Ogni amore è unico, nonostante l’amore in sé abbia un quid misterioso che lo trasforma in un sentire universale; un sentire che ha ispirato e ancora ispira i sogni e l’arte del genere umano. Nell’amore come esperienza individuale trovano spazio il corpo, la mente, l'anima, gli ideali, le nostalgie, le paure, gli slanci: è il risultato di tanti ingredienti che, però, non si ripresentano mai allo stesso modo e nella medesima misura nelle relazioni sentimentali che ci accompagnano lungo la via.
Anche le nostre predisposizioni affettive non sono rintracciabili in un unico aspetto del tema natale e può essere che in alcune relazioni sia più determinante un fattore e in altre elementi diversi. Tutti i pianeti e le case partecipano alla costruzione di un amore, sebbene in modo differente: c’è la Luna con la sua sensibilità, Marte che esprime la passione, Saturno e il suo senso inossidabile del tempo, Venere naturalmente che racchiude l'affettività a 360 gradi.
Per capire chi siamo, cosa vogliamo e chi incontreremo lungo la strada del cuore vanno valutati tanti segnali astrologici, ma senz'altro ci sono dei simboli che s’impongono, che rappresentano un marchio, un timbro del nostro modo di amare: è il caso delle dominanti planetarie.
Per determinare una dominante planetaria occorre tenere conto di diversi criteri: il più noto è la congiunzione di un pianeta ai quattro punti cardinali che in ordine di importanza sono ascendente, medio cielo, discendente e fondo cielo. Ma sono importanti anche l’identificazione di pianeti comuni a Sole, Luna e ascendente e la valutazione di aspetti tra pianeti lenti e personali, perché il pianeta lento cede parte delle sue caratteristiche a quello veloce: un Sole congiunto a Urano sarà quindi un Sole uraniano. Per altro spesso non c’è un’unica dominante, ma ci vogliono almeno due o tre pianeti, ossia una co-dominante e una sottodominante, per riuscire a inquadrare un soggetto (puoi calcolare la tua dominante planetaria direttamente qui inserendo i tuoi dati di nascita).
La dominante ci dice che si può essere dei Pesci sognatori, ma se si è dominati dal Sole quel Sole esprimerà il nostro modo di incidere e incedere nella vita, compresa la nostra modalità di amare pur con tutte le sfumature del caso.
La dominante solare sia negli uomini che nelle donne, dà un carattere estremamente accentratore: la persona ha bisogno di essere lodata, stimata, possibilmente adorata e tenderà a magnificare tutto quello che fa e i suoi successi, un po’ come accade con il Leone. È pronta a ricambiare il partner con grande slancio, calore, attenzione e generosità, ma non vuole essere messa in ombra. Non ha le corde sensibili di Luna e Nettuno, e nemmeno le finezze mentali di Mercurio, ma sa essere molto presente e protettiva verso ciò che ama e non si spaventa di fronte alle difficoltà perché sa affrontarle con piglio deciso senza perdersi dentro discorsi nebulosi o stati d’animo complessi.
La dominante lunare è invece sensibilissima e questo può valere anche per segni un po’ freddini come Vergine o Gemelli. L’attitudine amorosa di questa dominante è poetica, romantica, molto nostalgica. I lunari sono soggetti sfumati, dagli umori cangianti, cercano tenerezza, protezione, accoglienza, perché l’amore per loro è soprattutto “famiglia”. Inconsciamente desiderano un amore che permetta loro di ricostruire nella coppia un rapporto quasi filiale o materno, a seconda dei casi. Amano vivere esperienze creative, artistiche, e preferiscono condividere con il partner spazi molto privati: poco sociali sono, però, pronti ad accogliere ospiti nella loro dimora che diventa un tempio dell’amore.
Mercurio è molto più mentale, intellettuale: ha bisogno di confrontarsi, di parlare, di condividere interessi. Oggi una coppia mercuriale potrebbe essere una coppia che si butta sui social, come vediamo che sta avvenendo in molti settori; una coppia che condivide esperienze con gli altri tramite strumenti mercuriali, che si sposta, viaggia, racconta.
Il mercuriale ha bisogno di essere incuriosito, intrigato dal partner e sente la necessità di vivere la sua vita sentimentale senza troppe responsabilità: non deve mai mancare una folta schiera di amici con cui passare serate ed eventi.
La dominante venusiana è naturalmente affettiva, ma non in senso sentimentalistico. Dà una particolare propensione al bello e quindi anche i propri partner devono essere attraenti. Sono amanti raffinati, gentili, con una spiccata sensibilità artistica. I luoghi in cui si trovano, le persone che incontrano, l’ambiente di lavoro, tutto deve seguire una sorta di invisibile linea estetica che inconsciamente guida le loro scelte. Rifiutano la volgarità, gli eccessi e inorridiscono davanti alla mancanza di educazione. Sanno gustare la vita e i loro piaceri e hanno una capacità di amare che spesso può essere più oblativa e sincera rispetto alle trasfigurazioni romantiche e/o appassionate di altri segni. Amano la vita di coppia che per loro può essere più importante della carriera e talvolta perfino della famiglia.
Marte è invece una dominante più basica, istintiva, passionale e difficilmente sta dentro i recinti per quanto belli e confortevoli. Muri e cancelli non li vede neanche se sente una spinta profonda a fare qualcosa o a conquistare qualcuno. Caso mai ci pensa dopo. In questo senso la dominante marziana è molto genuina, diretta: le persone così segnate sono coinvolgenti, coraggiose, e amano sempre stuzzicare un po’ il partner, provocarlo, creare sana competizione.
