La Luna è uno dei tre pilastri della personalità insieme al Sole, comunemente identificato come segno zodiacale, e all’ascendente. Il suo moto veloce la rende estremamente caratterizzante da un punto di vista psicologico. Infatti più un pianeta ha un movimento rapido, più sarà incisivo nel definire i tratti caratteriali di quella specifica persona. Soggetti nati vicinissimi, come i cosiddetti gemelli astrali, potrebbero trovarsi con una Luna diversa per una manciata di ore o anche meno. Al contrario i pianeti lenti o quelli cosiddetti generazionali hanno valenze molto più collettive, sebbene possano essere recuperati, attraverso gli aspetti, dai pianeti personali e acquisire in questo caso un ruolo maggiormente preminente. Un Urano in Scorpione non può, ad esempio, avere una grande influenza sulla personalità di un individuo, ma se quello stesso Urano è trigono al Sole o congiunto alla Luna, allora diventa determinante.
Molti astrologi convengono nel dire che la Luna influisce di pari grado al Sole nel definire chi siamo. Probabilmente il fatto di vivere in una società “patriarcale” costruita intorno ai miti e riti del Sole-uomo ha parzialmente oscurato l’importanza della Luna. È infatti riconosciuto il valore dell’ascendente anche per i non addetti ai lavori, mentre la Luna resta sempre qualcosa di misterioso. Paradossalmente quando si cercano elementi reali che possano giustificare la valenza dell’astrologia si ricorre quasi sempre all’influsso della luna sulle maree, o al fatto che certe operazioni agricole vadano fatte in determinate fasi lunari.
La Luna simboleggia molte aree fondamentali della nostra personalità e della nostra vita: infanzia, famiglia, madre, interiorità, emozioni, inconscio personale. È collegata al seno e al ciclo mestruale. Inoltre ben lungi dall’avere solo significati relativi alla vita emozionale e affettiva, la Luna identifica anche la memoria, fondamentale per l’apprendimento e di conseguenza per quella che sarà in futuro la nostra identità professionale. Inoltre la capacità di scrittura intesa specialmente come story telling, romanzo, narrazione, è sempre un dono della Luna. Non è un caso che moltissimi scrittori rappresentativi di varie epoche siano nati sotto il lunare segno del Cancro: da Leopardi a Pirandello, da Proust a Fallaci, solo per citarne alcuni. La Luna trova, infatti, il suo domicilio nel segno del Cancro e la sua esaltazione in quello dei Pesci.
Le Lune di Fuoco sono quelle in Ariete, Leone e Sagittario e risultano quindi parzialmente anomale come habitat per un astro abituato alla fluidità dell’acqua, al buio dei cieli e dei silenzi, al sussurro della poesia. Nei segni di Fuoco la Luna si accende, diventa incandescente, non sussurra più, urla.
Il caso del Sole in un segno di Fuoco è diverso, perché il Sole, come simbolo planetario, delinea un’area di consapevolezza che permette l’esercizio di un controllo, anche se abbiamo a che fare con l’energia del Fuoco. Un Ariete con la Luna in Cancro, ad esempio, al di là di evidenti tensioni che gli deriveranno dal dover gestire dei comportamenti passivo-aggressivi e umori altalenanti, tenderà a vivere emozioni profondissime, ma sommesse, nascoste nel fondo del suo “mare dentro” per citare il titolo di un celebre film. Sarà completamente Ariete in certe situazioni e giocherà in attacco, con senso della sfida, piglio deciso, autorevolezza, perfino aggressività. Però si dimostrerà totalmente Cancro in altre faccende e giocherà in difesa come il granchio che mette davanti la corazza a tutela del suo cuore morbido. La situazione inversa, invece, come quella di un Cancro con la Luna in Ariete sarà totalmente differente anche se i poli restano gli stessi. Questo è stato il caso di Oriana Fallaci. Il segno solare, il Cancro, non è riuscito a crearsi una comfort-zone lasciando all’Ariete i suoi spazi. Fallaci ha scritto pagine straordinarie della nostra storia contemporanea attraverso reportage, articoli, interviste che ne hanno messo in luce tutto il talento professionale e la capacità di attivarsi, da brava Luna in Ariete, in situazioni pericolose, come quando venne colpita da un proiettile durante una manifestazione a città del Messico: difficile immaginare una situazione più arietina di quella. Fallaci poteva sembrare un Ariete per le sue prese di posizione dure, di attacco, frontali che non ammettevano repliche o vie di mezzo buoniste. Non temeva lo scontro, le ferite, la morte, l’odio. Però restava sempre una Cancro e i temi esistenziali cari al Cancro hanno trovato, attraverso quella Luna, il coraggio di manifestarsi. Senza questa combinazione non avremmo avuto la splendida “Lettera a un bambino mai nato” o “Un uomo” dove parla della sua relazione affettiva con il rivoluzionario poeta greco Panagulis. L’Ariete, quando ce l’hai dentro in forma lunare, non permette il nascondimento delle emozioni perché l’Ariete è il segno di esaltazione del Sole. L’emozione diventa esplosiva, vulcanica, incontenibile perché sempre in Ariete sono domiciliati Marte e Plutone.
