Le stagioni non sono tutte uguali: non tra di loro, ed è ovvio, ma nemmeno all’interno dei tre mesi che le compongono singolarmente. Ad esempio, la primavera è caratterizzata in generale da un periodo di risveglio e di nuova vita per la natura, ma ben diverso è l’inizio arietino, tutto un fremito di gemme e germogli, dal periodo successivo, quando il Sole entra in Toro. E questo a prescindere dalle condizioni atmosferiche, di cui la natura si interessa solo in parte: chiunque ha un po’ di dimestichezza con le piante, anche solo per giardinaggio da balcone, sa infatti che ancor prima della temperatura o dell’umidità, le piante seguono il “fotoperiodo”, vale a dire la quantità (e qualità) della luce solare, a cui rispondono con pronta naturalezza anche in condizioni di coltivazione più artificiale. Dunque non è un vezzo da astrologi considerare il Sole come sovrano del tempo e della sua diversa energia in divenire attraverso i mesi-segni!
Dicevo che la fase iniziale della primavera è più frizzante e dinamica: i colori sono accesi e lucenti, gli odori intensi, dall’impatto fresco ma dalla permanenza riscaldante. Adesso invece, se ci guardiamo intorno, notiamo innanzitutto la pienezza delle forme vegetali: le foglie si sono ormai aperte ricoprendo i rami degli alberi, i colori sono più saturi anche se ancora luminosi, e un po’ ovunque sbocciano i fiori, i veri protagonisti di questo periodo. I giardini, le campagne e persino le città sono pervasi di profumi penetranti e dolcissimi, il loro aroma è rilassante e non più eccitante come nel mese precedente, rallenta i ritmi frenetici e induce alla calma, all’armonia, al godimento della vita. Questo è il Toro, il segno Fisso della primavera, ben rappresentato dal suo pianeta governatore, Venere, Dea dell’amore e delle “belle forme” che dona a questo periodo connotazioni femminili, di secondarietà, concretizzazione, fertilità e lenta assimilazione dei piaceri. Ecco perchè lo associamo a tutte le piante dai colori pieni e saturi, ai sapori o aromi morbidi e dolci, pesanti: ad esempio la rosa, regina della stagione, la tuberosa, il mughetto, il lillà, il gelsomino, il glicine... tutti fiori che proprio adesso troviamo intorno a noi.
Per onorare questo tempo così dolce e gradevole, possiamo accordarci alle sue note solari con una miscela aromatica che le esalti, e che sappia stimolare dentro di noi sensazioni corrispondenti ed una adeguata armonia. Ecco un esempio di profumo, adatto sia per il giorno che per la sera. In una boccettina di vetro scuro con contagocce, da almeno 6 ml, miscelare in 4 ml di olio di mandorle dolci 10 gocce di olio essenziale naturale di benzoino, 10 di ylang ylang e 10 di legno di rosa; chiudere la boccetta e agitare delicatamente per qualche secondo. Aggiungere poi 30 gocce di o.e. di vaniglia o rosa (quello di gelsomino è molto caro se naturale) oppure, per un profumo più maschile, di vetiver, e solo 5 gocce di o.e. di chiodi di garofano. Richiudere, agitare ancora un po’, e lasciare a riposo per almeno un paio di giorni, così da favorire la miscelazione e l’armonizzazione degli aromi.
E’ un profumo che favorisce la distensione, la calma, la cordialità ed esalta la sensualità naturale. Ne bastano poche gocce, da massaggiare sul collo il mattino o il primo pomeriggio: usandolo ogni giorno, il suo aroma diventerà man mano più stabile e “fisso” e si accorderà perfettamente all’odore della pelle o ai diversi stati d’animo, intervenendo sempre con gentile costanza a riequilibrare eventuali picchi emozionali che dovessero disturbarci.