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DEAE EX MACHINA

a cura di Melissa Rhys
 
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Christine Lagarde, 1 gennaio 1956, h.:1:40 p.m., Parigi

Ursula von der Leyen, 1 ottobre 1958, ora sconosciuta (domificato per 12:00), Bruxelles (Belgio)

L’Economist, nel primo articolo di commento alla notizia, le ha definite “deae ex machina”: Christine Lagarde, presidente del Fondo Monetario Internazionale, e Ursula von der Leyen, ministro della Difesa tedesco, sono le candidate alla successione di Mario Draghi, come Presidente della Banca Centrale Europea e di Jean-Marie Juncker, come Commissario UE.

Nella drammaturgia classica l’intervento del deus ex machina arrivava a risolvere intrecci narrativi diventati troppo complicati da sciogliere non solo per i personaggi ma per lo stesso autore. La loro scelta è certamente frutto di compromessi raggiunti a fatica dopo che veti incrociati avevano eliminato i favoriti della vigilia: anche nei conclavi politici chi entra Papa in pectore ne esce cardinale.

Ma i contrasti interni alla Comunità europea non si limitano alle nomine nei ruoli cardine, per quanto importanti nella distribuzione e gestione del potere. Alla radice c’è una profonda crisi di identità sottolineata dal risorgere del populismo nazionalista che Lagarde e von der Leyen sono chiamate ad affrontare con decisione e con uno spirito nuovo rispetto ai loro predecessori. Che alle donne vengano spesso riconosciuti gli incarichi più alti in ambito economico e politico quando la situazione è critica se non disperata, non è una novità (ne sa qualcosa Theresa May, un’altra Bilancia). Storicamente però questo è uno dei modi in cui hanno cominciato ad incrinare il soffitto di cristallo che le teneva lontane dalle autentiche leve del potere.

Che cosa ci racconta l’astrologia di Christine Lagarde e Ursula von der Leyen in questo momento fondamentale della loro vita? Ad attirare l’attenzione per primo è il quadrato perfetto tra il Sole in Capricorno dell’una e quello in Bilancia dell’altra: un aspetto dinamico che potrebbe fungere contemporaneamente da stimolo competitivo e freno ai reciproci eccessi nella futura collaborazione ai vertici della UE. L’altro elemento interessante sono i riflessi della recente eclissi in Cancro e della prossima in Capricorno sugli avvenimenti di questi giorni: la prima in quadrato al Sole di von der Leyen (congiunto a Mercurio) e in opposizione a quello di Lagarde (congiunto a Lilith); la seconda in quadrato all’asse dei Nodi per l’una e opposta a Mercurio per l’altra.

Il coinvolgimento di Mercurio, ormai in fase di retrogradazione, per entrambe fa pensare che ci possa essere ancora qualche intoppo sulla strada della conferma. Nel caso di von der Leyen alle eclissi si accompagna un glorioso transito di Giove in Sagittario (che torna diretto ad agosto) sul trigono natale di fuoco Urano/Saturno, mentre Urano all’ingresso in Toro ha toccato rispettivamente con un quadrato, Urano e Chirone e con un trigono, Giove natale di Lagarde.

Che peraltro dimostra una particolare sensibilità al passaggio dei Nodi e delle eclissi del ciclo Cancro/Capricorno che segnano; le pietre miliari della sua carriera: nel 1981 viene assunta dallo studio americano Baker & McKenzie; ne diventa presidente del consiglio di amministrazione nel 1999 per poi trasferirsi in Belgio nei primi anni 2000 per occuparsi proprio di leggi europee (nel frattempo ha ricevuto la Legion d’Onore); nel 2011 sostituisce il connazionale Dominique Strauss-Kahn, travolto da uno scandalo per molestie sessuali, al FMI, prima donna ad assumere il ruolo dopo essere stata anche la prima donna ministro delle Finanze dei paesi del G8; nel 2019 infine la candidatura alla BCE.

Una vita professionale costellata di primi posti e prime volte in un ambiente ancora largamente dominato dagli uomini e strutturalmente conservatore - Luna in Leone congiunta a Plutone e, fuori segno, a Giove in Vergine. Frutto di una grande determinazione e convinzione nei propri mezzi - Sole e Mercurio in Capricorno - e di uno spirito decisamente competitivo e battagliero, capace di sfruttare a proprio vantaggio la percezione esatta delle debolezze degli avversari - Marte e Saturno congiunti in Scorpione in VII. Anche se uno dei primi terreni in cui l’ha messo alla prova è stato, in perfetto accordo all’ascendente in Toro, uno sport femminile per eccellenza: il nuoto sincronizzato di cui è stata nazionale francese.

Del resto la dedizione ad una carriera di successo non le ha negato, come era quasi scontato per le donne della generazione precedente alla sua, una vita famigliare e di relazione, in particolare la maternità (ha due figli ormai adulti dal primo matrimonio). Una femminilità anticonvenzionale - Venere che governa l’Ascendente è in Acquario - affermata - è in X - a dispetto di un contesto e di una mentalità ancora profondamente tradizionale - il MC, Mercurio e il Sole in IX tutti in Capricorno.

