Il Guardian paragona Alexei Nawalny a Julian Assange, il Time a Erin Brockovich: sta di fatto che il metodo di indagine dell’attivista russo è semplice, legale e per questo complesso da ostacolare, in quanto non si avvale di materiale trafugato, non raggira o viola alcuna legge e non è necessaria alcuna particolare segretezza nelle sue procedure di reperimento delle informazioni.
Contenuto riservato agli abbonati. Se hai già un abbonamento, accedi con il tuo
login.