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STEVE JOBS - I-MAN

a cura di Luna
 
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In quest’epoca priva di eroi, di persone che diano l’esempio, di “miti” da emulare, c’è un uomo che nel suo piccolo (si fa per dire) costituisce un punto di riferimento per tutti coloro che si arrendono, cedendo alle intemperie della vita. Un uomo giusto, un uomo forte, un uomo che sa rialzarsi dopo essere caduto. Un uomo che di fronte ai drammi della propria esistenza si è chinato senza mai spezzarsi. Quest’uomo è Steve Jobs. Per i pochi che non lo dovessero conoscere ricorderò semplicemente che è il fondatore della Apple. E’ apparso pochi mesi fa in Televisione presentando la sua ultima creazione l’IPad 2. Magro, un po’ sofferente, ha comunque sorriso tutto il tempo, forse per rincuorare gli spettatori sul suo stato di salute. Già. Purtroppo Steve è ammalato di tumore, ed i medici non sono certo ottimisti circa la sua possibilità di continuare a vivere. Ma questo è solo l’ultimo degli ostacoli che la vita gli ha posto di fronte. Quando noi pensiamo ad un uomo del genere viene spontaneo pensare che sia stato un uomo fortunato, un prediletto dagli “Dei”, ma non è affatto così. Cominciamo dunque dall’inizio, in modo che si possa capire la grandezza di questo essere umano.

Siamo in America, precisamente a San Francisco. Una studentessa americana, Joanne Carole Schieble si accorge di aspettare  un figlio da un suo compagno di università siriano: Adbulfattah
“John Jandali. Decide di portare avanti la gravidanza, ma di non tenere il bambino, firmando un contratto per l’adozione dello stesso. Pone però delle condizioni da rispettare: la famiglia adottiva dovrà essere facoltosa, e, soprattutto, colta. Il bambino dovrà essere messo in condizione di studiare e di frequentare l’università. Viene trovata una famiglia che corrisponde perfettamente a queste caratteristiche, ed il contratto viene firmato. Il 24 Febbraio 1955 alle 19.15 Steve viene alla luce.
Vengono subito chiamati i genitori adottivi “prescelti”, ma questi, dopo aver saputo che il nascituro era maschio, rinunciano, affermando che preferivano una femminuccia. Vengono dunque interpellati i secondi della “lista” di candidati all’adozione: Paul e Clara Jobs residenti a Mountain View, Santa Clara, California, i quali si precipitano all’ospedale per prendere il bambino.
Dopo poco tempo, la madre naturale viene però a sapere che i Jobs non sono affatto facoltosi e tantomeno colti. Decide di togliere loro Steve, ma Paul e Clara le promettono, mettendolo per iscritto, che faranno studiare il bambino a qualsiasi costo. Joanne, finalmente acconsente dando finalmente una casa ed una famiglia a questa piccola creatura rifiutata già dalla nascita.

Steve vive una classica infanzia americana, gioca, studia, impara e finalmente approda all’Università. Purtroppo però non riesce ad appassionarsi agli studi, tutto gli sembra inutile, effimero, noioso. L’unico corso universitario (è doveroso ricordare che eravamo nel lontano 1972) che lo affascina è quello di “bella calligrafia”.  Lo frequenta, impara tutto quello che può e dopo soli 6 mesi abbandona l’Università per andare a lavorare. Nel 1974 lo troviamo alla Atari, dove incontra Steve Wozniak, Insieme lavorano sui circuiti di alcuni videogiochi, ma poi decidono di mettersi in proprio. Facendo del garage dei genitori di Jobs  la sede della loro azienda,  fondano la Apple. Se guardate la televisione avrete sicuramente visto la pubblicità di una nota marca di automobili, dove fanno notare che alcune delle più grandi scoperte dell’ultimo secolo siano avvenute in un garage. Bene, a parte Thomas Edison e molti altri, anche Jobs e Wozniak progettarono un futuro tecnologico proprio in un’autorimessa. Per poter iniziare, Jobs venderà la propria automobile, mentre il socio dovrà privarsi del  proprio calcolatore scientifico. Come tutti sappiamo, la Apple  impiega davvero pochi anni ad emergere e a farsi notare. Nel 1977 lanciarono il primo personal computer che, all’epoca, veniva chiamato “microcomputer”. Il Mac è tuttora un computer davvero apprezzato, forse, addirittura il più apprezzato. Nel 1980 la Apple viene quotata in borsa. Il successo è grande, ma la vita, lo sappiamo bene, ci mette spesso alla prova. Nel 1983 l’amico e socio Wozniak ha un incidente aereo, al quale sopravvive, ma decide di lasciare la società per dedicarsi a sé stesso ed ai propri interessi. Lasciato solo, Steve convince John Sculley a diventare Amministratore Delegato della Apple. Nel 1985 questa decisione si rivelerà deleteria, dato che in seguito all’insuccesso di Apple III sarà lo stesso Sculley ad estrometterlo (davvero incredibile) dalla società. Steve ne esce a pezzi, sconcertato e deluso dall’ennesimo tradimento ed abbandono subito. Ci mette qualche mese a riprendersi, ma poi comincia a cercare una nuova strada, un nuovo lavoro. Dirà in seguito a questa esperienza:  “L’unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare, non fermatevi, come capita per le faccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l'avrete davanti. E, come le grandi storie d'amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continuate a cercare finché non lo trovate. Non accontentatevi… Siate affamati. Siate folli”
E lui è abbastanza folle da fondare la Next Computer coltivando l’idea di fare una vera rivoluzione tecnologica. Compra la Pixar ed comincia a sviluppare un nuovo tipo di animazione. Nel 1995 esce “Toy Story il Mondo dei giocattoli”.