Il marziano è di temperamento sportivo, avventuroso e in amore deve sentirsi sfidato: se pensa di avere il partner completamente a sua disposizione, potrebbe cercare emozioni altrove. Ha pulsioni forti per cui un compagno/a ritroso a livello intimo può spegnerlo.
La dominante gioviana è gaudente e ama i piaceri, un po’ come i venusiani ma in modo ancora più evidente. Sono spesso persone simpatiche, aperte, che parlano molto e non rifuggono il confronto.
Il gioviano non ama certo una vita da “due cuori e una capanna”: la coppia deve inserirsi in una bella trama sociale, deve viaggiare, garantirsi spazi di relax e divertimento. Ai gioviani piace instaurare relazioni di vario tipo, aumentare la sfera dei propri contatti e quindi hanno bisogno di un amore che riesca ad inserirsi in questa visione delle cose, che non sia troppo timido. Spesso ha una buona cultura, si intende di tante cose, è caloroso, tendenzialmente fedele, affronta i problemi a viso aperto con ottimismo, rifugge gli scontri perché detesta i conflitti. Può cedere un po’ troppo ai propri comodi.
Saturno è una dominante difficile a livello sentimentale: può essere una dominante che rende bene negli studi, nella capacità di concentrazione, nella ricerca, in alcuni tipi di carriera, che può affinare anche molto l'intelligenza e la disciplina, ma in amore può essere un grosso mattone anche per gli animi più sensibili e infuocati come Cancri e Arieti. Il problema è che il Saturnino fatica veramente molto a esprimere le emozioni e a viverle lui stesso: le controlla con logica ferrea, diffida dei moti dell’animo. Ha paura di perdere il senso della realtà, visto che il principio di realtà e il senso del dovere sono i suoi capisaldi.
Può essere un tipo di persona che si affeziona col tempo, che si lega dopo una frequentazione lunga: deve avere la certezza che si può fidare e soprattutto deve essere certo di avere accanto qualcuno che lo sostiene nelle sue ambizioni come lui è disposto a sostenere quelle del proprio partner. È pronto a farsi carico delle responsabilità di un amore, ma non bisogna chiedergli dichiarazioni romantiche o poesie.
Urano è una dominante affettiva difficile come quella saturnina, ma per altre ragioni. Qui non c'è il controllo ossessivo delle emozioni, la necessità di distaccarsi rispetto a ciò che si teme potrebbe travolgere, ma c'è proprio un'assenza di dialogo con le emozioni stesse.
Saturno sente le emozioni e le allontana, Urano non le vede proprio. La dominante uraniana s’innamora più per spirito d’avventura, per noia, perché ha trovato un partner con cui lavora benissimo o con cui condivide passioni musicali, tecnologiche, futuristiche. L'uraniano ha bisogno di trovare nella persona di cui si innamora stimoli costanti alla realizzazione e alla produttività. È molto lontano da un'idea contemplativa ed estatica dell’amore: insomma al guardarsi teneramente negli occhi preferisce un viaggio in moto.
Per quanto riguarda Nettuno, che è l'ottava superiore della Luna, abbiamo un ritorno della sensibilità, del romanticismo, del sogno.
In realtà nel caso della Luna è più facile che il sogno si realizzi, perché la Luna lo cerca in una dimensione familiare.
Invece il nettuniano che si sente parte della grande famiglia umana, ha un tale senso di aderenza al collettivo che la coppia tradizionale e l’idea di costruire una famiglia difficilmente vanno a costituire un obiettivo dichiarato della sua vita, a meno che non trovi un partner che continui a farlo sognare anche dopo il matrimonio, per quello che è o per la vita che fa.
L'espressione migliore dell'amore per la dominante nettuniana è il sogno costante, una corsa a perdifiato nell’immaginazione che lo fa fuggire dalla realtà. In quest’ottica è senz’altro portato più degli altri agli amori a distanza, ma anche agli amori tormentati e nascosti, dove lo spazio dell'incontro si alterni costantemente con quello dell’assenza.
Spesso ama l'arte, la musica, la spiritualità, viaggiare e navigare per mare: più il partner è pronto a uscire da una vita ordinaria per seguirlo nei suoi fantastici interessi, più la relazione sarà intensa.
Se Plutone marca in maniera netta il tema natale c'è una tendenza al nascondimento, al non dire, al mascherare, nei casi peggiori a manipolare, anche se il segno zodiacale è un bonario Sagittario.
Il plutonico ha un bisogno di controllo diverso da quello del saturnino: non è un problema di emozioni il suo, anche perché con le profondità dell’anima ha una naturale affinità. È un problema di testa. Il plutonico vuole capire cosa c’è nella testa dell’altro e monitorarlo. È infatti attratto dalle menti complicate, dalle sfide psicologiche, perché si sente sempre un po’ il Freud della situazione. E spesso finisce davvero per attrarre soggetti tormentati.
Passionale come Marte ha, però, un'elaborazione diversa, più raffinata dell'istinto, cosa che lo rende molto affascinante agli occhi altrui. Pur non rivelando mai molto di sé, nemmeno nei rapporti più stretti, quando s’innamora e sente la fiducia completa che il partner ripone in lui, può essere un compagno/a straordinariamente complice disposto perfino a mentire pur di tutelare chi ama.