Anche il cammino di Ursula von der Leyen è segnato da un connubio sorprendente tra innovazione e conservazione preannunciato dal trigono natale tra Saturno in Sagittario e Urano in Leone. Nata nel cuore della Europa sul cammino dell’unificazione, proprio vicino a Bruxelles, figlia di un alto funzionario tedesco della Comunità, ha un cammino accademico e di vita segnato da svolte improvvise - Urano quadra la Luna e oppone Chirone.

La prima scelta è l’economia, ma dopo una trasferta alla London School of Economics, anche per sottrarsi al rischio di un rapimento nell’ultima fase del terrorismo in Germania (il padre nel frattempo era diventato Primo ministro della Bassa Sassonia), decide nel 1980 di iscriversi a Medicina. Decisiva probabilmente la concomitanza tra il primo quadrato di Urano a se stesso (che ha innescato il quadrato a T natale Luna, Chirone, Urano) e le eclissi sull’asse Leone/Acquario. Si laurea, specializzandosi in medicina per le donne - Venere natale è in Vergine, ma abbandona quasi subito la carriera per seguire il marito in America e dedicarsi prevalentemente alla famiglia per buona parte degli anni 90. Tra il 1987 e il 1999 avrà 7 figli - il Sole in Bilancia è congiunto a Mercurio e la Luna, anche se non abbiamo la domificazione esatta, è in Toro.

Gli impegni famigliari e lavorativi non le impediscono di avvicinarsi progressivamente alla politica - Plutone in Vergine sestile alla congiunzione Giove/Nettuno in Scorpione: nel 1990 si iscrive alla CDU e al ritorno in Germania diventa politicamente attiva, tra il 1999 e il 2001 a livello locale per poi scalare rapidamente le gerarchie nazionali. Anche nel suo caso l‘ascesa politica è strettamente connessa alle eclissi sull’asse Cancro/Capricorno. Dopo un primo incarico ministeriale di seconda fila, quello della Famiglia e Gioventù, nel 2009 diventa ministro del Lavoro e degli Affari Sociali per passare poi al ministero della Difesa nel 2013, prima donna a ricoprire il ruolo nel suo paese.

Al 2010 risale invece il primo scacco importante: considerata la candidata favorita da Angela Merkel alla Presidenza della Repubblica, viene osteggiata dai settori più tradizionalisti del partito e costretta a rinunciare - in quel periodo il Nodo Nord era in Capricorno. Lo stesso avviene al momento della scelta del successore del cancelliere. A guadagnarle l’ostilità dei conservatori sono state le sue politiche sociali, gli investimenti dedicati ad asili e permessi di paternità, le prese di posizione in favore delle quote rosa, del matrimonio e dell’adozione per le coppie gay e del salario minimo. Scelte niente affatto scontate per un esponente di spicco di un partito di centrodestra - sempre il trigono Saturno/Urano tra Sagittario e Leone e il sestile Saturno/Chirone in Acquario. Come ministro della Difesa ha poi sostenuto apertamente la creazione di un esercito unificato europeo (del resto era considerata anche uno dei favoriti alla carica di Segretario generale della Nato), criticato pesantemente l’uso della violenza da parte del governo ungherese di Orban contro i migranti al confine con la Serbia ed espresso la convinzione che, se non i suoi figli, i suoi nipoti possano un giorno vivere negli Stati Uniti d’Europa.

Lagarde ha sicuramente idee più conservatrici, in linea con i valori Capricorno del tema: si definisce una liberale nel solco di Adam Smith. E certo le sue impietose prese di posizione durante la crisi greca non l’hanno resa popolare tra progressisti. Non si può dire però che parlasse senza cognizione di causa: una lista di evasori fiscali da lei consegnata alle autorità greche da ministro delle Finanze, è stata distrutta giusto prima del passaggio di consegne dal governo conservatore a quello di sinistra di Tsipras. Marte in Scorpione difficilmente manca il bersaglio, specie se è sotto la cintola. Non bisogna dimenticare poi che è stata uno dei pochi esponenti politici di rilievo a prendere, fin dalle prime avvisaglie del fenomeno, una posizione netta di condanna del razzismo in tutte le sue forme.

Chi studia le stelle fisse da molto tempo considera il passaggio di Regulus (insieme ad Antares, Aldebaran e Fomalhaut, una delle Stelle guardiane del cielo), dal segno del Leone a quello della Vergine a causa della precessione, il segnale di una svolta epocale. Regulus, come testimonia il nome, è stata sempre considerata un attributo regale, simbolo di potere e valore.

La transizione da un segno maschile ad uno femminile sembra annunciare, se non un immediato passaggio di consegne, certo un progressivo riequilibrio tra i due generi in questo ambito. Non ne mancano i segnali: ad esempio il numero di candidate alla presidenza degli Stati Uniti (e di deputate e senatrici elette nello scorso turno elettorale di novembre). Come se la sconfitta di Hillary Clinton, per quanto bruciante, si fosse rivelata solo una temporanea battuta d’arresto e uno stimolo alla rivincita. O, a livello più simbolico, il fatto che le monarchie europee abbiano nelle prossime generazioni una maggioranza di eredi al trono femmine e in ogni caso abolito la legge salica.

Che nel momento dell’inevitabile crepuscolo del più importante leader politico europeo degli ultimi 25 anni, Angela Merkel, altre due donne si apprestino a ricalcarne le orme, non può non apparirci una conferma che quel che un tempo era l’eccezione stia diventando la regola.




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