In seguito al successo Jobs riuscirà a riprendersi la Apple, saziando così la sua sete di rivincita.
Dopo una serie di alti e bassi nel 2002 nascerà un’altra incredibile novità tecnologica: I-Pod, un sistema per ascoltare musica compattata in uno strumento piccolissimo, comodo e funzionale.
Negli anni successivi Steve sforna uno dopo l’altro I-Book, MacBook ed il G4.
Ma ciò che veramente sarà incredibile è il suo nuovo telefonino: l’ I-Phone. Nell’arco di qualche mese la diffusione di questo prodotto è mondiale. Non fanno in tempo a produrlo che già è venduto. Diventa un oggetto che tutti vogliono possedere. Lo slogan del prodotto è “Essere dovunque”
Tutto bene, tutto a gonfie vele, si può dire, ma tanto per cambiare, la vita lo bastona un’altra volta.
Nel 2004 Jobs viene a scoprire di avere un tumore al pancreas. I medici gli consigliano di andare a casa a sistemare tutte le sue “faccende” e di stare con i suoi cari il più possibile. Sembra che abbia davanti pochi mesi di vita. Ma lui non si arrende, anzi, da questo ennesimo tradimento (questa volta da parte del suo stesso corpo) sviluppa una propria filosofia di vita: “Negli ultimi 33 anni, mi sono guardato ogni mattina allo specchio chiedendomi: "Se oggi fosse l'ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?". E ogni qualvolta la risposta è no per troppi giorni di fila, capisco che c'è qualcosa che deve essere cambiato.”
Steve lotta strenuamente contro la malattia, vive, lavora ed inventa nuovi prodotti. Nel 2009 gli verrà trapiantato il fegato e la sua salute sembra migliorare. Nel 2010 presenta la sua ultima invenzione l’ I-Pad. Nello stesso anno viene dichiarato “Uomo dell’Anno” dal Financial Times

Non si può che provare ammirazione per una persona che, pressoché priva di studi specifici sia riuscita, con la pura forza di volontà, a trasformare la propria vita in qualcosa di straordinario. Un uomo “sfortunato” fin dalla nascita, tradito prima dalla madre, poi dai soci, poi dalla salute, o, per meglio dire, dalla mancanza della stessa. Eppure, piegato, segnato, ferito da più parti, non si è mai arreso, prendendo invece spunto dalle proprie sconfitte per ripartire da capo, per migliorarsi, per evolversi. Un autentico genio dell’informatica, della tecnologia, dell’innovazione.
Eppure, abbiamo a che fare con un Pesci. Un segno empatico, tenero, ipersensibile, più vocato alla spiritualità che alla tecnica pura. Ma non dimentichiamo che questo segno è governato da Nettuno, il pianeta che va “oltre”; che abbatte i confini conosciuti, li dissolve, li supera. La creatività, la fantasia, la genialità appartiene di fatto e di diritto a questo segno, il quale, quando e se, la smette di lamentarsi della qualsiasi ed impiega tutte le proprie energie nel “fare” sa produrre cose meravigliose. E’ anche vero che Steve possiede uno splendido Mercurio in Aquario il segno nel nuovo, della tecnologia, del futuro. E’ sicuramente il pianeta dominante del suo tema. E’ collocato in casa 5°, il campo astrologico della creatività, dell’identità , dei figli, ed inoltre governa l’ascendente. Anche la passione per il cinema, per l’intrattenimento sono legati a questa casa. Il suo successo con la Pixar, l’essere un grande azionista della Disney, gli stessi  I-Pod ed I-Phone ce lo mettono in evidenza. Il suo essere pioniere, sempre un passo avanti, la sua ricerca del nuovo, il suo bisogno di perfezione sono propri dell’Aquario. La larga quadratura di Saturno allo stesso Mercurio non deve spaventare, rappresenta solo il fatto che, nel corso dell’infanzia, Steve deve essersi convinto di non essere poi così intelligente. Ma, tanto per cambiare, ci ha lavorato sopra, cercando di imparare ugualmente il più possibile. Non ha dato retta a chi gli diceva: “Non è possibile, non riuscirai a farcela”. Invitato a presiedere la consegna dei diplomi presso la celebre Università di Stanford, dichiarerà, (inondando i ragazzi neo-laureati di autentiche perle di saggezza): “Il nostro tempo è limitato, per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro. Non facciamoci intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario” Dichiarerà inoltre, rivelando una notevole dose di auto-ironia: “Sono onorato di essere qui con voi oggi alle vostre lauree in una delle migliori università del mondo. Io non mi sono mai laureato. Anzi, per dire la verità, questa è la cosa più vicina a una laurea che mi sia mai capitata”. In realtà lui non mai smesso di studiare, di cercare, ma selezionando solo ciò che lo appassionava veramente. Ed è  proprio quel Saturno in casa 3^ (che forma lesione con Mercurio ma che trigona Giove ed Urano in X) che lo aiuta a dare forma e concretezza alle idee partorite da un’intelligenza così straordinaria. Lui inventa, perfeziona, corregge, fino ad arrivare all’essenza stessa delle cose. La sua mania per il piccolo, per i particolari, per l’efficienza e la praticità sono sicuramente prodotti dall’Ascendente Vergine, ma anche dalla collocazione del Sole in casa 6^. Miniaturizzare è la parola d’ordine della Vergine, basta guardare i Giapponesi e loro tecnologia per rendersene conto. (Giappone: Capricorno/Vergine).

