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IN AMORE SEI PSICOLOGA, CROCEROSSINA O LADY DI FERRO?

a cura di Elena Cartotto
 

Nelle relazioni affettive spesso si mettono in gioco parti diverse di se stessi ed è probabile che nel corso della vita sia che si intreccino vari rapporti, sia che si mantenga a lungo il medesimo legame, si finisca per interpretare un po’ tutti i ruoli. I confini non sono mai così netti: carattere, esperienze, desideri, sfera inconscia, proiezioni si combinano tra loro in maniera spesso imprevedibile. Però a seconda dei simboli astrologici che ci portiamo dentro e dalle configurazioni che prevalgono nel tema natale è probabile che ci sia una sorta di personalità che potremmo definire “dominante” rispetto alle altre e che, a volte inconsapevolmente, cerca all’esterno un partner che la possa riconoscere e supportare.

Nelle derive peggiori si creano dei classici prototipi sentimentali che tanto alimentano libri e serie TV: il narcisista con le sue vittime, il manipolatore con i suoi succubi, crocerossine e salvatori con i loro partner perennemente malati di qualcosa e in cerca di redenzione.
Se si resta in un contesto normale non si arriva a sfiorare drammi e tragedie, ma resta il fatto che per qualche strana ragione, che in realtà risponde alla nostra profonda vita simbolica, si finisca per portare nel vissuto amoroso un particolare tipo di impronta che ci collega a partner che la recepiscono come perfettamente adatta a loro. Si pensa di scegliere qualcuno per doti umane, mentali, materiali, in parte è vero, ma più spesso, oltre la chimica, è l’inconscio a guidarci verso una persona che ci rimanda in pieno, come uno specchio, quello che siamo al di là di ogni sovrastruttura culturale.

La donna “psicologa” tesa a indagare nella psiche del compagno, a fare domande, a voler svelare tutti i suoi segreti, a controllarlo senza farsi vedere, è sicuramente segnata da una componente maggiore di Acqua all’interno del proprio tema natale. Si parla quindi di una prevalenza dei segni del Cancro, dello Scorpione e dei Pesci presenti a livello solare, lunare e/o ascendente.

L’elemento Acqua di per sé, però, non basta in quanto genera, sì, una maggiore sensibilità e il desiderio di andare in profondità, ma potrebbe tradursi in mera empatia se non ci fosse anche un elemento plutonico a prendere il sopravvento e a imporsi come marchio stesso della personalità. Plutone vuole dire massiccia presenza di valori Scorpione, o di casa ottava, o un Plutone congiunto a uno dei quattro angoli o dominante (per calcolare la dominante di tema utilizza il nostro algoritmo) o ancora in aspetto con i luminari o Venere.

Il lato negativo di questa attitudine potrebbe manifestarsi nella tendenza a trasformare il letto della coppia nel lettino dello psicoanalista con il rischio di mutare l’amore in una sorta di manipolazione reciproca.

La donna “crocerossina” mira, in primis, a curare e proteggere la persona che ama quasi come una madre. Anche qui tende a prevalere l’Acqua, ma nei segni del Cancro e dei Pesci, perché il senso materno è collegato alla Luna domiciliata nel Cancro ed esaltata nei Pesci. Però nella crocerossina c'è anche un elemento che va oltre la tenerezza, ed è la propensione tutta nettuniana a volersi identificare con una qualche forma salvifica. Nettuno, infatti, proietta all’esterno, sugli altri, partner compreso, la sua visione del mondo dove hanno un posto d’onore salvatori e vittime, redentori e peccatori.

Con Nettuno non siamo più dentro l’indagine psicologica di Plutone che scava nel torbido rapporto fra gli amanti inscenando uno psico thriller. Nettuno è già oltre, fuori dai limiti dal desiderio con le sue manipolazioni. Nettuno dà vita alla commedia universale dell’arte e delle religioni che prevede l’incarnazione in un essere umano di un principio trascendente di ispirazione e guarigione. È questo tema che, inconsciamente, fa suo la crocerossina. Spesso è una donna con valori marcatamente Pesci presenti come segno solare, lunare, ascendente o con Venere in Pesci. Con forte connotazione lunare e con Nettuno angolare, dominante o in aspetto con i pianeti personali. Oppure con in evidenza valori in dodicesima casa.

La donna crocerossina vive una storia già scritta, è attraversata da un destino, sente la fatidica chiamata e dice a se stessa: “Io ti salverò”. Da chi? Dai vizi, dalle paure, dalle fragilità, quasi a richiamare la splendida e celebre composizione di Battiato de “La cura”: il Maestro aveva, non a caso, la Luna in casa dodicesima congiunta all’ascendente ed era portatore di un’opposizione Sole/Nettuno che può considerarsi la sua apertura sul cosmo attraversato nella ricerca musicale e spirituale.

Le crocerossine possono facilmente attirare a sé persone che hanno effettivamente bisogno di aiuto,
con delle dipendenze, problemi psicologici irrisolti, difficoltà familiari, perché questo in qualche strano modo rispecchia il loro animo, i loro simboli, ciò che cercano e si aspettano dalla vita e in particolare dalle relazioni.

La Lady di Ferro, invece, si sviluppa molto facilmente in chi ha una forte presenza di Saturno nel proprio tema. Valori Capricorno quindi, ma anche una roboante casa decima, o un Saturno, come negli altri casi, in una posizione angolare e/o dominante: a titolo di esempio possiamo ricordare colei che venne soprannominata la Lady di Ferro, ossia Margareth Thatcher nata con Saturno all'ascendente. Non meno di ferro fu anche la regina Elisabetta che rappresentò Saturno anche nella granitica durata del suo mandato e il cui Saturno poggiava proprio sul Medio Cielo. Per altro Elisabetta era del Toro, segno in cui Saturno si trova in trasparenza, e Margaret Thatcher della Bilancia dove Saturno si trova in esaltazione.

Chiaramente anche qui Saturno in aspetto ai luminari e/a Venere può enfatizzare la propensione a voler governare, controllare e finanche dominare un rapporto sentimentale.
Le donne così connotate non rispecchiano il modello tradizionale femminile, molto più vicino alla donna Cancro, e tendono ad attirare a sé dei compagni che confermino e rispecchino la loro simbologia interiore; uomini che finiscono per essere dei felici principi consorti ben lieti di lasciare che le loro partner agiscano in piena autonomia risolvendo da sole i propri problemi e possibilmente anche i loro.

Le donne così connotate sono abituate a imporsi non solo professionalmente, ma anche a dettare legge e ritmi all'interno del proprio spazio privato, domestico; sono donne che potremmo definire in un certo senso “alfa” e che di conseguenza tendenzialmente non si trovano bene con un partner altrettanto alfa che si ponga in un ruolo dominante. Preferiscono uomini solidi, collaborativi, che le seguano e sostengano nei loro percorsi senza entrare in competizione.
Attenzione, siamo lontani dal desiderio di comando della donna Leone che vuole, sì, essere la regina, ma con accanto un Re, non un principe consorte. Per altro i valori Leone appartengono all’elemento Fuoco e portano facilmente agli entusiasmi, agli slanci, agli scontri, alle lotte, alla passione e ai cedimenti. Nulla a che vedere con il pragmatismo e il freddo controllo delle Lady di Ferro.




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