Lo sanno tutti. La mamma dei cretini è sempre incinta. Temo anche che abbia e abbia avuto una serie di parti gemellari, vista l’abbondanza di tali individui in circolazione. Alcuni di essi si sono esibiti fra il pubblico di Sanremo nel corso della serata inaugurale del 12 Gennaio. Hanno scelto di esibire lo scarso numero dei propri neuroni attivi, all’ingresso sul palcoscenico di Maurizio Crozza, un famoso comico, un caricaturista, un sagace imitatore di difetti e vizi di personaggi noti, e, soprattutto, di politici. Era entrato travestito da un noto personaggio politico che, cantando, enunciava i propri programmi. Dalla platea si comincia a sentire “No, politica a Sanremo” e fin qua, ci può stare, è un accettabile punto di vista. Purtroppo però seguono a raffica, insulti e parolacce indirizzate all’artista. Crozza abbozza e cerca di andare avanti, ma è davvero impedito a farlo da questi decerebrati che insistono nelle urla e nei fischi. Ma perché??? Analizziamo un attimo ciò che dice il comico e contro chi se la prende.
Io vedo in Crozza una grande qualità di satira democratica. Quasi un “super partes”. Lui prende in giro tutto e tutti: sinistra, centro, destra e anche i loro variegati atolli circostanti. Non risparmia proprio nessuno. Se un personaggio del mondo politico-economico, ma anche dello spettacolo, dice o fa qualche castroneria, lui puntualmente lo prende in giro imitandolo con piacevolissime caricature. Forse alcune persone non sanno cos’è la satira, non né conosce l’origine né il fine.
La Corte di Cassazione la descrive in questo modo: “E’ quella manifestazione di pensiero, talora di altissimo livello, che nei tempi si è addossata il compito di “castigare ridendo mores”, ovvero di indicare alla pubblica opinione aspetti criticabili, o esecrabili di persone, al fine di ottenere, mediante il riso suscitato, un esito finale di carattere etico, correttivo cioè verso il bene”.
La satira esiste da sempre, dagli albori dell’umanità, e troviamo le prime tracce della stessa nell’Antica Grecia, ad Atene. Nulla però esclude che le sue origini siano molto più antiche. Sta di fatto che ne fa ampio uso l’ateniese Aristofane, un poeta comico, con grande ira e probabile principio d’ulcera di Cleone, un demagogo dell’epoca. Fin da quei tempi la satira ha assunto colorazioni fortemente politiche, si occupava degli eventi di stretta attualità ed aveva un forte impatto sull’opinione pubblica, soprattutto a ridosso delle elezioni (ci ricorda qualcosa?).
Saltando giusto qualche migliaio d’anni, arriviamo al famosissimo Pasquino, una statua alla quale i cittadini malcontenti affidavano, attraverso l’affissione di lettere aperte, il compito di fustigatore dei costumi di Roma, dei romani, e soprattutto del Papa.
La satira quindi è, se usata con intelligenza, un mezzo lecito per far riflettere i potenti di ogni genere e natura, sulle proprie caratteristiche negative. Di fronte all’uso che ne fa Maurizio Crozza, non capisco da dove arrivi la rabbia o la disapprovazione. Non è un fustigatore a prescindere, lo fa con molta ironia, molta intelligenza e la giusta dose di bonomia. Lo ha sempre fatto.
Non mi posso dimenticare le sue imitazioni a “Quelli del calcio” condotto da Simona Ventura. In quel programma, improvvisa, recita, imita, tutto condotto con intelligenza e sagacia. La sua è vera professionalità. Non si è però improvvisato attore e comico. Nel 1980, infatti si era diplomato alla Scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova. Forma, successivamente, il gruppo cabarettista Broncoviz. In televisione esordisce in trasmissioni satiriche quali “Avanzi” e “Tunnel”. E’ stata però la sua collaborazione con la Gialappa's Band a portarlo alla notorietà. E’ lungo l’elenco di personaggi famosi rappresentati da lui: Ennio Doris, Matteo Renzi, Roberto Formigoni, Luca Cordero di Montezemolo, Mario Monti, Gianluigi Bersani, Giorgio Napolitano, Silvio Berlusconi, Flavio Briatore, Sergio Marchionne, Francesco Schettino, Roberto Giacobbo e tanti, tanti, altri
Ma dove nasce questa sua grande capacità? Sicuramente da molto lontano. Il nostro caro Maurizio nasce a Genova il 5 Dicembre 1959 alle 20.20. Uno splendido esempio di Sagittario con ascendente Leone. Fuoco su fuoco quindi. Come se non bastasse il suo Sole è posizionato nella casa quinta, tipico delle persone destinate, oltre che dotate, ad assumere ruoli di rilievo. E’ infatti una posizione classica nei temi di attori e gente dello spettacolo. Un Sole in trigono perfetto con il Medio Cielo in Ariete. Una Luna in Aquario conferisce al comico quel tocco di genialità ma anche di distacco emotivo tipico del luminare collocato in questo segno. A completare il tutto uno straordinario Mercurio Scorpione che dà al suo modo di comunicare quella sferzante profondità che tanto piace ai suoi innumerevoli ammiratori. E’ uno dei Mercuri (intelligenza, comunicazione, tipo di pensiero) più intelligenti dello zodiaco. Il detto “Taglia più la lingua della spada” credo sia stato coniato per descrivere una persona in possesso di questo Mercurio Scorpione. Esprime un modo di pensare e, conseguentemente, di comunicare, arguto, profondo e sferzante al limite del cinismo.