Certo ci vuole coraggio per vivere la vita di Steve, ma questo lui lo possiede: guardate quel Marte in Ariete al trigono di Plutone: un autentico gladiatore. E’ pur vero che quel Marte si oppone a Nettuno ed è quadrato a Giove ed Urano ma come spesso gli astrologi sanno, le opposizioni e le quadrature sono degli ostacoli, ma possono essere limitati o addirittura superati se ci si impegna seriamente a farlo.
Fra l’altro Steve possiede quella congiunzione Giove-Urano in casa 10, proprio sulla cuspide con l’11° che gli ha dato, a mio avviso, quel pizzico di ineluttabile fortuna che lo ha aiutato ad avere successo. Un aiuto che viene dato solo a chi osa, non a chi stà seduto sui propri guai lamentandosene senza fare nulla per risolverli. Lui non si è mai lagnato, ha affrontato le prove che gli sono state poste di fronte, e anche se tradito, deluso e ferito, ha fatto “girare” la ruota della vita a proprio favore. Si è ricostruito pezzo per pezzo con umiltà e rigore virgineo concedendosi davvero pochi momenti da dedicare alle lacrime ed allo sconforto.  Certo quella Luna in Ariete, così “fumina” scatti di rabbia glieli ha dati. E’ stato descritto dai suoi collaboratori come un grande lunatico, dato che alternava violenti alterchi a cupi silenzi. Quell’opposizione Nettuno – Marte sull’asse 2 – 8 è testimone delle iniziali insicurezze di quest’uomo dovuto al suo stato di bambino adottato, rifiutato dalla madre e dal padre.
La sua Venere, il pianeta dell’autostima, dei valori, delle scelte e del modo di amare, trovandosi nel Capricorno ed in casa IV, ci racconta che Jobs pensa che per essere amato ed apprezzato dovrà “fare bene i propri compiti”, dovrà essere all’altezza della situazione. Voleva essere apprezzato, stimato, amato, come tutte le persone che, inizialmente, non sono state benedette da un’infanzia facile e felice. L’opposizione di questa Venere a Giove-Urano in X ci ricorda, per l’ennesima volta, l’infelicità provata nella prima parte della vita e forse, sotto, sotto, ancora oggi. Eppure, partendo dallo stato di “figlio rifiutato” Steve Jobs è diventato un uomo, un esempio ed, a suo modo, un modello da imitare.
Non dimentichiamoci neppure che il Sole è in casa sesta,  ed oltre a fornirgli un notevole complesso di inferiorità, lo avrà fatto sicuramente sentire “stretto” in un mondo troppo piccolo e convenzionale per l’immenso bisogno di spazio dove “nuotare”,  che caratterizza i Pesci. Un Sole che nel 2004 ricevette l’aspetto di Urano, provocando il terremoto dovuto alla scoperta del tumore, ed è proprio la casa 6^ quella che ci parla della salute, dello stato e della cura del corpo.
Purtroppo, ultimamente,  le sue condizioni di salute sembrano essere notevolmente peggiorate. Chissà che anche questa volta Steve riuscirà a far girare la “ruota” a suo favore. Speriamo. Caro Steve, sìì affamato, sìì folle…. ancora una volta.  Ultimamente Donald Trump ha dichiarato, durante un’intervista, che voleva vedere il certificato di nascita di Jobs, perché secondo lui non è umano, ma, probabilmente, alieno. Forse è proprio vero.




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