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ECLISSI ANTICHI SIMBOLI E NUOVI TEMPI

a cura di Giovanni Pelosini
 

Una leggenda cinese narra che alla fine del terzo millennio a.C. gli astrologi di corte furono decapitati per non aver saputo prevedere un eclisse solare: ciò lascia supporre che nell’antichità non solo il fenomeno era noto, ma che gli si attribuiva grande importanza, e che la sua regolarità fu uno dei primi oggetti di studio astronomico.

Ma ben prima che preistorici eruditi si occupassero della previsione delle eclissi, l’umanità ne era emotivamente molto colpita, riconoscendo nell’oscuramento del Sole diurno la fine della fonte della vita, una sorta di anomalia celeste, che, inevitabilmente, fu messa in connessione con un momentaneo ma drastico stravolgimento dell’ordine cosmico. Molte antiche civiltà riconoscevano nel Sole l’evidente fonte primaria di luce, calore e vita, e sembravano avere una vera ossessione per il perpetuarsi del suo quotidiano sorgere, come del suo ciclo annuale.

Il disorientamento che poteva derivare da una eclissi solare dovette trovare negli antichi miti delle spiegazioni simboliche, le quali da un lato assolvevano al compito di mantenere la coerenza universale in cui ogni cosa era correlata a tutto il resto, dall’altro avevano la funzione narrativa e didattica di trasmettere oralmente la cultura astronomica e cosmica.

Quanto poco sappiamo delle conoscenze scientifiche del lungo periodo che ha preceduto la storia conosciuta è evidente dall’orientamento di antichissimi manufatti, come la Grande Piramide di Cheope o il cerchio megalitico di Stonehenge: negli anni ’50 l’astronomo Gerald Hawkins dell’Università di Boston dimostrò che i 56 buchi del Cerchio di Aubrey potevano servire, insieme alla dislocazione non casuale delle pietre di Stonehenge, per osservare, comprendere e predire anche il fenomeno delle eclissi.

Molti altri indizi archeologici ci fanno ragionevolmente pensare che i più colti fra i nostri antenati hanno attentamente studiato i fenomeni celesti almeno da quattro millenni, spesso ottenendo una eccellente comprensione degli stessi.

Questa antica conoscenza si trasmise ininterrotta fino al periodo ellenistico con Apollonio di Perga e Ipparco di Nicea, come dimostra il ritrovamento in un relitto di più di duemila anni fa dei resti del Meccanismo di Antikitera : una sorta di calcolatore meccanico astronomico programmato anche secondo il Ciclo di Metonee il Ciclo di Saros, e capace quindi di dare informazioni precise sul ciclo luni-solare (235 mesi lunari, circa 19 anni), e sulla regolarità delle eclissi che si ripresentano ciclicamente dopo 18 anni, 10 giorni e 8 ore. È interessante vedere in questi cicli di 18 e 19 anni i numeri corrispondenti proprio alla Luna (XVIII) e al Sole (XIX) dei Tarocchi, a conferma che niente avviene davvero a caso, in nessun caso.

Così narrazione mitologica e conoscenza astronomica si svilupparono insieme nel contesto simbolico dell’evoluzione del cosmo e dell’umanità, almeno fino all’epoca moderna.

Miti sul misterioso oscuramento

Sappiamo che le eclissi, sia lunare che solare, sono causati dal perfetto allineamento di questi due corpi con la Terra, e che si verificano rispettivamente durante il plenilunio e il novilunio, quando questi coincidono con i nodi lunari. I nodi lunari si trovano nei due punti di intersezione del piano dell’orbita terrestre intorno al Sole con quella lunare intorno alla Terra. Nella mitologia indiana troviamo forse la più antica descrizione di questi punti celesti, personificati in Rahu e Ketu.

Quando il demone Svarabhanu andò a sedersi fra la divinità del Sole e quella della Luna, fu decapitato da Vishnu: la testa fu poi attaccata al corpo di un serpente creando Rahu (il Nodo Nord), mentre al corpo decapitato fu aggiunta la testa di un serpente, dando origine a Ketu (il Nodo Sud). Da allora il serpente cosmico si avvicina periodicamente al Sole e alla Luna e infine li inghiotte per poi liberarli dopo averli fatti momentaneamente sparire alla vista durante le eclissi. Nell’astrologia vedica i nodi sono considerati molto importanti per comprendere come interpretare il Karma individuale, e come liberarsi dall’illusione di Maya.

La testa senza corpo e il corpo senza testa ci ricordano la nostra scelta di nascere e di morire accettando questa illusione che chiamiamo “realtà”, di raccogliere questa sfida facendo esperienze nella vita, di sperimentare gli impedimenti, di utilizzare la mente per comprenderli e per superare la stessa mente, infine di terminare tale esperienza, una o più volte, fino alla liberazione.

