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L'ATTACAMENTO AFFETTIVO DEL GATTO : COSTRUIRE UNA RELAZIONE INSIEME

a cura di Federica Farini
 

La ricerca etologica sul gatto è ancora piuttosto povera rispetto a quella applicata al cane, spesso ritenuto un animale domestico di natura indipendente, con inclinazione poco sociale e più selvatica, affettivamente distaccato, tanto che in antichità si pensava si affezionasse alla dimora e non ai famigliari. In realtà il legame del felino domestico con la specie umana viene frequentemente sottovalutato: il gatto è abitudinario (si lega a una routine di consuetudini cicliche - cibo, sonno, gioco) e territoriale (la sua sicurezza deriva dalla conoscenza dell’ambiente circostante, fonte di sostentamento/protezione, al quale associa la sua sussistenza), ecco perché se allontanato dai suoi riferimenti territoriali, il gatto può andare in ansia e disorientamento, necessitando di esplorare e padroneggiare il nuovo ambiente per ritrovare il suo equilibrio. 

Il gatto non è un animale asociale, ma predisposto all’interazione con altre specie: la sua socialità è tuttavia aggiuntiva e scelta, non vive come i branchi di canidi in gruppi gerarchicamente rigidi e organizzati, provvedendo autonomamente alla sua sopravvivenza, accogliendo sì le relazioni, laddove presenti, ma come elementi di contorno. Il processo di domesticazione, il lento avvicinamento nel tempo tra le due specie - uomo e gatto, ha prodotto un adattamento evolutivo del gatto verso l’umano, sviluppando lo stesso legame di sicurezza nell’attaccamento affettivo ("base sicura") di cani e bambini verso i loro genitori o caregiver (chi si occupa del loro accudimento).

Ogni pet presenta comunque anche una specificità caratteriale individuale (i gatti che vivono all’aperto o a lungo distanti da contesti sociali non sono abituati ad essere toccati e avvicinati). Per avviare correttamente l’avvicinamento e costruire la relazione con il gatto, soprattutto se è nuovo nell’ambiente o se si mostra timoroso, l’umano dovrebbe rispettare i tempi e le distanze territoriali: se forzato o costretto, per indole, il felino domestico romperà il legame di fiducia ed aumenterà la sua paura/diffidenza/aggressività.

Per familiarizzare, sediamoci vicino al gatto mantenendo un distacco, lasciando il nostro odore – fondamentale per il felino come prima traccia di abituazione al legame, permettendogli liberamente di raggiungerci e fiutarci, senza muoverci velocemente o spaventandolo, premiandolo con bocconcini di cibo. Gradualmente si accorceranno le distanze testando il contatto fisico, sempre gratificandolo o proponendo un gioco, ricordando che le carezze sono apprezzate su testa e collo e meno sulla parte inferiore/pancia (zone di protezione da difendere verso i predatori).

È possibile renderci più “appetibili” anche vaporizzandoci addosso spray a base di erba gatta, amata dal felino. Secondo le regole della sua comunicazione, meglio astenersi dal contatto quando il gatto è agitato o dorme, se sbatte la coda, dilata le pupille, tira indietro le orecchie o gonfia il pelo. Evitiamo sempre la punizione: il pet non apprende mai per coercizione, che acuisce il distacco e i problemi comportamentali in quanto l’animale non presenta capacità di giudizio-ragionamento umano. Con un corretto inserimento, nel tempo la nostra vicinanza diverrà naturale per il nostro pet, consentendoci di giocare con lui e dormire insieme.   

La Luna di nascita del gatto racconta il rapporto affettivo con il suo “proprietario-genitore” di accudimento, l’approccio di interazione con gli altri, i suoi bisogni emotivi, ciò che lo fa sentire “a casa” e protetto e che appaga la sua necessità di sicurezza (Cancro come domicilio della Luna ed esaltazione di Venere, secondo pianeta affettivo che specifica ciò che piace al felino e lo diverte e come mostra la sua affettività): se la Luna natale del gatto è armonica e se va d’accordo con la Luna dell’umano di riferimento, l’affettività reciproca sarà ottima. Lune differenti umano/pet indicano un diverso tipo di sensibilità e di comunicazione: le Lune d’Acqua sono empatiche ed emotive, le Lune d’Aria attive sul gioco e nelle interazioni, le Lune di Terra sono appagate nella routine, le Lune di Fuoco nel confronto di leadership. Lune critiche possono stimolare il gatto verso determinazione e indipendenza (collegate a valori plutonici), resistenza (collegate a valori saturnini), autonomia e adattamento (collegate a valori uraniani), sensibilità ed empatia (collegate a valori nettuniani).

Gli stili o modelli di attaccamento affettivo sono schemi comportamentali che sorgono nell’infanzia in base al rapporto con il “caregiver” - la figura di accudimento (genitore/tutore umano che si prende cura del pet) – in grado di plasmare l’approccio affettivo nelle successive relazioni con altri partners di specie differenti o della stessa. Gli aspetti della Luna nel Tema Natale del pet costituiscono gli indicatori delle varie tipologie di attaccamento affettivo, il grado di fiducia del pet verso gli altri e l’ambiente, le sue paure/fragilità nelle relazioni. L’“attaccamento” (legame affettivo) tra adulti e bambini, studiato da John Bowlby (1968) e Ainsworth-Witting attraverso lo Strange Situation Test (SST) è stato adattato da un team dell’Oregon State University (OSU) nello studio “Attachment bonds between domestic cats and humans” pubblicato su Current Biology nel 2019, analizzando il legame tra gatti e loro umani di riferimento (testandoli a contatto con i propri umani, con estranei e da soli) confermando che - come per bambini e cani verso i loro genitori o caregiver – il rapporto rappresenta una “base sicura” emotiva che si mantiene nel tempo come relazione salda e di riferimento.

