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ASTROLOGIA MEDICA - IL SIMBOLISMO ANATOMICO DEL CANCRO

a cura di Daniela di Gilio e Luna
 
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Il glifo del segno del cancro ricorda il simbolo del Tao, infatti, è formato da due spirali che si avvolgono vicendevolmente partendo da un unico centro: esse rappresentano le energie opposte presenti nel cosmo, lo yin e lo yang. Il primo è il principio femminile, passivo, lunare, mentre il secondo è quello maschile, attivo, solare: nel disegno le due forze si fondono tra loro in una meravigliosa armonia, senza però, perdere la propria identità. Secondo la mitologia taoista, le due spirali rappresentano la coppia primogenita Fuxi e Nugua, da cui è derivata l’umanità; mentre il segno del toro, abbiamo detto, è collegato con la cellula germinale femminile, quello del cancro è associato allo zigote, vale a dire, alla cellula che nasce dall’unione del gamete femminile con quello maschile e dalla quale si svilupperà un nuovo organismo: il cancro è quindi collegato con l’inizio della vita e con la ciclicità dell’esistenza.

 

L’immagine del glifo del cancro, richiama anche lo stato di simbiosi tra il feto e la madre, il cui ricordo rimane impresso nell’inconscio di ciascuno di noi, per quell’avvolgente sensazione di accoglienza, nutrimento e protezione che abbiamo sperimentato. Il disegno richiama, inoltre, la forma di organi contenitivi come l’utero, che accoglie la nuova vita che si sta sviluppando: lo zigote, infatti, si impianta nella mucosa uterina (endometrio); la simbiosi tra la madre ed il feto, è data dalla placenta, un organo dalla forma di una grande focaccia, che aderisce alla parete dell’utero attraverso delle strutture chiamate villi coriali, i quali ramificandosi nella mucosa uterina, entrano in contatto con il sangue della madre. La placenta è collegata anche con il sistema cardiocircolatorio del feto, attraverso il cordone ombelicale, in cui decorrono due arterie ed una vena: quindi il sangue del bambino giunge attraverso i villi coriali, vicino al sangue materno, senza però mescolarsi mai con esso e ricevendone così, attraverso una barriera cellulare, l’ossigeno, le sostanze di nutrimento e gli anticorpi; al sangue materno vengono ceduti l’anidride carbonica ed i prodotti di rifiuto del metabolismo. La placenta viene anche chiamata, seconda ed è per questo motivo che la fase successiva al parto viene detta, secondamento, processo il quale dura circa 20 minuti e che prevede il distacco e l’espulsione degli annessi placentali.

 

Al segno del cancro corrispondono anche: le parti molli, alcuni organi dell’apparato digerente, le secrezioni interne (lacrime, saliva, succhi gastrici, latte materno), il sistema linfatico.

Le ghiandole mammarie ed il loro prodotto di secrezione, il latte, sono quindi in analogia con il segno del cancro: le mammelle sono costituite da una parte ghiandolare che secerne il latte e da una parte di tessuto adiposo; il latte viene portato all’esterno attraverso dei condotti escretori chiamati galattofori, i quali sboccano a livello del capezzolo.

Il glifo del cancro richiama anche la forma dello stomaco: nell’organo in questione, inizia la digestione delle proteine che, per essere assimilate, devono essere preventivamente scomposte nei loro costituenti più piccoli, vale a dire gli aminoacidi; il processo in questione terminerà nell’intestino tenue.

La parete dello stomaco è provvista di una poderosa muscolatura liscia, che contraendosi  porta il chimo a contatto con i succhi prodotti dalla parete gastrica: tra i prodotti del succo gastrico si trova l’acido cloridrico, il quale viene secreto, per permettere l’attivazione di un enzima chiamato pepsina, fondamentale per il processo di demolizione delle proteine.

 

Il pancreas è associato sia al segno del cancro, sia a quello della vergine: infatti, è una ghiandola mista, endocrina (collegata al segno della vergine) ed esocrina (collegata al segno del cancro), che comunica con l’intestino tenue; la parte endocrina produce gli ormoni (insulina e glucagone), che regolano l’utilizzo di glucosio da parte delle cellule dell’organismo e la sua concentrazione nel sangue (glicemia). La parte esocrina del pancreas, ha invece, funzione digestiva, in quanto produce il succo pancreatico che contiene una serie di enzimi necessari alla demolizione dei glucidi, dei protidi e dei lipidi.

Il pancreas è in relazione con il segno del cancro, oltre che per la funzione digestiva, anche perché è collegato alla funzione dell’allattamento: infatti, il latte materno protegge il neonato dall’insorgenza del diabete giovanile, attraverso anticorpi e linfociti T, che il bambino non è in grado di produrre fino al secondo mese di vita.

 

Guardiamo ora i governatori del segno. Il cancro è governato dalla luna e la venere è esaltata nel segno. Come è noto la luna, la signora della notte, regola il sonno, la memoria, la ricettività, il ciclo riproduttivo, la digestione, la linfa vitale. Ad essa sono associati: il seno, l’utero, lo stomaco.

Se ci pensiamo a fondo, capiremo che governa tutto ciò che contiene, che protegge, che nutre, che mantiene in vita, confermando ulteriormente il famoso concetto luna-madre. Il seno contiene il latte (vitale per il bambino), lo stomaco il cibo (vitale per l’uomo), l’utero il feto (semplicemente vita).

 

Venere in questo segno è esaltata, cioè dà il meglio di sé. Ora conosciamo le caratteristiche anatomiche relative al pianeta, ma ripeteremo qui la loro relazione con il segno del femminile e della maternità per antonomasia: il cancro.

Gli organi riproduttivi femminili e tutte le funzioni relative alla riproduzione sono associate al pianeta: la vagina, ovaie, tube di Falloppio.

Il Cancro, il femmineo per eccellenza, è quindi governato dai due pianeti del femminile: luna e venere. Venere, la femminilità seducente, l’attrazione fisica e sessuale che come fine ha la riproduzione, la creazione di nuova vita, una nuova vita a cui penserà la luna, la madre. Prima accogliendo il seme maschile e poi nutrendo il feto all’interno del proprio utero, e, una volta nato, mantenendolo in vita attraverso il latte contenuto nel suo seno.




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