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CIAO RAIMONDO

a cura di Luna
 
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Raimondo Vianello ci ha lasciato stamattina alle 06.50. Aveva 87 anni ed era davvero molto malato. Il corpo era malato, la sua mente era ancora brillantissima, ma non riusciva più a muoversi e a parlare con scioltezza.

Pochi giorni fa, raggiunto telefonicamente da Pippo Baudo, gli ha detto "Se mi chiami per le condoglianze anticipate, hai sbagliato numero". Insomma Raimondo non c'è più, se ne è andato. Sospetto che ce l'abbiano tolto perchè in cielo avevano bisogno di un comico brillante, raffinato, che non fosse mai volgare (si sa bene come lassù ci tengano a certe cose...), insomma si sono stufati di vedere tutte le schifezze che combiniamo quaggiù e volevano finalmente farsi un mondo di risate.

Non è giusto. Cioè, è giusto perchè rientra nella logica delle cose, però non è giusto. Nasciamo, viviamo, più o meno bene, e poi, immancabilmente moriamo. Ora questa è una regola ferrea che però non dovrebbe essere applicata proprio a tutti. Ci sono persone che dovrebbero trattenersi fra di noi un pò di più. Cento, centocinquanta anni per esempio. Persone come lui, come Vianello. Sagge, colte, piene di sano umorismo, capaci di farci sentire tanto ridicoli quando ce la prendiamo per sciocchezze, mentre perdiamo di vista i veri valori. Ve lo ricordate quando conduceva "Pressing"? Era la trasmissione di Mediaset che doveva contrastare la Rai, con tutti i suoi programmi sportivi, fra cui, appunto, la "Domenica sportiva". Portò via un sacco di share alla Rai e lo fece con una classe incredibile. Sapete bene come è accanito il mondo del calcio, discussioni, offese, rabbie malcontenute. Ebbene lui riusciva a far ridere gli ospiti di loro stessi, prendendoli bonariamente in giro, facendo loro il verso, chiudendo qualsivoglia discussione con una delle sue battute lapidarie.

Vianello sembra sfuggire alla legge del "non si può piacere a tutti". Trovatemi qualcuno a cui non piaceva, lo faccio ricoverare per manifesta incapacità di intendere e di volere. Parlando di lui, dicevano che era un vero signore, un uomo elegante e generoso, che il suo era uno humor inglese, ed era anche un grande professionista, un grande personaggio, un grande marito, un grande uomo. Raimondo era un individuo senza tempo. Sarebbe stato bene in qualsiasi epoca, dalla magna grecia, all'impero romano, al medioevo, al rinascimento etc. etc. me lo immagino benissimo vicino a qualche protagonista della storia, sempre teso a sdrammatizzare gli eventi, a dare consigli saggi... forse avremmo evitato un pò di guai.

Vianello era anche un uomo affascinante, alto, biondo, occhi azzurri, eppure di lui non si conosce tradimento alcuno. Sposato da quasi 50 anni con la mitica Sandra Mondaini, faceva il pappagallo con le altre donne, ma solo in scena. Entrambi con un gran carattere, si sono sostenuti a vicenda in momenti davvero dolorosi della loro vita. Entrambi colpiti dal tumore si sono reciprocamente trascinati verso la guarigione. Dice Sandra durante un'intervista del 2008 dove annunciava l'addio alla tv: "Ho avuto e combattuto il cancro e da 3 anni convivo con questa malattia, la vasculite, che provoca l'infiammazione dei muscoli e dolori fortissimi. ormai al massimo potrei interpretare una vecchia zia in carrozzella. La mia è una malattia rara e nessuno conosce la cura". "Io sì" - aveva replicato Raimondo - "e naturalmente - aggiunge Sandra - non vuoi dirmela vero???"

Sandra e Raimondo, Raimondo e Sandra, Così difficile immaginarseli l'uno staccato dall'altro. Oggi, il solito Pippo Baudo, è riuscito a parlarle telefonicamente ed a un certo punto lei gli chiede: "Senti Pippo, ma tu credi che se io adesso gli parlo, lui, da dov'è, può sentirmi?" Uno strazio, un colpo allo stomaco, ecco cos'è l'immagine di questa grande donna, ormai schiava di una carrozzina e di una malattia terribile, rimasta sola senza il suo grande compagno di vita. Ci viene voglia di andare lì, di coccolarla, di farle sentire che ci siamo, che le vogliamo bene e che Raimondo manca e mancherà a tutti. Sempre. Comunque.

