ASTROLOGIA IN LINEA
ASTROMAGAZINE - RUBRICHE - I sogni

SOGNARE FIGURE GEOMETRICHE

a cura di Elena Cartotto
 

Possono comparire pure, stilizzate, oppure camuffate negli oggetti della quotidianità: si pensi a un tavolo rotondo o quadrato oppure a un quadro di cornice rettangolare o con all’interno rappresentazioni cilindriche o ancora triangolari. Spesso si fa poca attenzione alla forma delle cose che vediamo nei sogni e, invece, in alcuni casi, può essere proprio la “forma” la chiave di lettura dell’intero sogno, il veicolo preferenziale del messaggio che il nostro inconscio ci vuole inviare. Non bisogna scordare che quando sogniamo attiviamo, involontariamente, come ha messo bene in evidenza Freud, un meccanismo di censura che tende a filtrare le informazioni della psiche profonda alla coscienza: ecco perché, come si evince nella sezione del sito dedicata all’interpretazione dei sogni, quasi nulla di quel che sogniamo rappresenta mai ciò che realmente raffigura.

Immaginiamo di trovarci in una piazza: è quadrata o rotonda? Certamente la piazza di per sé, come elemento simbolico legato al pubblico e alla collettività, ci potrà dare delle informazioni. Però ricordarsi la forma della piazza potrebbe rivelarsi ancora più importante. Il quadrato, come anche l’astrologia classica ci rammenta, è fortemente connesso alla concretezza, alla stabilità e alla durata. Quattro sono gli elementi Aria, Terra, Fuoco e Acqua, quattro sono i segni, posti perfettamente a formare un quadrato, che indicano le modalità stagionali rappresentate dai segni cardinali, fissi e mobili. E ancora: quattro sono le funzioni psichiche suddivise in sensazione, intuizione, intelletto e sentimento. Sognare una qualunque cosa che abbia una forma quadrata può quindi indicare bisogno di evolvere, di procedere nel processo di realizzazione del Sé, integrando parti diverse di noi al fine di trovare un ordine interiore ed esteriore: non a caso si fa riferimento alla mentalità quadrata di chi procede con logica, senso della misura e capacità di discernimento.

Una piazza rotonda, invece, potrà spingere ad un’interpretazione diversa. Il cerchio rimanda alla totalità della vita psichica e reale: è quel luogo geometrico dove gli estremi si toccano. Si pensi, poi, ad espressioni come: “chiudere il cerchio” per indicare un processo concluso, un ciclo terminato, una fine che è, al contempo, un tornare all’origine, all’inizio di qualcosa di nuovo. Figure rotonde che si presentano nei sogni possono quindi indicare la consapevolezza inconscia di una realizzazione compiuta o di qualcosa che dobbiamo lasciar andare perché ormai è “chiuso”. Al contempo il cerchio, se ci troviamo dentro di esso, come quando sogniamo di essere al centro di una piazza circolare, riproduce atavici strumenti protettivi, come il famoso cerchio magico caro ad alcune tradizioni spirituali pagane: stare dentro al cerchio vuol quindi dire sentirsi protetti da qualcuno o da qualcosa. Il cerchio rinvia contemporaneamente al centro e alla periferia: stare fuori dal cerchio, osservarlo dall’esterno può quindi indicare il nostro desiderio di tornare al centro della nostra vita o anche di trovare, finalmente, un punto fermo attorno a cui tutto possa ruotare.

Il triangolo ha un ampio ventaglio di significati simbolici che sono radicati nel nostro inconscio collettivo. Il Triangolo Equilatero, ad esempio, per ognuno dei suoi vertici rappresenta armonia, divinità e proporzione e indica la completezza e l’origine di qualunque evoluzione. Il triangolo può, poi, comparire sotto forma di occhio onniveggente, ossia il celebre occhio divino che vede tutto. Questo simbolo nel tempo è diventato il marchio dei poteri occulti, tra esoterismo, sette segrete e massoneria. E sullo stesso filo simbolico il triangolo può rimandare al cosiddetto “terzo occhio”, ossia a quell’occhio interiore che quando è aperto consente al suo portatore di connettersi con la psiche altrui e con i mondi invisibili. È possibile quindi che il triangolo compaia, anche in modo mascherato, nei nostri sogni per dirci che la nostra sensitività si è affinata e che siamo in grado di cogliere messaggi che prima non potevamo captare.

Un triangolo che ha chiaramente il vertice puntato verso l’alto rimanda al fuoco che sale, ossia al perfezionamento della spiritualità. Mentre, al contrario, un triangolo con il vertice verso il basso può parlare di una perdita di fede, di una ricaduta verso gli istinti più bassi e materiali. Il Tre è da sempre il numero perfetto come riconosciuto anche da diverse religioni, si pensi al cristianesimo e al concetto di Trinità, ossia di tre persone distinte in un unico Dio, ma anche alla Trimurti degli Indù: la forma triplice dell’Essere Supremo che si divide in Brama, Visnù e Siva. Talvolta il triangolo può anche racchiudere significati più semplici e immediati, come la presenza di un terzo incomodo all’interno di una relazione affettiva. Per altro se la sua forma appuntita può considerarsi come un ponte verso l’alto per la nostra tensione spirituale, a livello emotivo gli angoli hanno un significato meno positivo e possono evidenziare nel sogno la presenza di ferite interiori perché c’è appunto qualcosa che punge.

Il cubo può essere letto come un rafforzativo del quadrato, mentre i prismi in generale alludono alle varie sfumature del nostro animo o di quello di altre persone o ancora alle diverse sfaccettature di una situazione che stiamo vivendo.

Interessante è anche il comparire in sogno del pentagono da cui si origina il famoso pentacolo, ossia la stella a cinque punte, simbolo dei quattro elementi Aria, Acqua, Terra e Fuoco, più il quinto, ossia lo Spirito. I cinque vertici e le linee che li collegano originando la stella indicano il processo della creazione del cosmo e, sempre nel pentagono, trova collocazione il famoso uomo vitruviano di Leonardo Da Vinci il cui ombelico coincide con la sezione aurea che si origina da una successione di numeri la quale, riportata alla geometria, ricorre in molte forme naturali e opere d'arte.




Copyright (c) 2003 Astromagazine - la rivista di Astrologia in Linea - Tutti i diritti riservati