La stagione invernale inizia con Mercurio ancora retrogrado, che prima di tornare diretto il 2 gennaio, verso fine dicembre si congiunge a Marte sui 24° Sagittario, cioè in esatta quadratura a Nettuno. È una configurazione un po’ insidiosa, laddove Mercurio frena, Nettuno confonde… e Marte invece scalpita per esternarsi in decisioni e azioni! Diciamo che, proprio durante le festività, sarebbe opportuno tenere sotto controllo i comportamenti e anche le parole, perché la comunicazione diretta potrebbe risultare aggressiva o comunque impulsiva. Lo slancio ideologico e la diversità di opinioni alimenta infatti la reattività emotiva, a tutto svantaggio della obiettività di giudizio e di un confronto costruttivo. Eppure, Mercurio retrogrado è in sé un suggerimento di cautela, di riflessione, che mette in guardia nei confronti del rischio di errori, nonché di ripensamenti o persino pentimenti successivi. Inoltre, non dimentichiamo che in questo periodo dell’anno, con l’oscurità al massimo, la stessa natura tende a ritirarsi, a custodire la propria energia vitale in attesa del progressivo risveglio, e anche per gli esseri umani dovrebbe essere una fase di pausa introspettiva, a prescindere dalle festività o dall’orientamento religioso. Se questo vale per ognuno di noi, dovrebbe valere altrettanto sul piano collettivo, istituzionale. E in tal senso c’è quasi da sperare che vengano momentaneamente evitate decisioni politiche radicali, che potrebbero appunto risultare poco ponderate…
Una volta rientrato in Capricorno il 14 gennaio, Mercurio formerà un sestile con Saturno (il 18), un trigono con Giove (il 19) e con Urano (il 28), poi un sestile con Nettuno (il 2 febbraio), promuovendo un fecondo connubio tra creatività e concretezza, e incoraggiando una ripresa efficace sia sul piano economico che in termini progettuali. Anche Marte sarà in sestile con Saturno il 10 gennaio e in trigono a Giove il 12. In generale sembra insomma che il nuovo anno cominci con un’energia più decisa, direzionata verso le necessarie riforme e un auspicabile sviluppo.
C’è un altro evento significativo, in questa fase iniziale dell’anno, che riguarda l’ingresso di Plutone in Acquario il 20 gennaio. Non si tratta ancora dell’ingresso definitivo, perché tra il 2 settembre e il 19 novembre rientrerà un’ultima volta in Capricorno, ma è comunque un ulteriore passaggio (dopo quello già effettuato dal 23 marzo al 10 giugno scorsi) nel segno che lo ospiterà poi nei prossimi vent’anni: diciamo un’ulteriore prova di trasformazione. D’altra parte, un evento così importante come il cambio di segno di un pianeta lentissimo, con tutto ciò che rappresenta e rappresenterà in termini sociali, culturali, politici ecc., non può compiersi in poco tempo e anzi necessita di una fase di preparazione, di elaborazione e assestamento. Una fase in cui il passato lascia il posto al futuro e alcune cose si concludono o vengono superate, mentre altre cominciano a imporsi o a proporsi all’attenzione. Non a caso, tra moto diretto e retrogrado, tra ingressi in Acquario e rientri in Capricorno, alla fine (che in effetti sarà un inizio) Plutone avrà impiegato quasi due anni per modificare definitivamente la propria energia zodiacale! Speriamo che, nel frattempo, anche l’umanità si sia predisposta mentalmente ed emotivamente a un rinnovamento evolutivo.
In tal senso, il 27 gennaio proprio il governatore dell’Acquario, Urano, riprenderà il moto diretto, contribuendo a un cielo invernale finalmente sgombro di retrogradazioni e quindi più efficace, stimolante, propositivo. Inoltre, dal 13 febbraio al 22 marzo lo stesso Marte transiterà in Acquario, affiancato in parte dai pianeti veloci. Le relative dissonanze di Marte con Giove e Urano segnalano verosimilmente gli ostacoli oggettivi o le resistenze ancora forti nei confronti di cambiamenti ormai urgenti e quasi inevitabili. Alcuni sono già in corso, altri soltanto in prospettiva e comunque in divenire: la vita va avanti anche da sola, ma sarebbe assai meglio se noi partecipassimo, magari con responsabilità…