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MARIO DRAGHI : PALAZZO CHIGI O QUIRINALE?

a cura di Andrea Benatti
 
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“Il problema è peggiore di quel che appare… le autorità devono agire urgentemente”: è questo il grido d’allarme lanciato da Mario Draghi, intervenuto in un rapporto preliminare realizzato dal gruppo di lavoro del G30 – dove l’economista veste i panni di co-presidente – e focalizzato prevalentemente sulla ristrutturazione delle imprese e delle società dopo lo tsunami epocale dovuto all’emergenza Covid19. L’ex presidente della BCE siede in questo comitato di direzione del G30 (Group of the Thirty, gruppo di consulenza su importanti questioni di economia internazionale e monetaria), insieme all’ex governatore della Reserve Bank of India, Raghuram Rajan, il quale incalza: “Non è troppo presto per iniziare a pensare al periodo successivo alla pandemia […] stiamo entrando in una nuova era nella quale saranno necessarie scelte che potrebbero cambiare profondamente le nostre economie…”.

L’ex presidente della BCE ha spiegato il perché sia necessario intervenire al più presto, poiché “in molti settori e Paesi siamo sull’orlo del precipizio in termini di solvibilità, specialmente per le piccole e medie imprese, con i programmi di sostegno in scadenza e il patrimonio esistente viene eroso dalle perdite”.

Per l’economista, quindi, è necessario trovare un equilibrio al più presto, non solo strappando dal baratro quelle attività colpite più duramente dalla crisi, ma anche garantendo nello stesso tempo una buona salute del sistema bancario, in grado di concedere credito alle imprese e alle famiglie, creando così un virtuoso volano per il rilancio dell’economia mondiale. Il credito, però, non potrà essere garantito a tutti in quanto: “le aziende più indebitate vanno abbandonate al loro destino: le risorse devono essere spese in attività produttive ed efficaci”.

Un monito alquanto realista, se vogliamo crudo, ma che inquadra la situazione difficile in cui siamo impantanati da quasi un anno, status che lascia poco all’immaginazione e alle facili speranze di una rapida ripresa dell’economia.

Mario Draghi è nato il 3 settembre 1947, alle ore 16:30 a Roma. Un tema, il suo, alquanto calzante per gli incarichi che ha ricoperto durante l’eccezionale carriera nel mondo dell’alta finanza: stellium in ottava casa in Vergine – composto da Sole, Mercurio e Venere congiunti nei gradi uraniani del segno – Medio Cielo nei gradi plutonici dello Scorpione il cui dispositore, Plutone, risulta congiunto a Saturno in Leone in settima casa. Pochi, preliminari, lampanti tratti astrologici che ci dipingono una personalità dal sangue freddo. Puntuale,capace organizzatore soprattutto nel settore della strategia economica, abile manovratore e conoscitore di quei complessi ingranaggi su cui si basa il mercato mondiale, ha sempre rifuggito la luce dei riflettori, mostrandosi schivo e pacato - Ascendente nei gradi saturnini del Capricorno.

Il padre, Carlo, fu banchiere prima presso la Banca d’Italia, passò poi all’IRI e infine alla Banca Nazionale del Lavoro. La madre, Gilda Mancini, era una farmacista di origine campana. Due i fratelli, Andreina e Marcello, dei quali dovette prendersi cura fin da adolescente, in quanto entrambi i genitori scomparvero nel ’62.  Divenne così capofamiglia, ricostruendo il proprio nido famigliare solo con i fratelli e una zia – Luna in Ariete lesa da Marte e Nettuno in terza casa. Ciò non gli impedì comunque di diplomarsi brillantemente all’Istituto Massimo di Roma e di prendere la strada dell’Università. Alla Sapienza, presso la Facoltà di Economia, nel 1970, discusse la tesi da 110 e lode dal titolo “Integrazione economica e variazione dei tassi di cambio”, in cui sosteneva che la moneta unica europea - all’epoca solo un progetto allo stadio embrionale - fosse una follia! Situazione davvero paradossale quella che “Mister Euro” – così veniva soprannominato in certi ambienti della finanza- dovette sopportare ogniqualvolta gli venivano ricordati i suoi trascorsi da studente universitario.

L’interesse per lo studio delle leggi che governano l’economia e la finanza – stellium in ottava casa, Medio Cielo in Scorpione – scorreva nelle sue vene fin da giovane: la grande occasione capitò nel 1971, quando entrò al Mit dove si specializzò in teoria economica. Nel ’73 sposò Maria Serenella Cappello, discendente di Francesco De’ Medici, con la quale diede alla luce due figli: Federica, biotecnologa, e Giacomo, trader alla Morgan Stanley.