La tipologia di stile di attaccamento affettivo del gatto viene identificato osservando la sua Luna natale (vai al link e calcola l’astropet del tuo animale sul nostro algoritmo): se essa riceve aspetti armonici (Luna con i benefici Giove/Venere) lo stile di attaccamento del gatto mostra equilibrio e sicurezza emotiva nelle relazioni (attaccamento sicuro), diventando il genitore/tutore umano un referente di cui fidarsi e a cui affidarsi anche in caso di problemi o pericoli, con indole autorevole e non autoritaria verso il pet, abile nel cogliere i bisogni, sensibile ma non ansioso o duro nell’educazione, a promuovere un ambiente equilibrato, socievolezza e sicurezza del gatto verso il proprio territorio (autonomia/esplorazione).

La Luna natale del gatto colpita da aspetti critici è invece indice di stile di attaccamento insicuro: vulnerabile emotivamente (con segnali di stress e ansia nella sua comunicazione verbale/non verbale), distaccato, dipendente, aggressivo o pauroso – tratti che possono evidenziarsi nel Tema Natale del pet in lesioni delle Case IV e III (ambiente di riferimento, intelletto, relazioni con i pari).

Nello specifico nell’attaccamento insicuro-ambivalente il gatto ricercherebbe contatto con la figura di accudimento e nelle relazioni, mostrando contemporaneamente disagio/rifiuto, con aspetti Luna/Marte in un attaccamento scostante, ribelle, a tratti aggressivo, con tendenze di iperattività, ansia e autonomia al limite dell’evitamento in presenza di aspetti Luna/Urano, tutti comportamenti imputabili a stress precoce nel gatto, problemi di inserimento dell’animale nell’ambiente domestico e mancata o scorretta socializzazione che necessitano di un approccio calmo e basato sul gioco da parte dell’umano per poterlo accudire al meglio senza agitarlo e/o forzarlo.

Nell’attaccamento insicuro-evitante il gatto mostra uno stile affettivo freddo e distaccato, che può sfociare in aggressivo se forzato (da evitare sempre per non peggiorare i sintomi e rompere la relazione di fiducia con il pet) tipico degli aspetti Luna/Saturno, dove tuttavia l’umano di riferimento può avere successo nella relazione con il gatto impostandola su obiettivi materiali-pratici (gioco, addestramento) più che sul “calore” del contatto fisico.

L’attaccamento invischiante è invece correlato agli aspetti Luna/Nettuno, che aumentano sensibilità ed emotività tra caregiver e gatto, originando dipendenza affettiva tra le parti, dove l’umano può mostrarsi troppo invasivo e protettivo, producendo insicurezza nel pet (con eccessivo attaccamento e ansia da separazione dalla figura umana), limitandone le capacità di autonomia e indipendenza all’interno dell’ambiente e nelle relazioni; lo stile invischiante può essere migliorato dall’umano coinvolgendo regolarmente altri umani nell’accudimento del gatto, per abituarlo al distacco e alle interazioni non esclusive con lui.

Nell’attaccamento disorganizzato il gatto evidenzia confusione nel legame affettivo, comportamenti contraddittori (ricerca di intensa vicinanza o evitamento/paura rispetto alla figura di accudimento) tipici della Luna in aspetto a Plutone, dove le emozioni risultano distruttive/intense attivando nel pet attaccamento ma al tempo stesso anche difesa/protezione dal caregiver, con reazioni di attacco/aggressività o paura come fuga/rifiuto, che può essere migliorato grazie al gioco e ad attività di piacere/relax.  

Per costruire una relazione felice con il gatto analizziamo il Mercurio natale del gatto come strumento di gioco e collaborazione, indicatore del suo stile di comunicazione, della preferenza di tipologia di gioco e stile di socializzazione verso la famiglia umana (vai al link di calcolo). Aspetti nella sinastria gatto-partner umano (metodo di comparazione dei due Temi Natali) tra Luna e Mercurio evidenziano come l’empatia si sviluppi attraverso gioco/stimolazione mentale, congiunzione e aspetti armonici tra Mercurio e Saturno rafforzano la fiducia, Mercurio e Urano armonici promuovono intuito, comunicazione e gli spostamenti. Mercurio e Nettuno armoniosi uniscono percezione e intuizione, rapporti positivi Mercurio-Plutone attivano capacità di comprensione profonda, mentre Mercurio positivo o congiunto a Nettuno e a Venere aumenta l’affettività, così come ottimi aspetti tra Casa 5 e 11 tra gatto e umano di riferimento espandono amicizia e fiducia.

Fondamentale per una relazione appagante è divertirsi insieme nel gioco predatorio, quello che riproduce la caccia di prede libere in natura: evitando di giocare con mani e piedi (per non ferirsi), lanciamo e scuotiamo corde, palline, topi di pezza, cannette con oggetti legati all’estremità, muovendoli a scatti imitando lo strisciare di una biscia, ad esempio, nascondendo gli oggetti sotto fogli carta (simulando il nascondersi delle prede vere) o in tubi dove il gatto può entrare e uscire, in scatole o in palle di carta arrotolata da rompere.

Ricordiamo sempre di rispettare tempi e spazi del felino, senza mai costringerlo al gioco perché questo lo allontanerebbe da noi, piuttosto invogliandolo con un succulento premio in cibo, se lo apprezza. Fantasia e rispetto aggregano e consolidano sempre l’affetto, anche per un animale indipendente come il gatto.

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