Streghe, sirene, principesse, matriarche, fanno parte non solo dell'immenso patrimonio culturale e favolistico di ogni tempo e luogo, ma anche del nostro immaginario. I simboli planetari si connettono alle leggende, ai miti, agli archetipi delle fiabe e la Luna definisce quello che è l'archetipo femminile per eccellenza, nelle donne ma anche negli uomini.
Viviamo, però, in un mondo ancora in gran parte “patriarcale”, ossia molto focalizzato sull’espressione forte, e finanche aggressiva, del maschile; la Luna viene spesso messa in secondo piano, e si perde di vista il suo ruolo fondamentale non solo nella definizione dell'identità femminile, ma anche di quella del maschio. L’uomo, infatti, in maniera ancora più difficile e complicata rispetto alla donna col Sole, fatica molto a prendere coscienza della propria Luna come parte di sé e può passare tutta la vita a proiettarla sulle figure femminili che lo circondano, in parte subendole, in parte attaccandole, talvolta trovando un equilibrio che, però, resta sempre precario.
Prendere coscienza del proprio femminile, implica per l’uomo avere un rapporto molto più stretto con la dimensione inconscia della psiche, ammettere il bisogno di protezione, accudimento, senza considerarlo svilente rispetto alla virilità. Significa permettere all'emozione di arrivare alla coscienza e di incidere, sebbene in modo dosato, anche nei processi decisionali che, invece, la logica maschile preferisce far scorrere sui binari della pura razionalità considerando ogni interferenza emotiva come qualcosa da arginare.
Questo vissuto polarizzato tra “ragione e sentimento”, per citare il titolo di un celebre romanzo di Jane Austen, è uno degli elementi che vanno a consolidare quell’attitudine tipica del maschio problematico che consiste nel proiettare all’esterno di sé figure persecutorie femminili.
Le donne, invece, sono più propense a creare collegamenti fra le diverse parti di sé, a dialogare col maschile che si portano dentro, e ad arrivare, sebbene talvolta dopo lotte, fallimenti e contrasti, ad incarnare il proprio Sole.
Spesso i transiti segnano questi passaggi, aprono dei varchi, indicano delle possibilità: si pensi a una congiunzione o a un trigono di Saturno o di Urano al Sole o alla Luna, pianeti lenti che certamente intervengono sulla necessità di integrare in modo consapevole e funzionale i luminari nella propria esistenza.
La difficoltà del maschile nell'entrare in contatto con la propria Luna può peggiorare quando ci sono aspetti difficili e complessi della Luna con Marte, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone.
La rabbia e l’aggressività verso il femminile che possono portare a esercitare violenza fisica e psicologica sulle donne, ovviamente in concomitanza di altri aspetti, di particolari posizioni planetarie, di determinate case in evidenza, rispondono molto alle sollecitazioni di Marte e/o Plutone verso la Luna. In realtà l’uomo rifiuta una parte di sé che percepisce come debole, infantile, fragile, oppure sente che sfugge al suo controllo e allora la vuole inchiodare lì, al muro delle sue ossessioni. Il risultato è che per non subire questa pressione interna, che molto probabilmente rimanda a un rapporto complicato con una madre anch’essa mal interiorizzata, il maschio butta tutto fuori e se la prende con quella o quelle donne che simbolicamente sono più affini al suo tormento lunare. Spesso può essere davvero solo sfortuna per una vittima l’essere portatrice inconsapevole di simboli che attivano in un altro soggetto la spinta a volerla distruggere.
Marte può dare esplosioni di rabbia incontrollate, di cui, però, l’uomo, man mano queste crisi aumentano, può rendersi conto, e di conseguenza attivarsi per lavorare su quel tipo di rabbia.
Plutone può essere più pericoloso perché opera da sotto, in modo lento, disgregante, nascosto. Può essere lì, silente, sotto la facciata di uomini apparentemente molto affabili e tranquilli che poi si rivelano dei manipolatori seriali. Plutone può dare al maschio la sensazione pervasiva di un’impotenza psichica e creativa, prima ancora che sessuale, e convincerlo che questa sua incapacità di vivere e trasmettere emozioni autentiche a cui non riesce ad attingere, perché Plutone, attraverso la quadratura e l’opposizione, imprigiona la Luna nel suo mondo infero, sia colpa della donna. A quel punto può arrivare ad utilizzare modalità plutoniche punitive perché il “delitto e castigo”, per citare lo Scorpione Dostoevskij, appartengono sempre a Plutone. Mentire, intorbidire le acque, accusare gli altri, rendere insicura la propria partner, convincerla di essere lei mancante nella relazione, o addirittura denigrarla, è un tipico “modus operandi” plutonico.