Sono tanti i personaggi televisi e cinematografici che ci hanno lasciato in tutti questi anni: Gasmann, Mastroianni, Tognazzi, Corrado, Mike Bongiorno, però, con lui è diverso. Perchè Raimondo non era lì in televisione a recitare, no, lui era un parente, uno di casa, un amico di famiglia. Quando vidi, nel 2008-2009 il loro ultimo lavoro televisivo, credo si chiamasse "Crociera Vianello" non ce l'ho fatta, ho dovuto cambiare canale, per non vederli così messi male; lei faticava a parlare (di muoversi non se parlava nemmeno) e lui come se fosse appena svegliato da un lungo sonno, lontano, poco presente, poco Vianello. Io me lo voglio ricordare vestito da Tarzan in quella scenetta, passata alla storia, dove c'è questa lunga corsa, dell' uno verso l'altro, e lui, ad un certo punto, scansa clamorosamente Jane-Sandra e si butta su un pallone di calcio felice come un bambino. Non si può citare l'elenco di tutti i lavori teatrali e televisivi che Vianello ha fatto nel corso della sua lunghissima carriera, ci vorrebbero decine di pagine, ma quella scena, e le innumerevoli scenette di Casa Vianello, mi fanno sorridere al ricordo. Un pò come i film di Peppone e Don Camillo, ogni volta che li si vede si ride come la prima volta. Oggi stanno facendo rivedere alcune gag, fra lui e Sandra, ma anche con l'indimenticato Tognazzi, gente, c'è da spanciarsi dal ridere a distanza di 10-20-30 e anche 40 anni. Quando la comicità è intelligente, arguta, ma anche garbata, dura per sempre. Proprio come lui, il Raimondo nazionale. Fra l'altro, bisogna anche attribuirgli doti di coraggio. Quando lui e Sandra andarono, nel 1982, a lavorare per la Fininvest (Mediaset) si trattò di un autentico salto nel buio. Nessuno poteva dare loro garanzie che sarebbe andato tutto bene, eppure lo fecero, e contribuirono enormemente al successo delle allora nascenti reti Mediaset. Sia chiaro: la Rai, se le cose fossero andate storte, non li avrebbero certo ripresi indietro sacrificando il vitello più grasso, (modello figliol prodigo). Sarebbero stati sonori calci nel sedere, e, dato che all'epoca c'era lo strapotere della Rai, il futuro non sarebbe stato certo facile.

Parliamo invece del passato. Quello lontano, lontano. Raimondo nasce a Roma il 7 Maggio 1922, probabilmente fra le 19 e le 19.30. Sapete bene che, soprattutto per le persone nate prima e durante la guerra, l'ora esatta è sempre un punto interrogativo. Suo padre Guido era ammiraglio della marina militare e viene insignito del titolo di comandante dell'accademia militare. Vianello trascorre la giovinezza fra Pola e Spalato. Si iscrive a giurisprudenza. Viene imprigionato dagli alleati a causa della sua adesione alla Repubblica Sociale Italiana, e imprigionato in un campo di concentramento di Coltano. Della serie tutti i mali non vengono per nuocere, si ritrova come compagni di prigionia i seguenti personaggi: Ezra Pound, Dario Fo, Walter Chiari, Enrico Maria Salerno, Giuseppe Dordoni, Enrico Ameri, Luciano Salce e Mirko Tremaglia. I romani direbbero: "Hai detto cotica..." Forse proprio la conoscenza con questi scrittori, poeti, giornalisti, sportivi, e politici, lo spinge ad intraprendere non la strada ormai tracciata per lui come avvocato e forse giudice, ma quella dello spettacolo. Conosce Garinei e Giovannini e inizia il suo lunghissimo percorso artistico. Nel ‘58 conosce Sandra e da lì parte il matrimonio più seguito e conosciuto degli italiani.

Vianello è un Toro. Quel suo modo di fare, così pacato, famigliare, elegante e cordiale è proprietà del segno. Il Sole dovrebbe trovarsi in casa 6^ e questo giustificherebbe l'enorme mole di lavoro che Vianello ha svolto nel corso di ben 50 anni. Lui recitava, leggeva, scriveva anche sceneggiature. Il Sole è quadrato a Nettuno ed è facile che anche da questo aspetto nettuniano nasca la sua creatività a tratti geniale e l'indubbia capacità di creare dal nulla, le scenette, le battute, le circostanze. La sua ironia è da attribuirsi sicuramente a Mercurio e Venere gemelli. Esattamente come il gusto dello scherzo, il finale a sorpresa, la frase inaspettata, ma sempre contenuti in uno schema di bonomia e massimo rispetto (Mercurio trigono a Saturno). Il suo coraggio, l'amore per lo sport, come non vederli in quel Marte Sagittario? La sua Luna è in Vergine (se l'ora è esatta) ma non si sa quasi nulla della madre di Vianello per poterne avere conferma. Di certo, non dà l'impressione di avere una Luna Vergine. Ok la Vergine può essere sagace e pungente nel modo di esprimersi ma bisognerebbe conoscerlo molto bene per sapere se è la collocazione esatta. Meticoloso, puntuglioso, chiuso in sè, perfezionista? Può essere, solo che, ripeto, mi dà più l'impressione che avesse una Luna collocata in Bilancia (eleganza, stile, amore per il bello etc.). Comunque sia quella Luna è congiunta a Saturno e questo potrebbe significare che con la madre ci possano essere stati problemi. Sta di fatto che nella scelta della compagna di vita Raimondo non ha sbagliato proprio nulla e che la loro storia sia da "manuale del matrimonio perfetto".

Caro Raimondo, che noia, che barba, che barba, che noia, la vita senza di te. Te ne sei appena andato e già ci manchi.




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