L'astrologa Lisa Morpurgo, come è noto, ha genialmente coniato dodici motti che vanno a indagare e ad esprimere l'essenza profonda di ogni segno zodiacale. Questi slogan sono poi diventati i titoli dei capitoli di uno dei suoi libri più celebri “La natura dei segni”.
Volendo proseguire idealmente il filone aperto da Lisa Morpurgo, ci si può domandare quali motti potrebbero essere adatti a definire la natura affettiva di ogni segno.
L’Ariete potrebbe avvalersi del motto “Io brucio”, perché vive l'amore come una passione totalizzante, con quell’istinto predatorio che lo porta a vedere nell’oggetto del desiderio il premio di una sfida per la quale ha combattuto. Uomo o donna che sia l’Ariete è un cacciatore che cede al richiamo degli odori, della carne e del sangue. Il sentimento romantico è qualcosa che difficilmente gli appartiene, a meno che non vi siano altri valori del tema natale capaci di moderare questa sua natura infuocata. Si lancia nell’amore come farebbe in un duello: che sia l’avventura di una notte o un legame per la vita, l’Ariete si dà all’altro come un incendio, come un’esplosione: starà poi al partner riuscire a mantenere questo fuoco sempre ardente.
Il Toro, invece, in amore rispecchia molto il motto “Io divoro” che riprende l’”Io mi nutro” di Lisa Morpurgo rilanciandolo sul piano della passione. La funzione fondamentale del Toro è cercare il cibo, ossia gli approvigionamenti necessari alla sopravvivenza. In quest’ottica il cibo diventa simbolo della vita stessa. Ne segue che l’innamoramento lo porta a vedere il partner come un elemento di cui nutrirsi, almeno su un piano simbolico. Cibo e amore sono da sempre connessi, quasi metafora l’uno dell’altro: la vera seduzione, dicono gli esperti, comincia a tavola. In questo senso il Toro richiama un po’ quella figura perturbante e cult della cinematografia che fu Hannibal Lecter ne “Il silenzio degli innocenti” interpretato da un magnifico Anthony Hopkins. Inconsciamente il Toro vorrebbe divorare il suo partner anche perché è uno dei pochi segni che ammette con onestà di essere possessivo verso chi ama senza eccedere in proclami libertari. Non potendo mangiarlo tende a inglobarlo nel suo spazio vitale, nelle sue abitudini, a radicarlo sulla sua terra, nel suo clan, tra i suoi amici, a metterlo all’”ingrasso” affinché l’ombra della fame non lo sfiori mai.
I Gemelli, sempre in linea con il motto di Lisa Morpurgo che è “Io mi diverto”, in amore potrebbero dire “Io sorrido”. Il loro approccio all’affettività ha spesso questa componente umoristica, divertente, di curiosità verso l’altro. Anche nel loro flirtare è difficile che i Gemelli diano sfoggio di romanticismi retrò o manifestino tensioni erotiche evidenti. L’erotismo c’è, ma è cerebrale, giocoso, leggero come la loro natura. Possono invece dimostrare attenzione proprio facendo battute al partner, provocandolo con guizzi di intelligenza sempre viva, sfoggiando il loro lato mattatore. Se un Gemelli non sorride e non ti prende in giro, allora probabilmente non è innamorato di te.
Il Cancro che è poetico, romantico e legato a quelle manifestazioni affettive tipiche dell’infanzia che trasmettono tenerezza, potrebbe avere come motto in amore “Io accarezzo”. Questo perché per quanto profonde possano essere le sue emozioni e forte la sua passione, in lui permane sempre questa delicatezza del rapporto madre-figlio che filtra tutte le manifestazioni dell’amore che verranno dopo. Nel Cancro, che sia uomo o donna, ci sarà sempre un bimbo/a che vuole essere accarezzato per ritrovare questa simbiosi col materno che per lui è l’atavico e inconscio ricordo della simbiosi con dio stesso, con l’infinito. E a sua volta sarà proteso a dare al partner le carezze che lui stesso cerca.
Il Leone, figlio del Sole, in amore potrebbe fare suo lo slogan “Io illumino”. Inconsciamente sente di avere questo compito di dispensatore di luce, calore, energia, vitalità. Il Leone quindi, sente molto naturalmente la spinta a dare al partner, mimando esattamente la funzione del Sole: da qui deriva la sua famosa generosità. Per altro non è un soggetto ombroso, introverso, silenzioso: nelle relazioni si apre e porta una luce che proprio come quella del Sole tende a restare costante. È un segno di Fuoco come l’Ariete, ma molto meno precario.
La Vergine in amore potrebbe fare suo il motto “Io curo”. Segno laborioso, dotato di grande efficienza e spirito pratico, facilmente timido, si sente lontano dagli eccessi che contraddistinguono l’amore romantico e quello passionale. La propensione, invece, all’attenzione e alla cura, che la rende spesso adatta ad occuparsi di professioni sociosanitarie, si esprime bene nelle relazioni. La Vergine innamorata può nutrire una vera e propria devozione per l’oggetto dei suoi desideri: curare chi ama nel corpo, nella mente, nella quotidianità, è il suo modo per dimostrare che è completamente coinvolta nel legame.