Saturno in cattivo aspetto alla Luna, in realtà, crea meno complessità interiori di Plutone, ma ha un effetto molto bloccante e può dare all’uomo che non ha integrato questo aspetto in sé come proprio, un’attitudine fredda, rigida e giudicante verso il femminile. Più che la violenza, qui può emergere la tendenza a far sentire in colpa la donna perché incapace di elevarsi, di raggiungere un determinato “standard qualitativo”, quasi da prestazione. Con uomini così, che in sé mantengono sempre un certo distacco, anche l’intimità può diventare difficile perché la donna si sente giudicata anche in quel contesto. In sostanza l’uomo complessato da Saturno in cattivo aspetto con la Luna può attribuire alla partner, attraverso varie mistificazioni, la propria incapacità di lasciarsi andare al libero fluire delle emozioni.
Urano Vs. Luna riprende certe attitudini marziane: è impostato più sull’agire le emozioni che sull’elaborarle. Di conseguenza se fuori controllo, ma sempre in contesti astrologici ben precisi, Urano può aggredire la Luna attraverso tipici strumenti uraniani: in primis le mani, governate da Urano, poi tutto ciò che può tagliare, incidere, ferire a 360°. Paradossalmente un chirurgo con un cattivo aspetto Urano/Luna potrebbe involontariamente fare un danno a una paziente sbagliando un taglio o una ricucitura, perché i simboli a volte ci sovrastano e ci abitano, al di là della nostra volontà.
Il rapporto con l’archetipo femminile può essere da parte del maschio aggressivo, freddo, giudicante, ma anche sfuggente, e qui entra in gioco Nettuno che in rapporto alla Luna può segnalare dei vissuti molto disordinati. Nettuno non permette alla Luna di mettere dei confini chiari: il pianeta degli oceani e delle vastità, amplifica la Luna, perché i due, in fondo, hanno una natura simile.
Un uomo può avere un tale timore di essere sopraffatto dalla Luna che non riesce ad arginare a livello emotivo, da attuare una costante fuga dal femminile: “ghosting” si direbbe oggi. Sono uomini che si assentano, che tradiscono, che illudono creando false aspettative, che lasciano credere alle donne quello che vogliono. Possono anche trasmettere emozioni “sconfinate” come vuole Nettuno, ma tendono a navigare in molto mari sparendo e riapparendo. Spesso sono figli di donne anomale, sganciate dalla tradizione, poco capaci di dare ai propri figli un senso di contenimento.
La congiunzione, come si sa, è ambivalente e va letta nei contesti in cui è inserita, ma non si pensi di assolverla in toto, come del resto gli aspetti cosiddetti positivi. La Luna delicata e tendenzialmente passiva può essere soggiogata anche da trigoni e sestili con i cosiddetti pianeti forti se altri aspetti conflittuali intervengono. Eclatante a riguardo il caso di Turetta condannato all’ergastolo per l’assassinio di Giulia Cecchettin: la sua congiunzione Luna/Nettuno in Acquario, che in altri casi avrebbe stimolato amori romantici e da favola, qui ha messo in rilievo l’incapacità del ragazzo di porre dei confini precisi tra sé e la sua fidanzata che è diventata “cosa sua”, parte di sé. Nettuno, si sa, facilita i balzi dell’immaginazione, i sogni come gli incubi, ma forse sarebbe rimasto lì, avvolto nelle sue nebbie, se un bel trigono di Saturno alla congiunzione Luna/Nettuno non avesse proposto un programma e reso operativo e finalizzato l’annientamento della Luna stessa da parte di Nettuno che l’ha inghiottita per sempre nel suo infinito.
Probabilmente se l'uomo riuscisse a entrare in una connessione diversa con il proprio archetipo lunare, probabilmente anche i rapporti tra i sessi e, di conseguenza, le questioni di genere che tanto animano le nostre cronache in maniera tragica potrebbero trovare un nuovo punto di partenza.
Manca un'educazione alla comprensione delle emozioni e dei sentimenti che non sono altro che l’evoluzione delle emozioni stesse. Mentre le donne vengono educate a incorporare, incarnare, rappresentare valori anche solari, ossia di indipendenza, consapevolezza, responsabilità, capacità di leadership e controllo, l'uomo a livello lunare non si è evoluto perché non viene educato a questo in quanto i valori lunari vengono ancora percepiti come secondari e inutili ad un mondo competitivo e accelerato, dove la forza muscolare, in tutte le sue simbologie, continua a farla da padrona.