E' esperienza comune agli studiosi di astrologia che non sia semplice prevedere a che livello una persona riuscirà ad esprimere i potenziali insiti nel suo tema natale. Chiunque abbia studiato e osservato con una certa obiettività svariate carte del cielo avrà avuto modo di riscontrare come alcune persone riescano a trarre il meglio da configurazioni astrologiche molto stressanti e problematiche già in giovane età, mentre altre persone, con le medesime configurazioni nel loro tema natale (e vissuti simili), restino ancorate per molto tempo a delle abitudini disfunzionali. Divergenze di questo tipo sono riscontrabili anche “in positivo”, con le configurazioni più felici ed armoniche, in relazione alle quali alcune persone riescono a sviluppare dei talenti straordinari, mentre altre persone si adagiano in una condizione di mediocrità.
Per capire il perché di certe differenze individuali è necessario prendere in considerazione alcuni aspetti del dinamismo psichico, tenendo presente che la personalità non è un'entità statica e monolitica, ma che all'interno del nostro mondo interiore coesistono svariati “personaggi” (o sub-personalità), che possono essere ricondotti alle diverse parti di un tema natale. Siccome alcune parti della nostra personalità hanno bisogni e desideri contrastanti, la loro interazione può dar vita a conflitti di diversa natura e intensità. Dal punto di vista psicodinamico, il grado di sintesi e di integrazione tra le parti che una persona riesce a raggiungere in un certo momento della sua vita è un buon indicatore della sua capacità autorealizzativa, mentre il livello di coscienza rappresenta la variabile nascosta che rende conto del perché configurazioni astrologiche simili possano “produrre” risultati molto diversi.
Siccome il livello di coscienza è una variabile dinamica, non direttamente deducibile dall'osservazione di un tema natale, non dovremmo mai dare nulla per scontato quando interpretiamo il simbolismo astrologico. Sarebbe infatti sbagliato credere che un singolo aspetto o una singola configurazione planetaria possano essere espressi nello stesso modo da tutti gli individui. Se è vero che il tutto prevale sulle singole parti, è altrettanto vero che il grado di consapevolezza del proprio dinamismo psichico e della propria natura spirituale rende conto di queste differenze individuali.
Secondo la Psicosintesi gli allargamenti della coscienza possono manifestarsi lungo tre direzioni: verso il basso, orizzontalmente, e verso l'alto. É possibile ampliare l'auto-consapevolezza personale verso il basso esplorando e integrando in modo armonico i contenuti dell'inconscio inferiore (complessi, pulsioni, conflittualità rimosse, ecc). L'espansione in senso orizzontale si può invece attuare immergendosi nella “coscienza collettiva”: identificandosi con la natura, nei suoi svariati aspetti, e intensificando il senso di partecipazione alla vita e al divenire universale. Mentre l'espansione verso l'alto si può attuare integrando i contenuti dell'inconscio superiore (virtù e qualità potenziali, intuizioni, aspirazioni...ecc), entrando in contatto con la dimensione transpersonale dell'esistenza (o realtà supercosciente).
Tramite successive elaborazioni ed integrazioni il processo di crescita personale può proseguire lungo una direzione evolutiva, e il livello di coscienza si può allargare, man mano che aumenta la consapevolezza del proprio dinamismo interiore e della propria propria natura spirituale. Ma il livello di coscienza si può anche abbassare, se l'individuo non riesce a far fronte ai nuclei nevrotici e psicotici presenti nella sua personalità, e finisce per farsi dominare da essi, muovendosi in una direzione sempre più separativa, che ostacola l'integrazione e la crescita.
Secondo diversi insegnamenti spirituali, inoltre, l'evoluzione del livello di coscienza non riguarda solo l'attuale incarnazione, ma è strettamente collegata alle precedenti dinamiche evolutive dell'anima. Ciò significa che le persone “partono” (nell'attuale incarnazione) da livelli di coscienza differenti, che sono caratterizzati da una diversa focalizzazione esistenziale. Su questi presupposti si basa anche il paradigma dell'astrologia evolutiva fondato da Jeffrey Wolf Green.
Secondo Green è possibile distinguere tra quattro condizioni evolutive dell'anima, caratterizzate da un diverso livello di coscienza: lo stadio (o stato) poco evoluto, lo stadio del consenso, lo stadio della differenziazione e lo stadio spirituale. La successione di questi stadi riflette il percorso naturale che porta l'anima a riunirsi (e a fondersi) con il Creatore (la Sorgente, Dio). La transizione tra i diversi stadi è piuttosto articolata e graduale: gli stadi successivi alla condizione poco evoluta, sono infatti composti da tre suddivisioni progressive che corrispondono a diverse tappe del viaggio evolutivo dell'anima.
A titolo indicativo, secondo Green, il 3-4% della popolazione del nostro pianeta si troverebbe nello stadio poco evoluto, circa il 70 % avrebbe raggiunto lo stadio del consenso, il 20% circa quello della differenziazione, e il 4-6% quello spirituale. Queste percentuali, seppur indicative, possono aiutarci a contestualizzare meglio alcune dinamiche evolutive, sia a livello individuale che a livello collettivo-sociale.
Secondo Green le persone che appartengono allo stadio scarsamente evoluto stanno evolvendo alla coscienza umana da forme di vita animale o vegetale, oppure sono anime in de-evoluzione, che stanno percorrendo il cammino a ritroso a causa del karma negativo associato ad azioni distruttive e malvagie. Il senso di auto-consapevolezza di chi appartiene a questo stadio è molto limitato; la condizione di queste persone si associa infatti a diverse problematiche psicofisiche che comportano dei deficit cognitivi, e un livello di intelligenza generale inferiore alla media.