Insegnò anche Politica all’Università di Trento, Macroeconomia a Padova, Economia Matematica a Venezia ed entrò nel Ministero del Tesoro nel 1982, come consigliere di Giovanni Goria, ministro del Tesoro del primo governo Craxi.

Gli incarichi istituzionali si fecero via via sempre più gravosi, tanto che dal 1991 al 2001 ricoprì la posizione di Direttore Generale del Ministero del Tesoro: dieci lunghi anni in cui Mario Draghi verrà visto come “l’uomo delle privatizzazioni” delle principali società dello Stato (come Eni, Enel, Telecom), additato come “pedina delle superpotenze, e non più fedele all’Italia” – stellium in ottava casa, Giove in Scorpione in decima solamente leso dalla quadratura con Saturno in Leone.

Il 29 dicembre 2005 venne eletto governatore della Banca d’Italia: sotto la sua direzione si registrarono fusioni bancarie di enorme portata, tese ad evitarne l’acquisto da parte di istituti stranieri. La riduzione delle tasse e del debito pubblico, il taglio delle spese correnti, la riforma della previdenza, il sostegno ai redditi e agli ammortizzatori sociali, erano solamente alcuni dei punti che, in maniera incisiva, risoluta e decisamente consapevole, enucleava durante le sue annuali Considerazioni Finali – Marte in settima casa, astro più stimolato di tutto il tema natale, Ascendente Capricorno.

Il cielo, al momento della sua elezione, vedeva Plutone di transito opposto a Urano natale, che nel Tema governa la seconda casa, relativa non solo ai guadagni ma anche all’immagine personale; Nettuno di transito era opposto alla congiunzione Saturno/Plutone in ottava, rispettivamente i dispositori dell’Ascendente e del Medio Cielo; Urano di transito si stava opponendo allo stellium vergineo natale, mentre dì lì a poco Giove e Saturno stavano ritornando nella loro posizione originaria, chiudendo simultaneamente due cicli fondamentali della vita dell’uomo e aprendone di nuovi, altrettanto promettenti e impegnativi.

Insonne fisiologico, dorme solo 3 ore a notte – Luna lesa dalla quadratura con Marte. Salutista convinto, non fuma e beve poco; ama le attività all’aperto ed è un buon giocatore di tennis e di basket, oltre ad amare la scalata delle pareti ghiacciate di montagna – Ascendente Capricorno. Amante del teatro classico, detiene 6 lauree honoris causa da università italiane.

Il suo “stipendio base”? Nel 2016 ammontava a 389.760 euro l’anno – Giove in decima casa, solamente leso dalla quadratura con Saturno. Un aspetto che, secondo alcuni conoscitori della materia astrologica, parrebbe nefasto per le risorse economiche del soggetto, ma che, proprio in funzione di tale configurazione, lo ha stimolato ulteriormente a ricercare una sicurezza materiale sempre crescente, tale da eleggerlo come l’uomo più potente al mondo del 2018 da Forbes.

L’escalation dell’economista continuò inesorabile, fino al 16 maggio 2011, quando venne approvata la sua candidatura alla presidenza della BCE: il 1° novembre dello stesso anno, Draghi divenne il primo italiano a rivestire un ruolo così importante, quando il Sole in transito svettava in decima casa congiunto al suo Medio Cielo, Plutone si stava congiungendo all’Ascendente, Nettuno quadrava l’asse dei nodi e Giove era appena entrato nella quarta casa natale.

Il mandato terminò il 31 ottobre 2019, quando lo scettro passò a Christine Lagarde. Recentemente ha rifiutato addirittura la presidenza della Goldman Sachs, società leader che opera a livello mondiale nell'investment banking, nel trading di titoli e nella gestione di investimenti: sono sempre più forti i rumors che lo vorrebbero a Palazzo Chigi o addirittura al Quirinale: “Io prossimo Presidente della Repubblica? Chiedete a mia moglie, io proprio non lo so, lei certamente lo sa meglio…”.

I futuri passaggi planetari vedranno Plutone in aspetto armonico all’asse dei Nodi Lunari tra quarta e decima casa, passaggio chiave che potrà decretare un’influenza ancora maggiore dell’economista nel panorama finanziario mondiale; l’effetto sarà sostenuto anche dal trigono di Nettuno al Giove radicale in decima, aspetto che amplificherà ancora di più il peso e la portata delle sue future decisioni professionali, le quali potranno garantire una maggiore visibilità mediatica oltre che ulteriori introiti economici. Urano, apparirà invece come l’agente principale delle future vicende personali di Draghi: il pianeta è appena entrato nella quarta casa natale e sosterrà con un elettrizzante trigono la congiunzione natale Sole/Venere in casa ottava, quella stessa casa che parla non solo di economia e finanza, ma anche di politica…




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