La Bilancia è il segno delle relazioni e quindi anche della coppia. Il suo motto in amore potrebbe essere “Io abbraccio”. In un certo senso è oltre la passione arietina, il romanticismo del Cancro, la devozione virginea: segni che vivono l’amore in una dimensione che resta, comunque, molto intima e privata. La Bilancia è un segno sociale: l’amore è “coppia” ed è relazione con gli Altri, con la collettività. Nel suo abbracciare il partner con un abbraccio che vuole esprimere amore, dialogo, presenza, la Bilancia rispetta contemporaneamente il partner nella sua individualità, perché non lo ingloba e nemmeno lo idealizza o lo trasforma in una madre perduta. L’abbraccio sembra dire: “ci sono io e ci sei tu. Siamo in due e andiamo mano nella mano incontro al mondo”.
Lo Scorpione potrebbe fare suo il motto “Io rischio”, perché in amore, come in fondo in tutti i livelli di esperienza della sua vita, non è un segno che ama gli accomodamenti e la tranquillità. Il ripetersi del quotidiano, lo stare dentro una relazione per abitudine, per forma, per far contento qualcun altro, è un atteggiamento che fatica a comprendere. Ha una forte carica erotica di tipo celebrale perché è un segno sia plutonico che mercuriale. È quindi molto curioso e ama muoversi nelle zone di confine, pronto a sfidare i limiti imposti. Sebbene in realtà, alla fine, la sfida sia solo con se stesso. Lo Scorpione vuole rischiare, vuole sfidare il destino per vedere se riuscirà ancora una volta a superare il limite senza farsi travolgere, oppure no. E in ogni caso sarà contento.
Il Sagittario che è uno Scorpione redento, ossia che ha, almeno in parte, risolto le tortuosità del segno che lo precede, mantiene in sé un elemento di rischio nel suo approccio all’amore, ma in un senso più leggero e ottimistico. Il suo motto potrebbe essere “Io esploro”, che poi è quello che fa nella vita, attraverso i suoi viaggi geografici e mentali spinto dalla voglia di conoscere. Il partner per il Sagittario, diventa un po' una cartina geografica da studiare, un mondo da scoprire, un nuovo territorio da esplorare. Finché il Sagittario vive l’amore come un viaggio è probabile che rimanga dentro la relazione. Quando avrà l'impressione che il viaggio sia finito, perché ha visto tutto quello che c’era da vedere, potrebbe cominciare a pensare ad una nuova missione esplorativa. Starà al partner fargli continuare la caccia al tesoro.
Il Capricorno in opposizione al Cancro che è materno e accogliente, può essere visto come un principio paterno in grado di svolgere una funzione strutturale, strutturante e protettiva. Il suo motto in amore potrebbe quindi essere “Io proteggo”. Sede di Saturno e Urano, non è ovviamente un segno romantico, ma in Capricorno è esaltato Marte, quindi la passione, sebbene non visibile, c’è. Per il Capricorno amare significa creare una rete di protezione e sostegno intorno a chi ama affinché il partner possa sentirsi sicuro e autonomo, riesca a soddisfare le proprie ambizioni e a realizzarsi nella vita.
L’Acquario cangiante e caleidoscopico si muove nel complesso mondo emozionale e affettivo come un ufo appena disceso sulla terra da chissà quale pianeta. Tuta blu, sguardo alieno e casco in mano, l’unico modo di approcciare all’amore per questo segno intellettuale, libero, e allergico ai legami è dire: “Io trasformo”. Segno dell’esaltazione di Nettuno, l’Acquario per principio si innamora prima delle idee e poi delle persone che, di fatto, non sono mai come lui le vede. Il suo Io non è definito, vive la vita attraverso mille proiezioni di sé e ha bisogno di un partner capace di intercettare i suoi tanti volti. Con “Io trasformo” sta dicendo al partner: “continuiamo a cambiare, a mutare, a tirare fuori nuovi colori e maschere come in un eterno carnevale, perché quello che voglio trovare è meraviglia”.
Il motto dei Pesci in amore è naturalmente “Io sogno”. Amano l’idea di essere innamorati più che l’impegno in una relazione. Amano l’ispirazione profonda, creativa, inebriante che genera in loro l’amore. Quando sono idealmente coinvolti sarebbero disposti ad andare in capo al mondo per vivere il loro amore, però la dimensione sognante deve essere sempre mantenuta. Quando il rapporto si concretizza ed entra in parametri di normalità dove non c'è più il dolore o l’estasi, l’avventura o l’attesa, i Pesci potrebbero non sentirsi più coinvolti. Per questo tendono ad amare l’Assoluto nelle forme dell’arte e della spiritualità perché sono dimensioni che non si potranno mai afferrare una volta per tutte e che rimangono costantemente straordinarie.