Che dire, però, di Bill Gates Scorpione con una incisiva Luna in Ariete al Medio Cielo? Apparentemente non dà l’idea del soggetto focoso e aggressivo, stile Fallaci. Però, di battaglie e di vere e proprie guerre commerciali deve evidentemente averne vinte molte. Non dimentichiamo poi che in un uomo la Luna viene spesso agita in proiezione, prima attraverso la madre e poi mediante le compagne di vita. Nel caso di Bill, l’ex moglie Melinda Gates ha rappresentato un traino potentissimo. Lui stesso dice che quando era chiuso nel suo guscio cancerino (segno all’ascendente) totalmente ipnotizzato dalla tecnologia, restava per ore a smanettare senza alcuna voglia di scendere in campo ad avviare imprese: è stata la moglie, per altro appartenente proprio a un segno di Fuoco, il Leone, a trascinarlo nel mondo reale.
La Luna in Leone non fa esplodere le emozioni come quella in Ariete perché la regalità che la caratterizza le impone un contegno, ma è sempre una Luna di Fuoco che alle emozioni dà colore e teatralità. È quindi una Luna che ha bisogno di un palcoscenico, anche solo ideale, per per potersi esprimere. Cerca applausi, approvazione: le sue piccole noie quotidiane possono diventare drammi o addirittura tragedie, i suoi successi saranno sempre eclatanti, le sue malattie le più rare al mondo. Domicilio del Sole, il segno del Leone ospita una Luna diva che prova emozioni autentiche quando è immersa nella cosiddetta “grandeur”, nella luce, quando è circondata da sguardi ammirati, da eleganza e lusso. È la Luna di Monica Bellucci, Chiara Ferragni e della straordinaria performer Barbra Streisand. Se ci si pensa in tutte e tre queste donne la Luna domina la scena molto più del Sole che, Bilancia in un caso e Toro negli altri due, è relegato, dietro le quinte, al ruolo di accompagnatore della Luna prima donna. A livello maschile è eclatante il caso del romanziere francese Gustave Flaubert, Sagittario con Luna in Leone. La sua iconica Madame Bovary, libro che ha segnato la letteratura mondiale, era probabilmente una proiezione molto ben riuscita della sua Luna, tanto da spingerlo a dire la famosa frase: “Madame Bovary, c’est moi”.
Il Sagittario, ultimo dei segni di Fuoco, ospita una Luna capace di illuminare il buio come una freccia che scocca nel cielo. La Luna in Sagittario, segno in cui è domiciliato Giove, espande, allarga, proprio secondo i dettami di Giove stesso, i simboli della Luna, ad esempio l’infanzia. Basti pensare che è una Luna statisticamente presente in diversi temi di bambini prodigio e futuri geni: Mozart, Picasso, Van Gogh e Einstein, giusto per citarne quattro. Non bisogna, per altro, dimenticare che il Sagittario è anche il domicilio base di Nettuno: ne segue che questa Luna porta dentro di sé anche una carica di anomalia e di tendenza allo straordinario che, spesso, la bonomia e la tendenza borghese di Giove tendono a mascherare.
A proposito del Fuoco della Luna in Sagittario, Van Gogh scrisse al fratello Theo "Uno ha un grande fuoco nell'anima e nessuno viene mai a scaldarsi, i passanti non scorgono che un po' di fumo in cima al comignolo e se ne vanno per la loro strada. E allora che fare, ravvivare questo fuoco interiore, avere del sale in sé, attendere pazientemente - ma con quanta impazienza –, attendere il momento in cui, mi dico, qualcuno verrà a sedersi davanti a questo fuoco, e magari vi si fermerà". È vero che Van Gogh era Ariete, ma qui la sensibilità dell’artista ha espresso in maniera precisa l’essenza di un altro fuoco, celato ai più, quello lunare per l’appunto, nascosto nell’intimità.
La Luna in Sagittario non cerca le luci della ribalta come quella in Leone, ma è una Luna che la luce vuole donarla allo scopo di illuminare le menti. È, infatti, la Luna filosofica di due giganti del pensiero: Friedrich Nietzsche e Umberto Eco. Di Nietzsche si ricorda il tormentato rapporto con Lou Salomè, psicoanalista e scrittrice, che fu senz’altro la proiezione della Luna-donna del filosofo. È una Luna che usa il Fuoco per generare energia, movimento, viaggio. Chi ha la Luna in Sagittario si emoziona davanti ad aerei, stazioni, porti, quando accarezza un animale, va a cavallo, è immerso nella natura o nella vastità degli orizzonti di un Altrove geografico o anche metapsichico. La donna con questa Luna non vuole “sparare” a getto continuo le proprie violente emozioni come quella in Ariete, né brillare di luce propria per catturare l’attenzione degli spettatori rubando la scena al Sole alla stregua di quella leonina. Incarna un prototipo di donna libera che anticipa quella con la Luna in Acquario, segno in cui Nettuno si trova in esaltazione, ma che, a differenza di quella in Acquario, resta genuinamente coinvolta nelle trame e passioni della vita come Yoko Ono e Selvaggia Lucarelli.