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PET E ANZIANI : UN BINOMIO CHE MIGLIORA LA VITA

a cura di Federica Farini
 

Animali domestici e persone anziane: connubio di serenità, divertimento e piacere, nel contatto con la morbidezza del pelo di un cane o di un coniglio, con le fusa di un gatto o attraverso il melodico cinguettio di un uccellino, grazie alla naturale capacità del pet di affidarsi completamente senza pregiudizi, stimolando relazioni spontanee a base di affetto e sentimenti positivi, fondamentali per sostenere la delicata fase della vecchiaia umana, favorendo partecipazione, motivazione e inclusione.    

A tal proposito nel 1964 viene coniato il termine pet therapy dallo psichiatra infantile Boris Levinson per indicare il coinvolgimento degli animali da compagnia come co-terapeuti in cure di bambini e anziani affetti da disabilità, disturbi mentali e psichiatrici. Riconosciuta in Italia dal Ministero della Salute dal 2003, la pet therapy (IAA Interventi Assistiti con Animali) favorisce l’interazione tra uomo e pet in terapie assistite svolte su anziani e/o soggetti con patologie (della sfera fisica, neuro e psicomotoria, cognitiva, emotiva e relazionale), ma anche in iniziative di tipo educativo o con il solo scopo di promuovere intrattenimento e comunicazione. In generale l’avvicinamento dei pet agli anziani agevola una compagnia benefica e di supporto nella relazione con gli estranei, anche per soggetti disabili, su stampelle o sedia a rotelle, di continuo stimolo per le funzioni vitali dell’anziano, sconfiggendo il senso di isolamento, solitudine, depressione.
 
Prima di scegliere l’animale domestico è bene verificare se l’anziano soffra di allergie o problemi di salute, optando per la specie più adatta per taglia, carattere del pet ma anche personalità, esigenze di vita e limiti della persona anziana al fine di dar vita a una corretta interazione. Tra le varie specie animali, il cane rappresenta quella più socievole, versatile e semplice da approcciare nel suo naturale entusiasmo e spiccata intelligenza per il gioco; il gatto favorisce il rilassamento grazie alle fusa, come pet indipendente e autonomo stimola l’anziano nel riuscire a incuriosire il felino e mantenerne l’attenzione con la facilitazione del gioco; i pappagallini agevolano il miglioramento dell'attenzione, il controllo del corpo e della manualità fine (essendo animali piccoli e fragili), calmano gli stati di ansia e lavorano su affetto e partecipazione, necessitando di restare sempre in compagnia; il coniglio ispira l’accarezzamento, facile da tenere in braccio, e per il suo aspetto dolce e delicato è in grado di rilassare e rassicurare, adatto ai soggetti colpiti da disabilità motoria e patologie della sfera emotiva e relazionale come antidoto contro emozioni negative e frustrazione legata ai limiti fisici.

I benefici della relazione tra pet e persona anziana
  
Miglioramento dell’umore - il pet svolge un effetto calmante, attestato da studi scientifici, il suo contatto favorisce la diminuzione del cortisolo contro stress e ansia, aumentando gli ormoni generatori di emozioni positive (serotonina, ossitocina), stimolando maggiore fiducia e coinvolgimento verso gli altri grazie all’attaccamento e all’interessamento che l’animale manifesta per l’anziano. Anche nei casi in cui la persona anziana non si affida immediatamente al pet, si assiste successivamente a una sua progressiva apertura e confidenza, sano antidoto contro isolamento, depressione, senso di smarrimento e solitudine (anche in caso di disturbi neurologici come demenza senile e morbo di Alzheimer); 

incremento delle capacità relazionali - l’amicizia e il gioco con il pet - capace di approcciarsi in modo naturale, affettuoso e coinvolgente - abituano l’anziano a stringere rapporti, collaborare e condividere esperienze con gli altri (il pet diventa spesso protagonista di argomenti di conversazione e interazioni), stimolando la comunicazione verbale (nel dialogo con l’animale attraverso elogi, comandi, indicazioni per fargli svolgere richieste e compiti) e non verbale (fondamentale per gli animali, basata su gesti, movimento, postura del corpo che devono essere coerenti per potersi sintonizzare con il pet);    

sollecitazione dei ricordi e uso della memoria – l’esperienza con il pet rievoca nell’anziano ricordi passati piacevoli, generandone di nuovi, lavorando sulla sfera delle emozioni di pari passo con la concentrazione, lo sviluppo dei processi di apprendimento e la memoria, sollecitata dalle svariate azioni da intraprendere per occuparsi dell’animale;

riabilitazione fisica – l’esercizio nei movimenti di piegamento e allungamento (accarezzare il cane, spazzolarlo, pulirlo, accompagnarlo fuori, preparare il suo sostentamento) e le passeggiate/uscite costituiscono un toccasana per la mobilità dell’anziano, per l’apparato cardio-circolatorio, osseo, muscolare, migliorando i livelli di pressione, colesterolo e glicemia, contro il rischio di infarto, ictus e ipertensione;

aumento dell’autostima – l’anziano si trova a compiere in maniera naturale un adattamento a esigenze e tempi differenti rispetto ai propri in relazione al pet (uscire dalla sfera personale e provvedere alla cura dell’amato animale per il suo benessere), ampliando la capacità di responsabilità e accudimento che si origina nel rapporto con il pet: l’anziano si ri-scopre competente e utile, con un innalzamento dell’autostima personale.