Lo stadio del consenso è simbolicamente collegato all'archetipo di Saturno, perché il desiderio principale dell'anima è ora quello di conformarsi ai dettami della società. L'intero orientamento alla realtà di queste persone, (inclusi i valori, le credenze, la moralità... ecc) può essere considerato un'estensione di ciò che prevale nella società di appartenenza. Gli individui che fanno parte della prima suddivisione di questo stadio sono quelli che hanno un livello di consapevolezza più limitato, per questo tendono a comportarsi come degli “automi sociali”.
Chi raggiunge il livello intermedio matura una maggiore consapevolezza delle dinamiche sociali, pur mantenendo un orientamento conformistico, ed è mosso dal desiderio di andare oltre, per raggiungere una migliore condizione economica e sociale. Con l'ingresso nel terzo livello la consapevolezza si espande, permettendo a queste persone di maturare una profonda comprensione delle dinamiche sociali della comunità di appartenenza. In questa fase si raggiunge una buona comprensione della relatività della morale, dei valori e delle credenze religiose, ma il forte conformismo porterà comunque a credere che gli usi, i costumi e le credenze della propria cultura siano superiori a quelli degli altri. Giunta alla fase finale dello stadio del consenso l'anima desidera occupare una posizione importante a livello sociale, avere più potere, prestigio e abbondanza materiale. Possono essere ricondotti a questo livello gran parte dei politici, di chi ricopre un ruolo ai vertici di un'azienda e dei leader religiosi. Ad un certo punto del suo percorso l'anima diventa esausta di questi desideri, che non corrispondono più alla sua ricerca di significato, e prova un graduale senso di alienazione rispetto al consenso. Inizia a farsi sentire il desiderio di liberarsi da tutti i condizionamenti esterni che prima definivano il proprio senso di realtà e la percezione della propria individualità.
Lo stadio delle differenziazione – individuazione è simbolicamente collegato all'archetipo di Urano, perché ora l'anima desidera liberarsi e ribellarsi contro i precetti dello stato del consenso, per scoprire chi è, indipendentemente dai condizionamenti sociali. Il senso di consapevolezza si espande, permettendo l'inclusione di realtà differenti, appartenenti a diverse culture, mentre la persona si sente sempre più distaccata dalla società che ora riesce ad osservare in modo più obiettivo. Il pensiero diventa sempre più indipendente ed emerge il bisogno di ribellarsi ai dettami sociali che plasmano i valori, le credenze e la moralità di chi è allo stadio del consenso. Pur provando un forte senso di alienazione, le persone che hanno appena raggiunto il primo livello di questo stadio possono essere portate a nascondere il loro interesse per tematiche alternative, per paura dell'esclusione sociale. Con l'ingresso nel secondo livello la ribellione verso il consenso raggiunge l'intensità massima, e l'anima si libera di ogni genere di condizionamento relativo agli stadi precedenti. Le persone che sono a questo livello mostrano una profonda paura di integrarsi nella società, perché temono di essere “riassorbiti” dalla mentalità e dalle abitudini tipiche dello stadio del consenso. Quando chi è a questo livello supera questa fase “involutiva”, realizza che può reintegrarsi nella società preservando il proprio senso di individualità; l'anima è ora pronta per entrare nel terzo livello, che include persone molto dotate dal punto di vista intellettuale e sociale, che potranno introdurre dei cambiamenti di paradigma, permettendo all'intera società di progredire in qualche ambito. Progressivamente la coscienza di chi è in questa fase si apre sempre più all'universale, al cosmo e a Dio.
Lo stadio spirituale è simbolicamente collegato all'archetipo di Nettuno, perché ora il desiderio principale dell'anima diventa quello di approfondire la conoscenza della propria natura spirituale e di unirsi alla Sorgente di tutte le cose. In questo stadio la coscienza si apre sempre di più all'universale, mentre il centro di gravità dell'individuo si sposta progressivamente dall'ego all'anima. Durante il primo livello le persone diventano più consapevoli delle loro limitazioni, più autocritiche e più umili, e scelgono di impegnarsi in attività connesse a qualche forma di devozione spirituale (solitamente inerenti a qualche forma di servizio o di cura). Il secondo livello riguarda le anime che hanno già compiuto diversi passi per mettere meglio a fuoco la connessione con la coscienza universale; il rischio maggiore in questa fase potrà essere che l'inflazione dell'Io porti queste persone a credere di essere più evolute di quanto in realtà non siano (alcuni falsi guru sono a questo livello). Raggiunta l'ultima suddivisione dello stadio spirituale il centro di gravità della coscienza è saldamente ancorato all'anima. Le persone che raggiungono questo livello sono motivate da un desiderio puro di donare e di servire, irradiano saggezza, sono naturalmente umili e non hanno alcun desiderio di veder acclamato il loro ego. Nonostante queste caratteristiche eccezionali possono però diventare facilmente il bersaglio di proiezioni negative, perché la loro natura luminosa mette in forte risalto le impurità altrui. Lau Tzu, Gesù, Yogananda, Maometto e Buddha sono alcuni esempi di anime che hanno raggiunto il culmine dello stadio spirituale.
Considerando tutti questi aspetti, prendere in considerazione la variabile del livello di coscienza individuale nell'interpretazione astrologica ci dovrebbe incoraggiare a non dare nulla per scontato sugli esiti di diversi aspetti, posizioni planetarie e configurazioni astrologiche, e ad evitare accuratamente di imbrigliare le persone in una serie di sentenze categoriche “da manuale”, per dare il giusto rilievo al dinamismo e alla complessità che sono alla base della vita, riconoscendo e rispettando la variabilità dei ritmi individuali di crescita psicologica e spirituale.