Anche nella mitologia nordicale narrazioni delle eclissi parlano di animali divoratori dei luminari: bestie fameliche che inseguono Sole e Luna per azzannarli in parte o per inghiottirli del tutto. Mundilfari, «Colui che si muove secondo tempi e ritmi precisi», è il padre dei gemelli Mani (Luna) e Sòl (Sole). Ogni giorno Mani conduce nel cielo il carro della Luna, costantemente inseguito dal lupo Hati, che cerca di divorarlo. Così la sorella Sòl è l’auriga del carro del Sole, con il famelico lupo Skoll a inseguirla. Quando il lupo Hati raggiunge la Luna piena, questa si oscura portando buio nella notte; se invece Skoll raggiunge il carro del Sole, la sua luce momentaneamente non si mostrerà e il mondo cadrà nelle tenebre.

Grazie a questi e altri miti che vivono nella nostra psiche si può cercare di interpretare quei rari sogni nei quali un’eclissi parla dal profondo dell’inconscio: la mente è disorientata e non comprende se deve accettare un cambiamento oppure se deve solo aspettare che la situazione ritorni alla normalità. La destabilizzazione attraversa necessariamente l’oscurità, poiché la mente cerca certezze in ciò che osserva grazie alla luce, e crede di trovarle nel normale andamento delle cose che vede. Il momentaneo buio può spaventare, ma può anche essere quell’attimo di riflessione che consente di comprendere meglio che cosa è opportuno cambiare nelle abitudini, nel modo di pensare e di agire, negli obiettivi.

Previsioni astrologiche

Un tempo c’era chi identificava l’eclissi con l’oscuramento della ragione, e chi lo metteva in relazione con il fallimento di un progetto cosmico, e conseguentemente individuale.

I cicli cosmici appaiono destabilizzati dalle eclissi, i normali ritmi sembrano rompersi in attesa di un ripristino dell’ordine naturale delle cose: ogni elemento del mondo è coinvolto in questo momentaneo caos che spezza la normalità, disorienta e modifica le esistenze.

Alcuni astrologi antichi pensavano che gli effetti di un’eclissi di Sole potessero durare circa tre anni e mezzo, mentre quelli di Luna si esaurivano in pochi mesi. Tradizionalmente si tendeva ad associare questi fenomeni a grandi cambiamenti nel governo del popolo e dei suoi sovrani: un’eclissi poteva annunciare la fine di un regno o di una dinastia. Poiché i regnanti, né tanto meno i loro sudditi nel loro complesso, brillano raramente per avere una coscienza evoluta, le eclissi quasi mai otterrebbero il risultato di aumentare il livello di consapevolezza delle cose, ma più spesso farebbero precipitare gli eventi con trasformazioni più subite che non accettate. Da qui le consuete previsioni di cadute di teste coronate e di cambi drastici di governo.

Comunque la simbologia ha sempre richiamato qualche forma di destabilizzazione: l’eclissi di Sole faceva prevedere cambiamenti più palesi e visibili, quella di Luna spinte emozionali e trasformazioni radicali dell’animo.

Donald Trump e gli Stati Uniti d’America

Sul solco della tradizione sono numerosi gli astrologi, specialmente americani che hanno interpretato la doppia eclissi dell’agosto 2017 come particolarmente significativa nell’ottica di una caduta anzitempo del presidente Trump. Ovviamente tralascio le previsioni catastrofiche e apocalittiche che mettono in relazione i due eventi naturali addirittura previsioni di prossima fine del mondo: tali “profezie” non fanno bene a nessuno, astrologia compresa.

Nell’agosto del 2017 abbiamo già assistito al suggestivo fenomeno dell’oscuramento di una parte della Luna Piena il giorno 7, e, mentre scrivo, siamo in attesa dell’eclissi totale di Sole il 21 di questo mese. La prima non è stata visibile in America, ma il 21 agosto il Sole si oscurerà del tutto dall’Oregon fino al South Carolina, con 2’41” di buio in Illinois.

Da questo fatto molti astrologi traggono la previsione di grandi cambiamenti proprio in quella nazione, considerando anche che astrologicamente il Sole e la Luna congiunti attraverseranno i gradi dell’ascendente del presidente Donald Trump.
Pur con qualche fondamento astrologico, ritengo che molte previsioni su questo tema soprattutto trovino da una parte terreno fertile nella diffusa inquietudine dell’intero Occidente e degli Stati Uniti in particolare, dall’altra nell’altrettanto diffusa speranza di tanti cittadini di premature dimissioni del presidente più discusso degli ultimi decenni.