Attività e gioco tra persona anziana e pet

Svariate sono le attività che l’anziano, solo o in compagnia di amici e famigliari, può sperimentare ogni giorno con il pet:

accudimento – accarezzamento del pet, rilassamento e coccole insieme, pulizia del pelo o dei suoi effetti personali, pettinare e toelettare l’animale premiandolo sempre con bocconcini di cibo o carezze per la sua disponibilità;

dialogo e conversazione con il pet – l’anziano può interagire con il pet esercitandosi a mantenere vive: la memoria nella routine di abitudini e nel gioco, la comunicazione verbale e non verbale (raccontare all’animale i propri vissuti di vita e ai conoscenti informazioni sull’animale), rafforzando la capacità di empatia e la socialità, collaborando e facendo esperienze nuove in compagnia del pet e delle persone del suo ambiente domestico e amicale;

il gioco – stimolante per la sfera dell’apprendimento sia per la persona anziana che per il pet, l’attività ludica attiva curiosità, attenzione, memoria, manualità, concentrazione, coinvolgimento: attraverso divertenti esercizi di problem-solving (attivazione mentale) la persona anziana può nascondere bocconcini premio in cibo sotto piatti e bicchieri di plastica, scatole di cartone bucate (ricavate dagli oggetti presenti in casa) che l’animale potrà gustare una volta trovati – e giochi di ricerca olfattiva, che consistono nel creare piste di bocconcini nascosti dietro sedie e mobili, così come un basico “nascondino” olfattivo (l’anziano può nascondersi in casa chiamando il pet per farsi cercare e premiarlo una volta scoperto);

movimento e forma fisica – una sana camminata tra anziano e pet, ma anche comandi basici di facile esecuzione come il richiamo, il seduto, il terra, dare la zampa, lancio e riporto di una pallina, se le condizioni fisiche dell’anziano lo consentono e, qualora non fosse così agevolato nei movimenti, con l’aiuto dei famigliari è possibile provare insieme, pro coinvolgimento, divertimento ed esercizio fisico di tutti.

L’astrologia, strumento di miglioramento nella relazione tra persona anziana e pet, può confrontare i Temi Natali (o i dati disponibili) della persona anziana con il pet, valutando i punti di forza, il “collante” affettivo e ludico-operativo nella relazione: aspetti favorevoli sono la congiunzione della Luna dell’uno su quella dell’altro partner (con Lune in segni di Acqua forti sono empatia e coinvolgimento affettivo, Luna in Cancro o Pesci enfatizzano la dolcezza e l’accudimento reciproci), positive anche le congiunzioni tra Sole/Luna, Sole/Luna su Venere tra i due partner (a promuovere sentimenti ed equilibrio nell’affettività) e Sole/Luna/Venere su medio cielo o ascendente del compagno.

La congiunzione e gli aspetti armonici Luna/Nettuno rafforzano il legame tra i due soggetti, anche se il rischio è che la coppia enfatizzi troppo la sensibilità e la dipendenza affettiva (non posso stare senza te), da compensare con gli aspetti più pratici del Tema Natale.

Mercurio - archetipo di comunicazione/socializzazione/gioco ed esplorazione insieme - in armonia e/o congiunzioni di Mercurio con il Sole o Ascendente e/o di Mercurio su Giove/Saturno del partner rivelano affinità intellettiva/relazionale, rafforzata se vengono coinvolte le Case 5 (vivere la presenza del pet come un figlio da curare e amare) o 11 (l’amicizia).

Importante è la considerazione della Casa 6 e la presenza di valori Vergine nel Tema Natale dell’anziano in particolare: Marte e Mercurio in sesta Casa lo predispongono ai pet, il Sole in sesta rafforza l’idea del pet come elemento integrante della propria vita e sfera domestica (parte dell’equilibrio emotivo e dell’intimità nella delicata fase di vita della senescenza umana), la Luna in sesta Casa evidenzia premura, cura e affetto nella relazione col pet, da amare e proteggere, Nettuno in sesta Casa enfatizza altresì la vocazione all’accoglienza e all’unione con il pet che grazie a una Venere in Casa sesta può venire vezzeggiato anche attraverso regali ed effetti personali che coronino l’accudimento dell’animale, essenziale compagno di vita. Saturno in Casa sesta racconta inoltre quanto la presenza del pet possa beneficiare per la salute e la qualità di vita della persona anziana, senso profondo della pet therapy nell’affiancamento agli amati amici animali. 

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