Anche per questo simbolo elettorale non sono mancate le polemiche a causa delle cosiddette liste civetta, cioè di quelle pseudoformazioni politiche che si sono presentate soprattutto per “rosicchiare” voti agli avversari, spesso speculando sulla somiglianza dei simboli o dei nomi. Nel caso specifico è stata bloccata la presentazione di un simbolo praticamente identico a questo, ma privo del sito internet in basso.
Il MoVimento Cinque Stelle, noto anche con la sigla “M5S”, non è un partito tradizionale, ma nasce come una “libera associazione di cittadini” grazie all’azione politica del comico e attore Beppe Grillo, che è in questo senso da tempo attivo soprattutto sul suo frequentatissimo blog, oltre che nelle piazze. Da questa esperienza nacque prima il movimento “Amici di Beppe Grillo” e poi il vero e proprio partito politico che si propone per la prima volta in una competizione nazionale come lista alternativa a qualsiasi altro schieramento finora presente nel panorama italiano.
Simbologia del logo
Il logo non possiede particolari simbolici che richiamino espressamente la protesta che invece accompagna il movimento fin dai suoi esordi, forse proprio per distaccarsi da questa visione che gli attivisti preferiscono superare con precisi obiettivi politici programmatici nei campi dell’ecologia, della moralità, della giustizia sociale. La dichiarata antipartitocrazia del MoVimento Cinque Stelle
appare nel logo in modo sottile e originale.
Il simbolo appare semplice ed essenziale, comprendendo soltanto tre elementi: la scritta “MoVimento”, la scritta “beppegrillo.it”, e, come unico particolare grafico, cinque stelle.
Il MoVimento
La parola “movimento” richiama simbolicamente il verbo muoversi, cioè essere attivi, agire, progredire. Il verbo “muovere” deriva dal latino movere che ricalca il greco kinéin, che significa togliere qualcosa dallo stato di quiete, ovvero spostarlo da un luogo a un altro. Etimologicamente è richiamata l’azione, ma il significato è da intendersi in senso sia fisico che morale, come per esempio evidenzia il modo di dire “darsi una mossa”. I romani dicevano anche movere animus, intendendo, con il moto dell’animo, l’eccitazione e la commozione.
Ma nel logo la parola mostra una lettera “V” in particolare evidenza di dimensioni, carattere e colore. La rossa lettera che sembra tracciata a mano libera e che si differenzia dalle altre nere e regolari potrebbe avere diversi significati.
Il primo è assai probabilmente quello di richiamare la data dell’8 settembre 2007 in cui, con il medesimo logo della lettera “V” rossa, il gruppo promosso da Beppe Grillo celebrò il V-Day (poco elegantemente appellato “Vaffanculo-Day”) nelle piazze d’Italia, in aperta e accesa contrapposizione alla corruzione diffusa nel mondo della politica. In quella occasione Beppe Grillo raccolse le firme per una legge d’iniziativa popolare denominata “Parlamento pulito”, volta a impedire ai parlamentari condannati in via definitiva dal sistema giudiziario di sedere in Parlamento, a vietare la rielezione per più di due legislature, e a consentire ai cittadini di eleggere i candidati con una preferenza diretta.
Per esplicita dichiarazione dei promotori del V-Day, la lettera era anche un segno di richiamo simbolico al film V per vendetta, diretto da James Mc Teigue nel 2005 e scritto dai fratelli Wachowsky. Il film è diventato subito un cult grazie anche al soggetto di Alan Moore già illustrato con successo in un’opera a fumetti che parla di una futuristica Gran Bretagna ferocemente oppressa da un regime dispotico al quale si oppone un misterioso e affascinante personaggio con la maschera di Guy Fawkes.
Guy Fawkes era, non a caso, il cospiratore che il 5 novembre 1605 tentò di assassinare il re Giacomo I e i membri del Parlamento britannico con la famosa “Congiura delle Polveri” (Gunpowder Plot), in cui ben tre colonne di barili di polvere da sparo avrebbero dovuto far esplodere la sede della Camera dei Lord. Fawkes fu arrestato il giorno stesso dell’attentato e condannato a morte con altri congiurati cattolici. A questo rivoluzionario del XVII secolo si ispira il protagonista del fumetto e del film, che è un eroe anarchico e mascherato che si ribella alla dittatura e alla corruzione con metodi e pensieri originali, con carisma e teatralità.
In questo caso il richiamo simbolico alla “V” di V per Vendetta sembra voler richiamare, così come lo stesso V-Day, il concetto di ribellione ai paradigmi dominanti del sistema politico.
Infine, poiché il V-Day del 2007 richiamava come assonanza e struttura il D-Day, il giorno fatidico dello sbarco degli Alleati in Normandia (6 giugno 1944), penso che la lettera “V” possa e voglia significare anche ciò che durante la Seconda Guerra Mondiale significò per Winston Churchill e per tutti i britannici: Victory. Ed è logico che ogni lista che si presenti alle elezioni si auguri la vittoria.
Il blog “beppegrillo.it”
Il sito del comico genovese Beppe Grillo è da tempo uno dei più visitati non solo d’Italia, ma addirittura del mondo. Il blog di Beppe Grillo è una piazza virtuale e un vero e proprio magazine on line, una sorta di giornale di partito (anzi, dell’associazione di cittadini) e forse il primo punto di forza del movimento, dove è possibile iscriversi, scaricare il programma, partecipare attivamente con commenti, votare gli stessi, confrontarsi e far sentire la propria opinione di attivista.
Questo è il principale motivo della presenza della scritta “beppegrillo.it” nel simbolo elettorale.
Le Cinque simboliche Stelle
Da più di un secolo le Guide Michelin sono un punto di riferimento per il turista: non so se abbiano inventato loro il sistema di valutazione con le stelle, ma certamente le stelle delle Guide Michelin per i ristoranti sono da molto tempo degli ambiti riconoscimenti e delle indicazioni di qualità per il turista: la guida assegna da una a tre stelle ai vari ristoranti citati in base alla qualità rilevata dei medesimi. Un numero crescente di stelle è assegnato anche agli alberghi in relazione alla rispondenza a precisi parametri di qualità dei servizi offerti.
Il riferimento simbolico delle Cinque Stelle del logo dell’omonimo “MoVimento” è chiaramente quello relativo alla qualità. Così come il turista può valutare alberghi e ristoranti in relazione al numero di stelle presenti nella guida, l’elettore è idealmente chiamato a giudicare le varie liste in base alla valutazione, e, ovviamente, cinque stelle corrispondono al massimo del giudizio.
Le cinque stelle del nome però rappresentano anche le cinque diverse tematiche che gli attivisti intesero in origine affrontare politicamente: ambiente, acqua pubblica, mobilità sostenibile, sviluppo e connettività. L’attuale programma scaricabile sul blog di Beppe Grillo espone invece ben sette tematiche: istruzione, salute, informazione, trasporti, Stato/cittadini, energia, economia.