A tal proposito cito, a mero titolo di esempio, un paio di sue dichiarazioni. Nel Febbraio 2012 Crozza viene accusato di aver copiato da Twitter tre battute poi usate nel suo monologo a “Ballarò”. Serafico, il comico risponde con una lettera al Corriere.it che contiene questa dichiarazione: “Lo confesso, è tutto vero. Sono trent’anni che io lavoro copiando dalla rete. Anche quando la rete non esisteva, io la copiavo. A scuola ho sempre copiato da Twitter. Anche questo comunicato non è mio: l’ho appena trovato su Twitter.”
Durante un’intervista durante la quale gli veniva chiesto perché parlasse così spesso di politici e di politica. La sua risposta: “Perché ogni gesto quotidiano è politica. Basta vedere cosa chiedi al tuo commercialista: se gli chiedi di aiutarti a pagare le tasse con il 740 o se gli chiedi di fare il possibile per non pagarle”.
Crozza è un grande professionista, un’instancabile lavoratore. Basta guardare quel Saturno in Capricorno posto in casa 6. Una posizione che conferisce a chi la possiede un attaccamento alla propria professione quasi patologico. Il vero tallone d’Achille di queste persone. Volete ferire a morte un individuo con questo aspetto astrologico? Criticate il suo lavoro. E’ una garanzia: l’avrete colpito ed affondato. Ecco perché Maurizio ha barcollato (letteralmente) di fronte ai fischi ed agli insulti che arrivavano dai suddetti prezzolati decerebrati. Pur sapendo che erano lì apposta, non ha resistito e se non fosse intervenuto il grande Fabio Fazio, probabilmente se ne sarebbe andato. Eppure poteva rispondere per le rime a quegli imbecilli. Argomenti ne aveva talmente tanti da seppellirci quei buffoni privi d’intelletto. Niente, sopraffatto, si è sicuramente sentito sconfitto ed umiliato. Ha mostrato al pubblico televisivo e non, la sua fragilità, ma anche il suo carattere buono e generoso. Spero sia stato notato. Una persona maligna non si sarebbe comportata così. D’altronde Crozza ha un bellissimo Giove congiunto al Sole. Nessuno, con questo aspetto, soprattutto nel segno del Sagittario, può essere considerato crudele o sadico. Un gran parlatore certo, ma sempre con uno spesso strato di gentilezza ed allegria.
Il suo grande bisogno di equilibrio e di armonia gli è donato dalla sua Venere Bilancina. Credo sia proprio per questo che Maurizio usa una satira che non è mai né volgare, né davvero offensiva. E’ sempre garbato, anche quando prende in giro le persone, si direbbe che lo fa con uno sguardo benevolo, quasi fosse un padre che ammonisce il proprio figlio per le sue marachelle. Un simpatico rimproverare il suo, più che un vero e severo ammonimento. Più consigliere che giudice si direbbe.
D’altronde è un Sagittario, un Sole che si distingue per la grande curiosità, per la bonomia e la capacità di visione del futuro, più che per cattiveria vera e propria. D’altronde, come già scritto, la sua Luna è in Aquario ed il mito di questo segno è proprio quello di Prometeo, noto per aver regalato il fuoco agli uomini ed averne pagato a caro prezzo le conseguenze. Ora, nessuno ancora ha legato Crozza ad una roccia del Caucaso in attesa che un’aquila gli divori il fegato, ma sospetto che qualcuno lo farebbe ben volentieri. Tanto per fargli passare la voglia di dire la verità (anche se con molto senso dell’umorismo) su questo o quel personaggio. Certo, il suo è il segno dei pontificatori per eccellenza, quelle persone, per intenderci, che pretendono di insegnare ai gatti ad arrampicare, ma sono così simpatici gli amici del Sagittario, che si perdona loro volentieri l’inarrestabile prosopopea.
Anche l’Ascendente Leone gli dà quest’immagine vincente, da Re (in questo caso della satira).
Credo che invece costituisca per lui un problema l’aspetto dinamico che il suo Plutone forma contro il Sole e Marte, per non parlare della Luna. I due pianeti archetipi del maschile ne escono un po’ a pezzi con quella quadratura, forse anche per questo Maurizio Crozza non affonda mai davvero il dito nella piaga, ferisce, ma non uccide, critica ma non offende. Plutone rappresenta il potere personale e la capacità di esercitarlo e quella quadratura gli rende difficile agirlo fino in fondo. D’altronde l’artista è un autentico plutonico. Se ben guardiamo, ben 6 dei suoi pianeti su 9 (lo so, sono 10, ma dobbiamo togliere Plutone) sono in aspetto al pianeta più lento dello zodiaco. In ogni caso la lesione non riesce a togliere a questo piacevolissimo personaggio, la simpatia, la travolgente energia comunicativa e quella straordinaria capacità di farci sorridere in tempi come questi, dove da ridere c’è rimasto davvero poco.
Vorrei finire dicendo a quelle persone che l’hanno fischiato a Sanremo qualcosa che ho sentito in questi giorni: Spero che vi abbiano pagato bene, perché voi avete venduto la vostra voce, il vostro voto e la vostra anima. Almeno a Faust il diavolo ha concesso l’immortalità in cambio dell’anima, a voi invece solo un ricordo immortale per tutti. Passerete, ben più modestamente, alla storia (dello spettacolo) come quei dementi prezzolati che in cambio di pochi euro criticarono un onesto, intelligente e bravo lavoratore dello spettacolo.
Maurizio, non ti curar di loro, ma guarda e passa.