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ANDRÉ BARBAULT E LA GRANDE PANDEMIA

a cura di Andrea Benatti
 

Quanti di noi, finora, si sono chiesti se questa pandemia da Covid-19 - che sta imperversando ormai da un anno, mettendo in ginocchio tutto il mondo - fosse in qualche modo prevedibile? Qualcuno era riuscito a pronosticare l’arrivo di un flagello simile, capace di mettere a repentaglio non solo i vari sistemi sanitari mondiali, ma soprattutto un’economia ancora zoppicante e acciaccata dalla grande crisi del 2008/2010?

Non mi riferisco solamente ai vari medici, scienziati, virologi - che oggi sembrano affollare di più i salotti televisivi che i laboratori di ricerca o i reparti ospedalieri – quanto agli astrologi che scrutano il cielo e studiano i vari movimenti planetari: avrebbero potuto/dovuto pronosticare una previsione di un evento così nefasto?

L’astrologia che viene divulgata al grande pubblico attraverso la tv, la radio e i giornali, è stata presa ferocemente di mira dai vari detrattori i quali, forti proprio del “mancato pronostico” e della “previsione non proprio azzeccata”, hanno rimarcato ulteriormente la fallacia – a detta loro – della nostra amata materia.

Sui vari social network, a tal proposito, impazzano vignette dissacranti e meme pungenti rivolti a questo e a quell’altro astrologo mainstream, il quale, sempre a detta dei vari oppositori dell’astrologia, avrebbe dovuto predire questa sventura e non, paradossalmente, affermare che il 2020 sarebbe stato un anno favorevolissimo per i viaggi…

Perché accade questo? L’astrologia più “commerciale”, ovvero quella rivolta al grande pubblico non necessariamente esperto, deve soprattutto intrattenere,fornire spunti, dare consigli, stimolare riflessioni su come ognuno di noi dovrebbe affrontare, in base al proprio segno solare, i prossimi mesi che ci attendono, attraverso la lettura di un oroscopo giornaliero, settimanale, mensile, annuale.

Non si pensi che, proprio per tale genericità, l’astrologia segno solare su cui si basano i suddetti oroscopi, sia così facile da conoscere, trasmettere e da rendere fruibile a tutti, anzi! Ai più potrebbe sembrare una modalità di divulgazione fin troppo generica, edulcorata, a tratti evanescente e, proprio in virtù di questi aspetti, assai poco attendibile. Risulta, nostro malgrado, assolutamente impossibile condensare in pochissimi minuti televisivi o in una dozzina di righe su un rotocalco quali effetti potrebbero sortire su ognuno di noi – esseri speciali e astrologicamente unici – gli intricati movimenti celesti che i pianeti andranno a formare nella scacchiera zodiacale in un ipotetico futuro. Di qui, ahinoi, la suddetta genericità che fa perdere smalto e autorevolezza alla nostra millenaria disciplina, sempre secondo alcuni.

Ci fu però un astrologo di nome André Barbault, scomparso di recente a pochi giorni dal suo 98° compleanno, che pubblicò un interessante articolo nel 2011 intitolato Aperçu sur les Pandémies; nella dissertazione il grande studioso - che aveva rinnovato il concetto di astrologia mondiale, introducendo la nozione di ciclo planetario e di indice di concentrazione planetaria – affermava con esempi grafici quanto la concentrazione dei pianeti lenti in uno spazio zodiacale piuttosto ristretto (100°) avrebbe avuto un diretto riflesso nella storia mondiale.

Pertanto, i periodi in cui più pianeti lenti (consideriamo quindi Giove – Saturno – Urano – Nettuno – Plutone) sono allineati in una determinata porzione di cielo, risulterebbero contraddistinti da eventi di forte pregnanza sociale, economica e culturale. Come plausibile possibilità in relazione a tali configurazioni celesti, il grande astrologo francese - vicepresidente del Centre Internationale d’Astrologie di Parigi, nonché caporedattore della rivista L’Astrologue – annoverava anche le pandemie.

L’indice ciclico, che si calcola sommando l’angolarità interplanetaria, si dilata con l’espansione di un insieme di cicli ascendenti, mentre si contrae con una maggioranza di cicli discendenti: in sostanza, la società mondiale sarebbe soggetta a queste dilatazioni/contrazioni nel suo complesso percorso di sviluppo storico, scandito dalle congiunzioni che i pianeti semilenti e lenti formano tra di loro nello zodiaco (da Giove a Plutone, da Giove a Nettuno, da Giove a Urano, da Giove a Saturno, da Saturno a Plutone, da Saturno a Nettuno, da Saturno a Urano, da Urano a Plutone, da Urano a Nettuno e da Nettuno a Plutone).