È innegabile che la civiltà occidentale, basata in gran parte sul potere economico e militare degli USA, abbia iniziato da tempo a declinare. Grandi potenze emergenti si candidano a guidare il mondo globalizzato e multipolare di questo nuovo secolo, mentre i combustibili fossili, l’acqua, il suolo, l’atmosfera e altre risorse mostrano tutti i loro limiti. I cambiamenti climatici, che Trump si ostina a negare, sono ormai una evidenza non solo scientifica, e invitano drasticamente l’umanità ad accettare nuovi paradigmi.

Donald Trump non gode del sostegno della maggioranza dei cittadini americani, i democratici lo osteggiano frontalmente e parte dei repubblicani, che hanno accettato malvolentieri la sua vittoria alle primarie, cominciano a valutare l’eventualità di sostituirlo alla guida del Paese. Non aiuta il suo carattere guascone e spavaldo che già in diverse occasioni ha evidenziato il suo modo di governare fatto più di improvvisazioni che non di progetti politici. Ma neanche il coinvolgimento nel Russiagate, il suo atteggiamento autocratico, gli innumerevoli licenziamenti nel suo staff, i ripetuti fallimenti nelle proposte di legge, il recente evidente dissenso con il vicepresidente Michael Pence, le aperte critiche che gli arrivano dal decano John McCain, repubblicano già candidato alla Casa Bianca, depongono a suo favore.
Eppure è poco probabile che il giorno 21 agosto succeda qualcosa di clamoroso in concomitanza con l’eclissi totale di Sole. Certamente nessuno può escludere niente a priori, ma la sua “caduta” in questo mese sembra più un’inconfessata speranza di molti che non un evento davvero plausibile.

Se anche Trump dovesse scendere così in basso da subire la gravissima messa in stato di accusa nota come “impeachment” (questa sì piuttosto probabile), il complicato iter lo porterebbe alle eventuali forzate dimissioni soltanto fra diversi mesi.
Il rischio, come sempre in questi casi, è che il presidente, se messo alle strette, reagisca spostando l’attenzione dell’opinione pubblica su qualche (reale o presunta) gravissima minaccia esterna, con opzioni militari clamorose già minacciate proprio in questi giorni.

Il vero astrologo fa previsioni, ma non predizioni, si pone quindi con curiosità ad attendere gli eventi futuri. Al pari di una previsione metereologica, la previsione astrologica può suggerire di uscire di casa con l’ombrello, ma non ci può essere nessuna assoluta certezza di pioggia.

Il significato dell’eclissi per ciascuno di noi

La parola “eclissi” deriva dal verbo greco che significa “lasciare”, abbandonare”, con chiaro riferimento alla luce che straordinariamente ci lascia. Nella simbologia del profondo noi tutti siamo invitati a scoprire che cosa è opportuno lasciare andare del nostro normale atteggiamento, che cosa dobbiamo abbandonare con il nostro passato.

L’eclissi rappresenta la fine di un ciclo lunare e solare che da sempre scandisce l’esistenza di tutta l’umanità su questo pianeta. La chiusura di un ciclo implica sempre l’inizio di un altro, ma entrambe le cose sono parte di un flusso eterno senza soluzioni di continuità. La ruota del tempo gira costantemente presentando di volta in volta tutti i suoi punti, come una spirale si svolge evolutivamente e si allarga dando a tutti sempre le stesse occasioni.
Non solo durante le eclissi dovremmo preoccuparci dell’andamento delle cose, e del destino della nostra casa-mondo, ma gli esseri umani tendono a distrarsi perdendo sovente di vista lo scopo vero della loro esistenza, per fermarsi a riflettere solo quando gli equilibri di una stabilità solo presunta sembrano vacillare più del solito.

In ogni caso lasciamo che queste eclissi sollecitino la nostra mente e le nostre emozioni. Non penso che Trump lo farà, ma noi, in occasione di queste eclissi, possiamo chiedere a noi stessi che cosa del vecchio mondo, del vecchio modo di essere, non ci piace più, che cosa riteniamo onestamente di aver sbagliato, che cosa blocca la nostra crescita, che cosa ha fatto il suo tempo, che cosa è ormai tempo di lasciare andare. Per ogni cosa, pensiero, azione, abitudine, progetto obsoleto che abbandoneremo, si creerà uno spazio vuoto pronto ad accogliere nuovi pensieri, nuove idee, nuovi progetti. È forse il momento più opportuno per cambiare l’ordine delle cose. L’uomo è un essere creativo e adattabile che trova i maggiori impedimenti e ostacoli nelle sue stesse abitudini, convinzioni e credenze: è l’ora di lasciare andare qualcosa. Ognuno di noi sa che cosa?




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