sua funzione.

 

A livelli inferiori, lo stesso tipo di problema è rappresentato dalle allergie che, guarda caso sono sempre eccessi di difesa contro sostanze che non solo non sono dannose ma che, da sempre, hanno accompagnato l’uomo nella sua evoluzione.

L’allergia e l’aumento esponenziale di persone allergiche negli ultimi 20 anni ci ricordano che siamo in una fase in cui l’umanità ha paura e si sta difendendo anche da ciò che così dannoso non è: sul piano individuale, l’allergico vorrebbe vivere in una modalità asettica e non “contattare” niente che non sia “conosciuto”; ancora una volta i simboli di Nettuno e di Saturno ci parlano in modo evidente; è interessante come l’allergia nel tema natale è sempre data da opposizioni tra i segni Gemelli e Sagittario a dimostrazione della difficoltà di apertura verso il diverso.. nonché la difficoltà di comunicazione interiore tra le due parti di noi.




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