Interessante, a tal proposito, che l’astrologo tenesse molto in considerazione i pianeti nel loro significato simbolico a prescindere dal segno occupato. Tali cicli planetari seguono quindi l’evoluzione dell’umanità, in quanto ogni ciclo diventa una sorta di vero e proprio aggregatore di eventi umani che si sviluppano attraverso le coordinate spazio/tempo. Secondo i precetti della fisica quantistica, tali cicli si manifesterebbero attraverso vere e proprie ricorrenze cicliche di un sistema, assumerebbero un andamento progressivamente elicoidale, perdendo quindi sia la linearità che la circolarità dimensionale a cui noi umani siamo abituati.

Tralasciando questa digressione che sconfina nella metafisica, ma che ci serve per comprendere bene di cosa stiamo parlando, ritorniamo all’articolo dell’8 giugno 2011 – apparso sul n°177 del 1° trimestre 2012 della rivista l’Astrologue - in cui André Barbault, applicando la sua teoria relativa all’indice ciclico planetario, avrebbe visto che l’allineamento planetario del 2020-2021 sarebbe potuto coincidere con una importante pandemia a livello mondiale.

Nel saggio lo studioso preconizzò che “le quattro crisi 1918, 1954, 1968 e 1982 sono evidenti: le due più importanti sono la prima - "l'influenza spagnola"-  che si dice abbia causato 25 milioni di vittime, e l'ultima - relativa all'AIDS - che è ancora più devastante e continua a essere mortale. Da allora c'è stata anche una piccola ondata di influenza nel 2009 che si riferisce al picco più basso (2010). Potremmo correre il serio rischio di una nuova pandemia nel periodo 2020-2021 con riferimento al picco più basso dell'indice ciclico del XXI secolo, con il quintetto dei pianeti esterni raccolto in cento gradi, una congiunzione Giove-Saturno-Plutone che può più specificamente e anche in particolare, prestarsi al “tessuto” di questo squilibrio. Tuttavia, questa configurazione può anche trasferire il suo nucleo di dissonanze sul terreno dei disastri geofisici, senza infine risparmiare la scena degli affari internazionali, essendo Natura e Società colpiti indiscriminatamente".

Suonerebbe quasi come una quartina di profezie di Nostradamus, ma, a conti fatti, l’allineamento massiccio di forze planetarie grevi come Plutone e Saturno, raggiunti poco dopo dal potere amplificante di Giove in un segno così coriaceo e austero come il Capricorno, ha sortito gli effetti che oggi viviamo tutti con grande apprensione e sofferenza. Anche se non direttamente presente nella grande congiunzione dei suddetti pianeti, ma sempre comunque all’interno dello spicchio zodiacale di 100°, dobbiamo considerare Nettuno.  Astrologicamente il pianeta è ricollegato proprio alle malattie e ai virus, e da diverso tempo si trova assiso nel suo domicilio prediletto, i Pesci, segno nel quale l’astro è in trono e può irradiare con maggior vigore e forza le proprie simbologie, tra qui quelle di malattia e di sacrificio e di profonda trasmutazione delle forme.

Cosa ci aspetta nei prossimi anni? Come dobbiamo interpretare i prossimi cicli planetari? Sempre secondo il grande maestro francese la ripresa effettiva avverrà non prima del quinquennio 2025 – 2030, quando vivremo il picco più positivo e glorioso del XXI secolo: avremo infatti ben 9 cicli ascendenti su 10, che vedranno un progressivo ritorno al potere creativo dell’uomo. Ci saranno scoperte scientifiche consentite dalla tecnologia sempre più sofisticata e all’avanguardia, la ripresa di un’economia decisamente diversa rispetto a come la conosciamo oggi – dovuta anche al transito di Urano in Toro -  oltre che corroboranti spinte solidali, in concomitanza oltretutto del transito di Plutone in Acquario dal 2024, precursore finalmente di una nuova era.

Il processo di guarigione del mondo è già iniziato: la stretta congiunzione di Giove e Saturno al grado 0° dell’Acquario, avvenuto intorno al solstizio d’inverno, è coincisa non a caso con le primissime somministrazioni del vaccino anti-Covid19 nel mondo.

Che questo sia davvero il principio della grande rinascita che tutti noi aspettiamo?

Il grafico che riporta l'indice dal 1890 al 2040 è stato ricalcolato a partire dall'indice ciclico teorizzato da Andrè Barbault.




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