Luna Piena a 20°14’ dell’Ariete alle 23:09 del 13ottobre 2019
Immaginate di essere seduti nella platea di un teatro, immersi nel buio in silenzio, in attesa. Un riflettore all’improvviso illumina un attore vestito sobriamente in nero che, a sipario ancora chiuso, vi introduce in poche battute allo spettacolo a cui state per assistere. Vi lascia attoniti, persino impauriti per poi sparire repentinamente dietro le quinte.
Ma non avete tempo di riflettere su quello che avete appena ascoltato. Il sipario si alza, la scena si affolla di personaggi, alcuni noti, altri sconosciuti o inaspettati. Le storie si svelano a poco, si intrecciano, mentre la tensione latente tra protagonisti e comprimari cresce, lasciandovi solo qualche attimo di tregua per riannodarne i fili prima che una drammatica scena madre li metta faccia a faccia. Il confronto, che in alcuni momenti diventa scontro aperto, lascia tutti esausti, smarriti. C’è chi fugge, chi torna meditabondo sui propri passi, chi si ostina a mantenere il punto o la posizione. Il sipario si chiude immortalando la loro reazione istintiva.
Ritroviamo tutti all’inizio del secondo atto: ognuno ha fatto i conti a modo proprio con le rivelazioni del primo. C’è chi le ha volutamente ignorate, continuando per la strada intrapresa molto tempo prima come se nulla fosse accaduto, chi le ha meditate a lungo senza ancora trarne le conseguenze e trasformarle in azione, chi le ha semplicemente lasciate in sospeso sperando che i dilemmi interiori che avevano suscitato si risolvessero da soli. Ma non è una tregua destinata a durare: si respira già l’aria del temporale in arrivo. Tutti istintivamente sanno che non è ancora finita, manca un passaggio, l’ultimo.
Questo scenario vi suona curiosamente familiare? Non dovreste sorprendervi visto che è quello che è avvenuto nel cielo di quest’anno rispecchiando fedelmente quello che accadeva nelle nostre vite. Il prologo con l’eclissi in Capricorno dei primi di gennaio, i primi segnali di inquietudine o di frattura delle lunazioni di aprile in Ariete e Bilancia, il culmine drammatico delle eclissi di luglio.
“Come sopra così sotto” dicevano gli antichi e persino chi, per posizioni natali, ha recitato un ruolo da comprimario, se non da spettatore, non ha potuto ignorarlo. Potete persino provare a dare un nome o un volto conosciuto (il vostro per primo) a quei personaggi, inserire gli avvenimenti e i conflitti che hanno caratterizzato la vostra vita nei mesi passati nella trama dello spettacolo oppure identificare protagonisti e comprimari con i vostri pianeti di nascita e quelli in transito e tutto quello che per molto tempo vi è sembrato incomprensibile e ostile comincerà ad acquistare senso.
Il Plenilunio in Ariete ci sorprende così: nell’attesa carica di tensione di un’altra svolta o scoperta o dell’ennesimo duello che faccia da prodromo al gran finale. Se il sipario del primo atto (e le eclissi di luglio) avevano immortalato la reazione coattiva, dettata dall’istinto di sopravvivenza, alle prove messe sulla nostra strada dall’inflessibile alleanza tra Saturno, Plutone e il Nodo Sud, l’inizio del secondo e ultimo ci restituisce il ruolo di coautori della trama a patto che rispettiamo alcune condizioni.
La prima è dettata dal quadrato esatto al grado di Plutone ai luminari ed è una sincerità, che potrebbe apparire persino spietata, nelle parole e nei gesti. La Luna Nuova in Bilancia ci ha richiamato all’equanimità: se il riflesso condizionato di fronte alle difficoltà è dare la colpa a tutti e tutto tranne che a noi stessi, il signore dell’Ade si premurerà di smascherarci senza lasciarci alibi. Ma non concederà tregua neanche a chi per amore del quieto vivere preferisce sempre abbozzare e tacere, calpestando se stesso (la Luna è pur sempre in Ariete).
Se la verità sarà il bisturi chiamato ad intervenire in tutte le situazioni critiche illuminate dal plenilunio, specie nelle relazioni, i signori dei luminari, Venere e Marte in ricezione nei rispettivi domicili potranno aiutarci a non trasformarla da strumento di cura in strumento di offesa o di tortura. Ma non potranno fare nulla per salvare quei rapporti che si reggevano sull’ipocrisia o la menzogna.
Tutto questo però riguarda ancora il passato. Il trigono e il sestile di Giove rispettivamente alla Luna e al Sole (anche questi esatti al grado) aprono invece uno squarcio in un orizzonte che potrebbe apparirci ancora buio.
La seconda condizione è proprio questa: non chiudere la mente ancor prima che il cuore alla speranza. Certo abbiamo ancora parecchia strada da percorrere e molti ostacoli da affrontare prima di arrivare all’ultimo atto tra dicembre e gennaio. Ma non cedere le armi alla disillusione ci permetterà di scegliere che a chiudere lo spettacolo non siano più le parole del Nodo Sud in Capricorno ma quelle del Nodo Nord in Cancro.
“Non c’è nulla che abbia valore che non sia anche difficile” F. Scott Fitzgerald
Se volete approfondire e personalizzare le indicazioni necessariamente generali di questo post, ascoltate i webinar dedicati alle lunazioni sempre disponibili nell’apposita sezione del sito. Per erigere la carta per la comparazione della lunazione con il tema natale potete utilizzare il software di Astrologia in linea. I più esperti potranno impostare direttamente la sinastria tra i due temi. Ricordate però di domificare per il luogo in cui vi troverete il 13 ottobre invece che per Roma come la carta generale che accompagna l’articolo.
Il prossimo appuntamento con i webinar, questa volta con il primo workshop della serie dedicata alle relazioni è fissato per domenica 27 ottobre alle 17.